Su questo stesso sito il 31 gennaio 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “La Giunta Capitolina ha approvato la delibera per assegnare le Terre Pubbliche ai giovani agricoltori”, che dava la notizia della approvazione della Deliberazione della Giunta Capitolina n. 16 del 29 gennaio 2014 riguardante “Indirizzi per la realizzazione di interventi rivolti alla utilizzazione di quota parte del patrimonio di terreni di proprietà di Roma Capitale per promuovere lo sviluppo di nuove aziende agricole multifunzionali. …. Progetto ‘Roma, Città da Coltivare’”. (https://www.rodolfobosi.it/la-giunta-capitolina-ha-approvato-la-delibera-per-assegnare-le-terre-pubbliche-ai-giovani-agricoltori/#more-4683).
Come già scritto, il provvedimento costituisce la prima attuazione da parte di un Ente Locale, su scala nazionale, delle disposizioni contenute nell’art. 66 del D.Lgs. n.1 del 2012, con il quale sono stati definiti gli indirizzi per l’assegnazione a giovani imprenditori agricoli, di età inferiore a 40 anni, dei terreni pubblici a vocazione agricola attualmente dismessi.
Con l’approvazione della suddetta delibera è stato dato l’avvio al progetto strategico “Roma città da Coltivare” rivolto al recupero produttivo e ambientale dell’Agro Romano e alla diffusione della cultura e delle pratiche agricole nella cittadinanza.
È stato all’epoca annunciato che sarebbe stato pubblicato a breve il primo bando per l’assegnazione dei terreni ai giovani agricoltori, dopo la consultazione delle forze sociali del settore sul testo del provvedimento.
La deliberazione approvata ha dato mandato al Dipartimento Patrimonio Sviluppo e Valorizzazione e al Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione Civile – di procedere, d’intesa, ai seguenti adempimenti:
<<1) all’individuazione di aree ed edifici rurali già nella disponibilità giuridica di Roma Capitale o in corso di acquisizione, da destinare al recupero produttivo agricolo e paesaggistico dell’Agro romano, mediante sviluppo di nuove aziende agricole con caratteristiche multifunzionali, valutando l’idoneità delle condizioni patrimoniali e agronomiche di tali aree e verificando, d’intesa con il Dipartimento Pianificazione e Attuazione Urbanistica, la congruenza delle relative destinazioni urbanistiche;
2) all’emanazione di successivi bandi pubblici per l’assegnazione in affitto … degli immobili rurali di
proprietà di Roma Capitale individuati ai sensi del precedente punto 1…;
3) di predisporre uno schema di atto d’obbligo, da allegare al contratto di affitto, che regoli, ai fini della produzione, i rapporti tra Roma Capitale e azienda agricola.>>.
Per attività agricole multifunzionali si intendono quelle in grado di fornire servizi innovativi alla cittadinanza, fra i quali servizi didattici (fattorie didattiche, agrinidi, centri ricreativi estivi per ragazzi), servizi sociali (integrazione lavorativa di soggetti svantaggiati con l’agricoltura sociale), servizi ricreativi (orti per le famiglie, gestione di sentieri natura e avventura, aree pic-nic) e servizi per la filiera corta (vendita diretta dei prodotti aziendali).
Nel corso della prima riunione svoltasi il 19 marco 2014 i responsabili incaricati dei tre Dipartimenti hanno approvato una prima selezione di aree ed edifici rurali ed è stato predisposto uno schema di bando pubblico che prevede l’assegnazione dei seguenti 4 lotti, per i quali sono state predisposte apposite schede illustrative:
Lotto n. 1 – Tenuta della Cervelletta;
Lotto n. 2 – Tenuta Redicicoli;
Lotto n. 4 – Borghetto San Carlo (dentro il Parco di Veio).
Ai primi del ‘900 all’altezza del Km. 14,800 della via Cassia esisteva la tenuta agricola di “Borghetto S. Carlo” con il suo bel casale in cima ad una collina prospiciente la Cassia, originariamente di 95 ettari.
