Alla stesura del testo originario del “Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale” ha partecipato assieme all’allora assessora Pinuccia Montanari “un numeroso gruppo di lavoro composto dall’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale, dal Dipartimento Tutela Ambientale, da esponenti di associazioni, di comitati di quartiere e di ordini professionali (agronomi, agrotecnici e periti agrari)”, come recitava il testo della proposta approvata dalla Giunta Capitolina con decisione n. 1 del 16 gennaio 2019: le associazioni (tra cui Verde Ambiente e Società – VAS e l’associazione per Villa Pamphilj), i comitati di quartiere e gli ordini professionali si sono di fatto costituiti in un “Coordinamento del Regolamento del Verde” che ha avuto come portavoce Giorgio Osti del Comitato di Quartiere “Tor Carbone Fotografia”.
Dopo le dimissioni irrevocabili dell’assessora Montanari, lo stesso coordinamento è stato chiamato a esaminare gli oltre 400 emendamenti che l’assessora Laura Fiorini ha voluto apportare al testo originario, stravolgendolo in modo da non potergli più attribuire la paternità all’assessora Montanari: una parte limitata del coordinamento, ridotta a meno di 10 persone, d’intesa con il cons. del M5S Roberto Di Palma ha dato il suo consenso alle modifiche a nome di tutti gli altri assenti che poi hanno acriticamente approvato l’operato soprattutto di Giorgio Osti, rinnegando il testo da loro stessi inizialmente concordato, con la ferma opposizione in particolare dell’associazione per Villa Pamphilj, di VAS e dell’INU Lazio, che hanno poi presentato assieme anche all’Osservatorio Sherwood una serie di distinti emendamenti che sono stati fatti propri in modo bipartisan dall’intera opposizione (specie dal PD e da Fratelli d’Italia), ma bocciati sistematicamente senza essere nemmeno illustrati e discussi.
Dal momento che a far parte dell’attuale Assemblea Capitolina sono stati rieletti diversi consiglieri che avevano sottoscritto in modo bipartisan le proposte di emendamenti, tanto del PD (Valeria Baglio, Giulia Tempesta e Giovanni Zannola) quanto di Fratelli d’Italia (Andrea De Priamo, Lavinia Mennuni e Rachele Mussolini), l’associazione per Villa Pamphilj, VAS e l’Osservatorio Sherwood hanno poi chiesto di avere un incontro con l’assessora Sabrina Alfonsi per indurla a far congedare dalla Giunta Capitolina una proposta di emendamenti al vigente testo del Regolamento del Verde da far approvare dall’Assemblea Capitolina.
Ma l’assessora Sabrina Alfonsi, dopo aver concesso una riunione a cui non ha voluto poi partecipare, si è rifiutata di concedere un nuovo incontro.
Di fronte a questo comportamento irriverente ed oltremodo offensivo, il 10 ottobre 2022 l’associazione per Villa Pamphilj, VAS e l’Osservatorio Sherwood hanno chiesto di avere un incontro con i capigruppo del PD (Valeria Baglio) e di Fratelli d’Italia (Giovanni Quarzo) per invitarli a presentare una proposta di delibera di iniziativa consiliare di approvazione degli emendamenti al vigente testo del Regolamento.
Otto giorni dopo la Segreteria della IV Commissione Ambiente ha trasmesso a sorpresa un messaggio di posta elettronica con cui ha convocato per il 26 ottobre 2022 l’associazione Verdi Ambiente e Società, l’Osservatorio Sherwood e l’associazione per Villa Pamphilj “sull’applicazione del Nuovo Regolamento del Verde”.
Il successivo 24 ottobre la Segreteria della IV Commissione Ambiente ha trasmesso il link di collegamento, estendendolo ad un impersonale coordregverde@gmail.com, oltre che specificatamente a Leonardo Perronace (esperto di erboricoltura che non ha fatto parte del coordinamento) ed a Federica Alatri (della associazione Amuse, che ha partecipato ai lavori del coordinamento solo sporadicamente).
In allegato è stata trasmessa la seguente convocazione.
Come si può vedere la convocazione è stata estesa anche alla Commissione Roma Capitale, Statuto ed Innovazione Tecnologica e ad essere invitati sono l’Assessora Sabrina Alfonsi, il Dipartimento Tutela Ambientale e un non meglio precisato “associazionismo di settore (a cura della Segreteria)”.
L’ordine del giorno è stato cambiato diventando “Avvio discussione su applicazione nuovo Regolamento del Verde e redazione Regolamento della Consulta del Verde”.
Il motivo del suddetto cambiamento dell’ordine del giorno dei lavori è stato spiegato dal Presidente della IV Commissione Ambiente Giammarco Palmieri che all’inizio della seduta ha fatto presente quanto dispongono i commi 3 e 4 dell’art. 4 del vigente Regolamento del Verde.
