Incuranti della legge, senza rispetto per una delle sette meraviglie del mondo moderno, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Sono tanti, troppi, gli sfregi inflitti al Colosseo negli ultimi anni.
Vandali scatenati al Colosseo
C’è chi prova a portarsi via una parte dell’anfiteatro romano più grande di tutti i tempi, scalfendo la storia; chi vuole lasciare traccia indelebile del suo passaggio incidendo nomi o iniziali su quelle mura millenarie.
Nel corso del tempo proteste, serate brave e manovre azzardate con i droni hanno messo a repentaglio il monumento simbolo di Roma.
Solo di recente tre episodi clamorosi: la diciassettenne svizzera colta ad incidere la propria iniziale sul basamento del Colosseo, lo studente tedesco “beccato” a staccare un frammento come souvenir e il giovane, ripreso da un altro visitatore, che indisturbato ha inciso il nome della fidanzata su un muro dell’anfiteatro.
La campagna per il rispetto del monumento
Così il Parco Archeologico, che con migliaia di visitatori al giorno ed uno spazio immenso non riesce a garantire a pieno la massima sicurezza contro gli atti vandalici, lancia una campagna di sensibilizzazione.
“Visita il parco e rispettalo” – l’annuncio comparso sul sito web.
“Chiunque scrive sui muri, danneggia, distrugge, disperde, deteriora i beni archeologici e monumentali nel parco archeologico del colosseo è punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da euro 2.500 a euro 15.000” – è scritto citando l’art. 518 duodecies del Codice penale.
Chissà se basterà a fermare i vandali.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 23 luglio 2023 sul sito online “Roma Today”)