La qualità dell’aria “è questione di grande preoccupazione per la Commissione” perché 66mila persone l’anno solo in Italia muoiono prematuramente a causa delle polveri sottili Pm10.
Così il portavoce dell’Esecutivo Ue per l’ambiente Enrico Brivio ha risposto a una domanda sull’aumento dei livelli di Pm10 nelle principali città italiane, nei giorni scorsi tornati a salire oltre i limiti.
La Commissione, che ha aperto procedure d’infrazione contro numerosi Paesi tra cui l’Italia, chiede che vengano adottati interventi strutturali per risolvere il problema.
In totale sono 16 i Paesi nei cui confronti la Commissione ha aperto una procedura di infrazione per ripetuto e prolungato superamento dei limiti.
“In aprile – ricorda Brivio – abbiamo inviato una richiesta di parere motivato perché l’Italia non aveva posto rimedio a questa situazione“.
Il prossimo passaggio sarebbe il deferimento in Corte di giustizia.
“Alcune iniziative sono state prese specialmente nel Nord del Paese – prosegue Brivio – ma si tratta di misure ex post, a noi interessa che ci siano interventi strutturali che affrontino il problema all’origine.
I contatti con l’Italia sono in corso, ma è presto per dire come evolverà la procedura di infrazione“.
Secondo le norme Ue, è competenza delle autorità nazionali e locali, attraverso i piani per la qualità dell’aria, scegliere le azioni più appropriate per ridurre i livelli di smog.
(ANSA del 24 novembre 2017, ore 16:15)