Immagine dalla raccolta firme su Change.org della Sfattoria degli Ultimi
Verranno abbattuti i 130 tra maiali e cinghiali curati dal rifugio “La sfattoria degli ultimi” in via Arcore a Roma nord.
Ieri, lunedì 8 agosto, i gestori del ricovero per animali sfuggiti a maltrattamenti e situazioni di disagio hanno ricevuto la comunicazione dalla Asl Roma 1.
Verranno abbattuti 130 esemplari
Non sono serviti il clamore mediatico dell’ultimo mese e la petizione lanciata su Change.org a tutela degli esemplari, firmata da oltre 30.000 persone.
Suini e ungulati, sani e con microchip – e non destinati al consumo alimentare – dovranno essere uccisi perché si trovano nella zona rossa delineata lo scorso mese di maggio.
Secondo la Lav, Lega anti vivisezione, saranno 58 suini meticci e 10 cinghiali a subire la sorte peggiore: “Gli animali sono detenuti in una zona recintata, nel rispetto delle norme di biosicurezza proprio per evitare il contagio – scrivono gli attivisti in una nota – e sono animali sottratti alla filiera alimentare in cui non rientreranno mai.
Abbiamo dato fin da subito il nostro supporto alla Sfattoria, diffidando l’Asl dal procedere con l’abbattimento in quanto ingiustificato e non necessario, e rinnoviamo il nostro sostegno che daremo anche con il nostro Ufficio Legale per un immediato ricorso al Tar“.
La notizia data dai gestori del rifugio
“Con il piú triste sentimento che si possa provare – facevano sapere l’8 agosto i gestori del rifugio su Facebook – informiamo tutti che abbiamo appena ricevuto da parte della Asl Rm1 la notifica di abbattimento di tutti gli animali della Sfattoria. I nostri legali stanno già provvedendo a inoltrare il ricorso al Tar contro l’ordinanza“.
Un post che ha generato migliaia di reazioni, con quasi 3.000 “mi piace” e oltre 1.160 commenti.
Le catture da giugno
Dal mese di giugno, nel territorio regionale sono state portate a termine 550 catture di cinghiali: 36 nella zona rossa del parco di Veio, 57 nel parco di Bracciano, 129 nella riserva dei laghi Lungo e Ripasottile e 56 al monumento naturale Pian Sant’Angelo.
Numeri che la regione non considera ancora sufficienti.
Le motivazioni dall’Asl Roma 1
Interpellata da RomaToday, la Asl Roma 1 fa sapere che “il Servizio Veterinario dell’azienda sanitaria ha adottato un provvedimento attuativo delle misure previste per la gestione dell’emergenza della Peste Suina Africana (PSA).
Si tratta di animali presenti in zona infetta già interessata da altri provvedimenti – spiegano – resi necessari per ragione di ordine epidemiologico, al fine di contenere la diffusione della malattia e la salvaguardia della salute della popolazione animale interessata“.
La deputata grillina: “Parlerò con Zingaretti”
Anche la deputata del M5S, Francesca Flati, ha espresso solidarietà alla Fattoria: “Apprendo con sgomento la notizia degli abbattimenti – si legge in una nota – . Stiamo parlando di una realtà nella quale operano numerosi volontari per garantire salute e benessere degli animali.
Sono pronta ad attivarmi formalmente per quanto di mia competenza con il presidente della regione affinché valuti ogni iniziativa possibile a tutela degli animali.
Non possiamo pensare che la soluzione di un problema sia l’abbattimento di animali, peraltro non malati e che non sono destinati alla produzione alimentare“.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 9 agosto 2022 sul sito online “Roma Today”)