Veduta della tenuta di Borghetto San Carlo
Veduta dei casali
La tenuta è stata di proprietà dapprima di Grazioli, poi dell’avv. Spagnuolo e subito dopo di Desideri, che ha successivamente venduto alla “Società delle Condotte d’Acqua”, controllata dal banchiere Sindona: dopo il crack del Banco Ambrosiano, la suddetta società è passata sotto il controllo dell’IRI e poi alla fine della S.p.A. “Fineuropa”, dopo la destinazione del P.R.G. del 1962 a sottozona F/2 (ristrutturazione urbanistica) di un comprensorio di 205.462 mq. a ridosso della via Cassia (con una potenzialità edificatoria complessiva di 188.968 mc.) ed a sottozona E/1 (espansione) di un appezzamento di ca. 63 ettari (con una potenzialità edificatoria complessiva di 530.000 mc.).
Sull’area tra in casale e la via Cassia sono stati scoperti in seguito dei resti archeologici di epoca romana, che sono stati sottoposti a vincolo archeologico emanato con Decreto del Ministero dei Beni Culturali del 9 marzo 2001.
Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 44 del 27 marzo 2003 è stata approvata <<la compensazione edificatoria del comprensorio “F2 – Borghetto San Carlo” attraverso la rilocalizzazione delle volumetrie nel comprensorio convenzionato “Parco Talenti”>>: in cambio della edificabilità alla Bufalotta la S.p.A. “Fineuropa”, che fa capo a Massimo Mezzaroma, la delibera prevede <<la cessione e la ristrutturazione dei casali all’Amministrazione Comunale, e la relativa sistemazione del Parco>>, destinato a zona N (Verde Pubblico).
La ristrutturazione dei casali e la sistemazione a parco pubblico sarebbero dovute avvenire entro la durata della relativa convenzione, che in base all’art. 28 della legge urbanistica n. 1150/1942 è decennale e doveva quindi scadere alla fine di marzo del 2013.
Con Ordinanza del Sindaco n. 250 del 4 dicembre 2009 è stato approvato l’Accordo di Programma concernente la compensazione edificatoria del comprensorio”F2 – Borghetto S. Carlo”, senza che a quel momento fosse stato ristrutturato il casale e sistemata a Parco pubblico tutta l’area circostante.
La relativa convenzione, che doveva scadere nel 2013, è stata prorogata di tre anni a seguito della entrata in vigore dal 20 agosto del 2013 la legge n. 98 del 9 agosto 2013 (conversione in legge del cosiddetto “Decreto del Fare”) che al comma 3 bis dell’art. 30 ha introdotto questa innovazione.
Ne deriva che i lavori di ristrutturazione del casale e di sistemazione delle aree circostanti a parco pubblico potrebbero essere terminati dal costruttore Mezzaroma anche all’ultimo minuto, cioè alla fine di marzo dell’anno 2016.
Per il recupero di Borghetto San Carlo le cooperative sociali “Terra!”, “da Sud” e Co.r.ag.gio” nel 2013 hanno raccolto oltre 10.000 firme, consegnate a Marino e agli assessori Nieri e Caudo.
Con Determinazione Dirigenziale n. 326 del 20 maggio 2014 la Direttrice del Dipartimento Patrimonio e Sviluppo Sostenibile, arch. Mirella Di Giovine, ha proceduto alla pubblicazione del Bando per l’assegnazione degli immobili rurali a far data dal 24 maggio 2014 e per 60 giorni.
Va messo in evidenza al riguardo che Borghetto San Carlo è stato messo direttamente a bando senza avere prima cambiato la sua destinazione da parco pubblico (ex zona “N” di P.R.G., ora “verde pubblico e servizi locali”) a zona agricola.
Ad ogni modo solo nell’area di Borghetto San Carlo si conta di dare 40 posti di lavoro, che come minimo diventeranno 150 considerando le restanti tre zone in questione.
