Dalla porta di ingresso alla finestra bastano pochi passi.
Si sente ancora l’odore degli imballaggi in plastica perché qui è tutto nuovo.
La cucina e il divano sono separati da una piccola libreria, mentre un letto matrimoniale estraibile trasforma la zona giorno in zona notte, al bisogno.
Siamo in un luogo che è a metà tra un appartamento e un hotel.
A ogni passo si percepisce che i metri quadrati non sono molti.
Quelli dell’appartamento che visitiamo sono circa 28, ma esistono anche monolocali da 21.
Si tratta di una mini-casa all’interno del primo microliving italiano, un nuovo concetto di abitare importato dall’estero che punta a ottimizzare gli spazi abitativi, mantenendo un alto standard di vivibilità.
Alcuni architetti parlano di un modo di vivere moderno e sostenibile che risponde al bisogno sempre più alto di case in luoghi già densamente abitati.
Quello dove siamo però è uno dei microliving di nuova progettazione.
La giungla degli affitti racconta però ben altro.
Il microliving si basa sulla razionalizzazione degli spazi (foto Irene Fassini-MilanoToday)
Appartamenti di piccole dimensioni non sono infatti una novità sul mercato immobiliare.
E con il decreto Salva-casa, da pochi giorni convertito in legge, potrebbero essere ancora più sdoganati.
Alla fine con il nuovo provvedimento nessun grattacielo è stato comunque salvato.
Gli emendamenti relativi al cosiddetto Salva-Milano – che avrebbero dovuto sbloccare i progetti urbanistici finiti sotto la lente della Procura – sono saltati e rimandati più avanti.
In compenso, è stato dato il via libera alla costruzione di case sempre più piccole, riducendo di fatto le superfici minime per considerarle abitabili.
Questo potrebbe significare una diffusione ancora maggiore di soffitte, ex portinerie e loculi che si trovano già oggi sul mercato a un prezzo spesso esorbitante rispetto a quello che offrono.
Il rischio è che si vada sempre di più in questa direzione.
Ecco cosa potrebbe accadere.
(Articolo di Irene Fassini, pubblicato con questo titolo il 29 agosto 2024 sul sito online “Today Economia”)