Subito dopo il Presidente Palmieri ha dato la seguente spiegazione: “nella precedente consiliatura quindi con il percorso che ha portato all’approvazione della delibera appunto del nuovo regolamento si è costituito un COORDINAMENTO APPUNTO PER IL REGOLAMENTO DEL VERDE CHE SUCCESSIVAMENTE HA INVIATO ALL’AMMINISTRAZIONE UNA PROPOSTA DI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA, proposta che è quella che avete tutti quanti ricevuto e che oggi verrà illustrata … in modo che … dopo questa commissione dovremmo passare anche alla fase diciamo, se vogliamo un po’più formale del percorso del regolamento perché dovrà diventare una delibera che alcuni di noi dovranno firmare affinché possa essere presentata in modo formale”.
Alla fine della audizione il Presidente Palmieri ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Per chiarezza sul percorso, io ho questa bozza … il percorso non prevede necessariamente che ci sia una proposta della Giunta …. Utilizziamo questa bozza come base di partenza per avviare poi il percorso diciamo più strutturato…”.
Dai suddetti chiarimenti si capiscono solo ora le ragioni per cui la audizione del 26 ottobre 2022 è stata svolta congiuntamente alla Commissione di Roma capitale, in quanto competente ai sensi dell’art. 23-bis dello Statuto di Roma Capitale ad esprimersi anche su tutti i tipi di Regolamenti.
Si capisce altresì che il Coordinamento del Regolamento del Verde, il cui compito doveva considerarsi definitivamente compiuto con l’approvazione del Regolamento del Verde, ha inteso invece proseguire la sua attività dandosi l’indirizzo di posta elettronica coordregverde@gmail.com, comparso sulla pagina facebook “Coord Regolamento del Verde” creata subito dopo l’approvazione del “Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale”, avvenuta con deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 con il solo 38,8% dei voti e l’astensione di tutta l’opposizione.
Nel post pubblicato il 5 luglio 2022 sulla suddetta pagina facebook si dà la seguente comunicazione: “Nell’attesa che la Commissione Ambiente capitolina si scuota dal torpore e fissi una data in cui discutere la proposta di istituire la Consulta del Verde e del Paesaggio urbano, come le è stato richiesto da settimane, appare sempre più necessario disporre di questo strumento cruciale per la verifica dell’applicazione del Regolamento del Verde…. Finalità e funzioni, composizione e prerogative della Consulta sono puntualmente descritte nella bozza di Regolamento della Consulta che il nostro Coordinamento ha presentato fin dallo scorso mese di febbraio all’Assessorato Ambiente (https://drive.google.com/…/1qv-CDVzXNPODK0pbe2wA0kfpXyq…).”
Nel suddetto post è stato fornito il link della bozza di Regolamento della Consulta del Verde, che il Presidente Palmieri dà per ricevuta da tutti quanti, quando invece non è stata trasmessa né a VAS, né all’associazione per Villa Pamphilj, né all’Osservatorio Sherwood.
Da quanto dichiarato sul suddetto post ed anche nel corso dello svolgimento della audizione del 26 ottobre 2022 si capisce in particolare l’intenzione dell’assessora Sabrina Alfonsi di non voler far congedare dalla Giunta Capitolina una proposta di Regolamento della Consulta del Verde da far approvare dalla Assemblea Capitolina, pur avendone ricevuto fin dal mese di febbraio del 2022 una proposta del testo redatto dal Coordinamento del Verde.
L’assessora Alfonsi, che ha partecipato alla audizione, ha motivato la sua scelta nel modo seguente: “Quella di oggi è una commissione importante in un’ottica di partecipazione della cittadinanza non solo consultiva ma anche fattiva, come già stiamo facendo con il Regolamento dei beni comuni, i patti di collaborazione, il garante dei diritti degli animali: un insieme di strumenti che consentiranno davvero e da subito alla cittadinanza di poter governare insieme a noi in un principio di sussidiarietà e scambio. La Consulta del verde è frutto del grande lavoro dei comitati, che ringrazio: non ho presentato osservazioni perché quando ho letto questo Regolamento ci è subito sembrato un lavoro che ha una sua logica e una complessità, oltre al rispetto dei ruoli perché i regolamenti sono competenza del Consiglio ed è giusto che eventuali osservazioni arrivino dalla commissione e dall’Aula. Questo strumento ci darà una sistematicità di lavoro importante“.