I vincitori verranno scelti di preferenza tra giovani imprenditori agricoli di età inferiore a 40 anni, in base a criteri premiali legati alla qualità dei prodotti e loro provenienza, promozione della biodiversità e attività di filiera corta, con diffusione della cultura del km 0, e attività di sviluppo delle energie rinnovabili e al risparmio energetico, oltre ad affidabilità e sostenibilità economica del piano aziendale.
Altri criteri saranno l’inserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati, le attività rivolte all’educazione dei minori, come le fattorie didattiche, gli agrinido o centri ricreativi estivi e le attività rivolte al coinvolgimento e alla formazione agricola della cittadinanza.
Non potrà partecipare al bando chi è già assegnatario di terreni agricoli di Roma Capitale o di altri enti pubblici e chi occupa senza titolo un immobile di Roma Capitale.
La scadenza è fissata per il prossimo 22 luglio.
A favore dei vincitori del bando è stato previsto dal Comune di Roma anche un sostegno per il recupero dei casali conferiti, con uno stanziamento nel piano investimenti di 200.000 euro per lotto, oltre a facilitazioni per l’assegnazione di banchi per la vendita diretta di prodotti agricoli nei “Farmer’s Market” di Roma Capitale.
La scheda relativa a Borghetto San Carlo lascia vedere che la parte retrostante del casale verrà messa a disposizione del XV Municipio, mentre la rimanente struttura verrà riservata all’assegnazione per gli aggiudicatari del bando.
Nella mattinata dello stesso 24 maggio 2014 è stata organizzata una Conferenza Stampa di presentazione del bando terre pubbliche ai giovani agricoltori, che si è tenuta nel piazzale antistante il casale di Borghetto San Carlo.
Ad aprire la Conferenza Stampa è stato l’Assessore al Patrimonio Luigi Nieri.
Ha specificato che i 4 lotti messi a bando riguardano una superficie complessiva di circa 100 ettari di terreno agricolo (97 per l’esattezza), precisando che il bando parte proprio da quel giorno.
Ha voluto fare un paragone con la Giunta di Alemanno, che aveva approvato un “Programma di Riqualificazione degli Immobili Agricoli” (PRIA) ed indetto poi un Bando del PRIA che serviva di fatto per costruire nuove case, per mettere in risalto che questa Giunta invece insedia aziende agricole negli immobili rurali di proprietà del Comune.
Ha quindi fatto sapere che i lavori di ristrutturazione del casale ammontano a 2,1 milioni di euro.
Per la prossima settimana, ha precisato il vicesindaco Nieri, <<partiranno i lavori. È un esempio delle convenzioni lasciate passare così negli anni, per cui è anche una grande operazione di legalità, come abbiamo fatto alla tenuta Redicicoli nel parco della Marcigliana, dove c’era un’occupazione senza titolo di un’associazione vicina a Casa Pound>>.
Ha anche anticipato che <<nei prossimi mesi arriveranno attraverso le acquisizioni in corso circa 500 ettari derivanti da compensazioni urbanistiche e subito dopo l’estate usciremo con il secondo bando>>.
Riguardo all’attuale bando ha precisato che ha delle caratteristiche molto puntuali con criteri di premialità legati alla qualità dei prodotti che verranno coltivati: si rivolge ai soggetti sotto i 40 anni, senza trascurare gli handicap.
Il canone di affitto annuo sarà di 100-200 € per ettaro: la durata dell’affitto è di 15 anni con un eventuale tacito rinnovo per altri 15.
Ha preso quindi la parola il Presidente del XV Municipio Daniele Torquati.
Dopo aver fatto presente che a partecipare alla Conferenza Stampa, oltre a diversi consiglieri del XV Municipio (Lucia Fidalma Mosiello, Marcello Ribera, Stefano Cavini e Alessandro Pica), c’era anche il Presidente del III Municipio Paolo Emilio Marchionne, ha messo in evidenza che questo bando ha i seguenti due importanti significati:
1) costituisce la restituzione ai cittadini di un bene pubblico;
2) comporta la destinazione di questo bene pubblico alla agricoltura, per dare lavoro soprattutto ai giovani.
