L’invasione dei cinghiali a Roma non è più solo folklore per le cronache dei giornali.
Dopo l’incidente che in via dell’Inviolatella Borghese è costato la vita ad un 49enne, la procura ha deciso di aprire un’indagine. Il pubblico ministero Marcello Monteleone vuole in particolare capire se da parte degli enti gestori dei parchi ci siano state delle negligenze.
A condurre le indagini saranno i carabinieri forestali.
Si legge su Repubblica: “Il magistrato ha chiesto di studiare tutte le normative che riguardano il controllo degli animali selvatici nei parchi e giardini pubblici romani.
Non solo l’Inviolatella Borghese, quindi, ovvero il polmone verde sulla Cassia confinante con il parco regionale di Vejo, dal quale l’animale è spuntato per poi andare ad impattare col centauro.
Ma ogni area verde all’interno dell’Urbe nella quale potrebbero trovarsi animali non in cattività”.
Gli accertamenti, secondo quanto si apprendere riguarderanno il parco Caffarella e quello del Pineto, il Parco degli Acquedotti e Villa Ada, il Parco di Veio e la riserva Naturale dell’Insugherata, per terminare con villa Pamphili.
Si tratta di un’inchiesta che, in questa sua parte esplorativa, ha il suo fondamento sulle segnalazioni dei cittadini.
L’incidente che ha portato alla morte di Nazzareno Alessandri è solo il più eclatante di una serie di episodi che da tempo si susseguono nel perimetro del raccordo anulare.
Un vero e proprio allarme cinghiali per la Capitale, alle prese con pericolosi incontri ravvicinati non solamente nell’area di Roma Nord, dove tra Olgiata, Tomba di Nerone, Grottarossa, Cesano ed il Parco di Vejo sono state decine gli avvistamenti degli animali, molte volte spintisi sino a sotto le abitazioni in cerca di cibo.
Proprio all’uscita Cassia del Grande Raccordo Anulare, nell’ottobre dello scorso anno si sfiorò un’altra tragedia.
In quel caso a rimetterci la vita fu il cinghiale, colpito in pieno da una vettura.
Stesso copione anche nell’area del litorale, e nel versante sud occidentale della città.
Su via Cristoforo Colombo, nel maggio del 2016, fu un bus Cotral a travolgere una famiglia di cinghiali che attraversava nel tratto di strada compreso tra Spinaceto e l’Infernetto.
Anche in quel caso a morire fu l’ungulato, senza conseguenze né per l’autista del mezzo pubblico né per i passeggeri.
Sempre nella stessa area sono state decine gli avvistamenti tra Spinaceto e Ostia.
Sulla vicenda il consigliere Regionale Fabrizio Santori (Fdi) commenta: “Sul tema dell’invasione dei cinghiali e sui loro potenziali pericoli possiamo dire che è stato gravissimo l’immobilismo della Regione Lazio che ha il pieno controllo delle riserve naturali del territorio così come peraltro dimostrato dalla mancata applicazione della Direttiva per l’individuazione dei criteri di attuazione dei prelievi faunistici ed abbattimenti selettivi necessari per ricomporre squilibri ecologici” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia e membro della commissione Ambiente in merito alla notizia relativa all’apertura di una inchiesta della Procura di Roma su tutti i parchi della Capitale per fare luce sull’invasione dei cinghiali.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 9 aprile 2017 sul sito online “Roma Today”)