Di fronte ad una affermazione del genere va anzitutto fatto presente che il richiamato Regolamento dei Beni Comuni è stato redatto e congedato dall’assessore Andrea Catarci, a conferma piena che anche l’assessora Alfonsi avrebbe potuto fare altrettanto per il Regolamento della Consulta del Verde, quando invece sembra addirittura avere appoggiato il Regolamento dei Beni Comuni, che disciplina anche i “Patti di collaborazione”, ignorando che l’art. 11 del vigente Regolamento del Verde tratta anche lui dei Patti di collaborazione”.
Va in secondo luogo evidenziata la rinuncia dell’assessora Alfonsi a fare delle osservazioni alla proposta presentata dal Coordinamento del Verde e da lei giudicata come “frutto del grande lavoro dei comitati”, assegnando a questi ultimi il ruolo di “voce” esclusiva di tutti i cittadini romani (quando così non è) ed attribuendo conseguentemente ad essi un valenza “politica” di favore, del tutto inaccettabile perché esclude in tal modo una marea di associazioni (più che di “Comitati”) riconosciute per legge come portatrici di interessi diffusi.
Dai suddetti chiarimenti si capisce soprattutto la volontà delle Commissioni Ambiente e Roma Capitale di farsi promotrici della redazione di una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare di Regolamento della Consulta del Verde, utilizzando come base di partenza la proposta presentata dal Coordinamento del Verde (per il tramite dell’assessora Alfonsi in persona): una scelta del genere attesta da un lato l’incapacità delle 2 suddette Commissioni a formulare il testo di una propria proposta di Regolamento della Consulta del Verde e quand’anche così non fosse attesta dall’altro lato di avere assegnato al Coordinamento del Regolamento del Verde un diritto di esclusiva e conseguentemente un altrettanto riconoscimento “politico” di altrettanto favore, che non é ammissibile sul piano della par condicio.
Sia ben chiaro che il “nuovo” Coordinamento del Regolamento del Verde, che si è dotato di una propria pagina facebook dopo l’approvazione del Regolamento del Verde per poter continuare a metter bocca sulla sua applicazione, ha il pieno diritto di continuare ad agire, ma sempre e soltanto come settore di nicchia rispetto ad una galassia di altrettante associazioni e Comitati di Quartiere altrettanto legittimati ad agire per il rispetto dei dettami del Regolamento del Verde.
Per le stesse ragioni e conseguente ambito d’azione il “nuovo” Coordinamento del Regolamento del Verde ha il pieno diritto di essersi dotato anche della pagina facebook “Regolamento del Verde” il cui gruppo è stato creato il 5 di giugno di quest’anno con la seguente finalità: “Questo gruppo è riservato al dibattito sui temi trattati nel Regolamento del Verde e del Paesaggio urbano di Roma Capitale (Tutela, pianificazione, recupero, gestione e fruizione del patrimonio verde e del paesaggio urbano – Trasparenza sulle competenze e responsabilità di Roma Capitale e dei Municipi – Coinvolgimento dei cittadini – etc.).
Invitiamo i comitati e le associazioni che vorranno “fare rete” per scambiare esperienze, informazioni e iniziative ad impegnarsi con noi nella diffusione e nella difesa del Regolamento.”
Si mette in evidenza che il suddetto gruppo é costituiti al momento di 78 membri, fra i quali figura anche l’ex consigliere Roberto di Palma che ha “pilotato” lo stravolgimento del testo, a dimostrazione che il Gruppo difende il testo vigente del Regolamento così come stravolto.
A Giorgio Osti è stato dato il diritto di illustrare la proposta del Regolamento della Consulta.
Quando il Presidente Palmieri ha dato la parola dapprima ad Adriana Angelini (presidente dell’associazione per Villa Pamphilj) ed a Rodolfo Bosi (responsabile del Circolo Territoriale di Roma dell’associazione Verdi Ambiente e Società), da parte di entrambi è stato fatto presente di non avere capito a che titolo siano stati convocati, considerato che si è parlato fino al quel momento della bozza del Regolamento della Consulta del Verde e non invece della mancata applicazione del Regolamento del Verde, di cui in particolare Rodolfo Bosi ha lamentato diversi aspetti.
Sia Adriana Angelini che Rodolfo Bosi hanno inoltre fatto presente la necessità di apportare al vigente testo del Regolamento la serie di emendamenti già proposti nelle precedente consiliatura, ma sistematicamente bocciati senza alcun dibattito.
A tal ultimo riguardo alla fine della audizione il Presidente della IV Commissione ha dato ad entrambi la seguente assicurazione: “Ho recepito e in questo senso accolgo, diciamo con l’impegno da parte della Commissione, la volontà emersa da più parti di discutere possibili modifiche al regolamento del verde. Su questo prendo l’impegno a convocare una commissione ad hoc anzi in maniera un pò più strutturata e specifica in tal senso.”
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Vedi https://streaming.comune.roma.it/portal/watch/commission/b597c9e2-edbb-4f0d-a88b-b1566e0604e8