È quindi intervenuta l’assessore all’Ambiente Estella Marino.
Ha fatto sapere che c’è stata collaborazione fra due assessorati, oltre che con i Commissari Straordinari dell’Ente Roma Natura Maurizio Gubbiotti (presente alla Conferenza Stampa) e dell’Ente Parco di Veio Giacomo Sandri.
Ha detto che l’agricoltura deve essere uno dei temi di rilancio dell’occupazione, facendo presente che a Roma ci sono più di 600 aziende agricole su una superficie di 2.600 ettari circa.
Ha concluso il suo intervento mettendo in evidenza che in tal modo <<fronteggiamo meglio il degrado e favoriamo nuove forme di agricoltura, inserendo imprese sane sui territori>>.
È intervenuto alla fine il Sindaco Ignazio Marino.
Ha esordito ricordando che il giorno prima con l’Assessore al lavoro, casa ed emergenza abitativa Daniele Ozzimo ha approvato il “buono casa”, rispettando un preciso impegno preso in campagna elettorale.
Ha proseguito affermando che <<un anno fa in campagna elettorale in questi luoghi dicemmo che le terre agricole devono essere preservate non solo per l’agricoltura e per proteggerle dal cemento ma perché fa parte della nostra politica ambientale – ha aggiunto Marino – Con la guida dell’assessore Giovanni Caudo abbiamo approvato un atto della Giunta che ha cancellato la possibilità di edificare nell’agro romano 2.965 ettari, pari a 161 progetti edilizi nuovi in questi luoghi. Così abbiamo cancellato quell’idea che ritenevamo assolutamente contraria allo sviluppo ambientale della nostra città. La città deve svilupparsi in modo differente, la nostra idea è riqualificare l’edificato: ci sono 20 delibere urbanistiche preparate da Caudo pronte per essere votate dall’Assemblea e speriamo che avvenga nelle prossime settimane>>.
Marino ha ricordato nel comunicato stampa <<la crescita del 16,8% di superficie agricola utilizzata con 43.271 ettari e un incremento del 40,3% delle aziende agricole, con un totale di 2.656 unità>>.
Riguardo al bando ha detto che <<questo è solo il primo di tanti passi che vogliamo fare per restituire queste terre meravigliose a chi le vuole utilizzare per coltivare, favorire l’agricoltura e i market nelle nostre città, la distribuzione di alimenti a km 0, insomma una visione diversa della nostra città e della nostra società>>.
Riguardo alla ristrutturazione del casale di Borghetto San Carlo <<abbiamo chiesto a costruttori come l’imprenditore Mezzaroma, visto che essendo ormai a giugno del 2014 e che è evidente che non è stato fatto nessun lavoro, di mantenere gli impegni presi>> – ha detto il Sindaco – <<non tollereremo privilegi di pochi e di alcuni>>, precisando che in caso di mancato rispetto degli impegni <<togliamo la concessione>>.
Ha quindi voluto mettere in evidenza che il momento di oggi è molto importante e pari a quello di ieri, perché entrambi i provvedimenti si preoccupano del lavoro da dare.
Ha quindi ricordato la recente approvazione del bilancio, grazie al quale 530.000 romani non pagheranno l’IRPEF comunale e nemmeno la tassa per la seconda casa se messa a disposizione dei figli.
Ha fatto sapere che c’è in programma la costruzione di 1.072 alloggi di case popolari.
Ha ricordato come sia stato rimesso in ordine il decoro della città con il licenziamento della proposta di Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP).
Ha chiuso il suo intervento con riferimento alla raccolta dei rifiuti, affermando che fra tre anni ci sarà una Roma diversa.
Alla fine della Conferenza Stampa c’è stata la foto di rito davanti al casale.
Il Sindaco ha poi portato i presenti a far vedere la parte retrostante del casale.
