I comitati di quartiere, i singoli cittadini, i sindaci dei Comuni che circondano la capitale e che da giorni convivono con l’incubo discarica.
Il consiglio straordinario sui rifiuti di martedì convocato su richiesta delle opposizioni, dal Pd a Fratelli d’Italia, farà registrare il tutto esaurito in Campidoglio.
In prima fila si schiereranno le sei “ragazze terribili” di Tutti per Roma, Roma per tutti.
Dopo la manifestazione in Campidoglio hanno finalmente incontrato la sindaca Virginia Raggi.
Le hanno mostrato le foto del degrado raccolte nei rioni e nelle periferie e non si perderanno l’appuntamento più atteso.
In platea anche i residenti di Centocelle: vogliono incontrare i capigruppo e spiegare che è ora di ripulire una volta per tutte il parco archeologico dai resti dei roghi tossici.
Il tam tam social, già partito da giorni, si intensificherà nelle prossime ore.
Non mancheranno all’appello i cittadini del municipio III e i membri della giunta guidata dal presidente Giovanni Caudo.
Respirano ogni giorno i miasmi provienenti dai resti del Tmb Salario e vogliono sapere quando scatterà la bonifica.
Ad accompagnarli ci saranno pure i sindaci dei piccoli Comuni della provincia, che stanno pensando anche a un sit in sotto la statua del Marco Aurelio prima dell’inizio del consiglio.
In attesa di sciogliere le riserve sulla dimostrazione, hanno dato vita a un patto per dire “no” ai rifiuti di Roma.
Di fatto un accordo contro Raggi, un’unione per chiedere al governo un piano basato su prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento.
Ieri il primo cittadino di Cerveteri, Alessio Pascucci, ha inviato una lettera al ministro dell’Ambiente e alla Regione.
Un appello per avere “un piano equo sui rifiuti” e spiegare che “è inaccettabile pensare di individuare la discarica della capitale al di fuori della stessa: sono anni che i territori che governiamo subiscono le cattive politiche di gestione dei rifiuti di Roma“.
La missiva arriva dopo la pubblicazione delle mappe della Città Metropolitana, con le aree dove potrebbe essere possibile piazzare la cava del post Malagrotta.
Il documento porta in calce le firme dei sindaci di Latina, Fiumicino, Grottaferrata, Sacrofano, Fiano Romano, Arcinazzo, Torrita, Frascati e persino del sindaco grillino di Civitavecchia, Antonio Cozzolino.
Ci sono anche le sigle di associazioni come Open Hands e Scuolambiente e consiglieri municipali tra cui Dario Nanni del VI e Andrea Bozzi del X, area che fa parte della lista della città metropolitana.
Categorico il rifiuto a togliere le castagne dal fuoco a una città che, si legge nella lettera, “è incapace di fare quello che fanno tutte le altre capitali europee e vuole scaricare la sua inadeguatezza gestionale sui territorio della provincia“.
Per concludere la giornata, ultimo stress test per i pentastellati.
Il Pd porterà in aula la mozione con cui chiede alla sindaca di rimuovere dal suo incarico l’assessora Pinuccia Montanari e si chiede come voterà il M5S.
(Articolo di Lorenzo D’Albergo, pubblicato con questo titolo oggi 13 gennaio 2019 sul sito del quotidiano “la Repubblica”)