Gli spazi verdi nelle città rappresentano in media quasi il 3% del territorio dei capoluoghi di provincia, pari a circa 580 milioni di metri quadrati.
E in alcuni casi (il 16%) questi spazi ricadono all’interno di aree naturali protette.
Questo quanto emerge dalla relazione del Comitato per il verde pubblico che è costituito presso il ministero dell’Ambiente, con una legge ad hoc che istituisce la Giornata nazionale degli Alberi per il 21 novembre.
Nella relazione si chiede ai sindaci di tenere un “bilancio arboreo” durante il proprio mandato, oltre che di piantare nel Comune un albero per ogni neonato o bambino adottato.
Nel 2013 la media di verde urbano per ogni cittadino è stata di 32,2 metri quadrati: nelle regioni del nord più del 40% dei capoluoghi offre agli abitanti una buona disponibilità di verde (oltre la media nazionale, per esempio, Trento che supera i 100 mq a testa); mentre in Liguria si aggira intorno a 10 mq o poco meno.
Lo spazio verde pro-capite scende al centro e al sud, ma Matera, con oltre 992 metri quadrati, è la città che offre più verde ai propri cittadini.
A caratterizzare il verde urbano delle città, c’è una peculiarità italiana: al suo interno sono incluse le aree storiche (compresi gli alberi monumentali, tutelati anche dalla legge), parchi, ville e giardini di interesse artistico, storico e paesaggistico (in media poco più di un quarto sull’estensione complessiva), i giardini scolastici, gli orti urbani e giardini zoologici.
(ANSA del 20 novembre 2015, ore 17:32)