A margine della presentazione del bando per le Terre agricole, Marino ha detto: «ho chiesto all’Avvocatura del Comune, di studiare come può essere interrotta la concessione a chi effettivamente quella concessione non la usa. Non si tratta di conflitto, ma semplicemente se uno prende degli impegni, gli impegni devono essere mantenuti perché la città non può aspettare generazioni».
«Una famiglia che al momento dell’assegnazione della concessione, aveva un bimbo di 14 anni, quel bimbo oggi va all’università.>> – ha fatto notare il sindaco – <<Questo per dare l’idea di quanto tempo è passato: noi vogliamo realizzare dei progetti compatibili con la vita umana. Se i nostri costruttori non sono in grado di farlo, rinuncino>>.
LE REAZIONI
<<È con grande soddisfazione che oggi ho partecipato alla presentazione del bando per l’assegnazione dei terreni agricoli di proprietà comunale ai giovani agricoltori. Il lotto più esteso dei quattro messi a gara ricade nel III Municipio, ben 33 ettari della Tenuta Redicicoli all’interno del parco Regionale della Marcigliana. Oggi si compie un altro passo per valorizzare questa importante area di riserva naturalistica>>.
È quanto dichiara in una nota il presidente del Municipio Roma III, Paolo Marchionne.
Paolo Marchionne
<<Dopo aver cancellato le cubature previste nell’agro da Alemanno, oggi la Giunta Capitolina mette a disposizione dei giovani agricoltori terreni pubblici fino ad oggi abbandonati e incolti, o peggio, come nel caso di Tenuta Redicicoli, assegnati dalla passata amministrazione a dubbie associazioni>> – aggiunge – <<Ringrazio il sindaco Ignazio Marino, che insieme al vicesindaco Luigi Nieri e l’assessore Estella Marino, ha avviato il percorso di rilancio e di rivitalizzazione del tessuto produttivo delle aree agricole della Marcigliana>>.
<<Mi auguro inoltre che nella seconda tornata di assegnazioni ci siano altre aree agricole del nostro Municipio sottratte ai costruttori e acquisite, nel corso degli anni, dall’amministrazione capitolina>>- aggiunge -<<Nel frattempo la Giunta Municipale ha messo in atto diverse azioni per tutelare l’area, a partire dall’accordo con Terna per reprimere il fenomeno delle discariche abusive e un’alta progettazione per recuperare i fondi necessari al ripristino e alla riqualificazione dei camminamenti e dell’accessibilità del parco regionale della Marcigliana>>.
<<È un primo passo concreto per contrastare le speculazioni edilizie e ogni tipo di uso illecito del patrimonio pubblico, compresa la svendita, e che riconosce il valore dei beni comuni, soprattutto di quelli non riproducibili come la terra>> – affermano la cooperativa “Co.r.ag.gio”, e le associazioni “Terra!Onlus” e “da Sud” – <<l’affidamento di queste preziose risorse crea così le condizioni per una gestione virtuosa che tenga conto degli squilibri sociali da ridurre e su cui un’amministrazione pubblica è chiamata a dare risposte>>.
<<Il bando di oggi è il frutto di uno straordinario percorso partecipato per la qualità della vita in città – concludono le associazioni –, dimostra che le decisioni delle istituzioni possono passare per il dialogo con le forze sociali capaci di avanzare buone proposte, e che il diritto a vivere in una città sostenibile non è oggetto di contrattazione: è responsabilità di tutti>>.
<<Con questo bando la terra diventa occasione di valorizzazione ambientale e agricola sottraendola agli interessi speculativi e alla cementificazione>> – ha commentato il capogruppo SEL, Gianluca Peciola
Gianluca Peciola
<<quello di oggi è un risultato dell’amministrazione, fortemente sostenuto da Sinistra Ecologia e Libertà. E’ necessario sottolineare che è un progetto che ha le proprie radici nella mobilitazione dei giovani agricoltori che hanno raccolto migliaia di firma a sostegno della delibera e delle terre pubbliche. E’ un bando reso possibile grazie al prezioso lavoro del vicesindaco Nieri, del sindaco Marino e dell’assessore all’Ambiente Estella Marino>>.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi