Il lago di Bracciano si sta prosciugando. L’allarme nei comuni che sorgono attorno al prezioso bacino idrico è crescente.
Chiaro il colpevole che tanti individuano in Acea Ato 2, rea, secondo i comuni del comprensorio sabatino, di utilizzare le acque del lago per alimentare gli acquedotti di Roma e Civitavecchia.
Un problema che ritorna ciclicamente e che tiene incollata l’attenzione di cittadini e operatori di settore sullo zero idrometrico, di 163,04 metri sul livello del mare e che quest’anno, complici le scarse piogge, scende velocemente settimana dopo settimana.
ECOSISTEMA A RISCHIO – A rischio è il prezioso ecosistema lacustre, che con i suoi equilibri ruota intorno alla floridità del territorio e alle specie animali che si riproducono lungo la riva.
Il lago, infatti, rappresenta un’insostituibile fonte ricchezza sia dal punto di vista naturalistico – ambientale sia economico e sociale.
IL CASO IN PARLAMENTO – Il caso è finito in Parlamento.
È stato il deputato Pd Emiliano Minnucci a rilanciare l’allarme del suo territorio: “Il lago di Bracciano rischia di morire a causa della condotta scellerata di Acea che continua a prelevare le acque anche con punte di 2500 litri al secondo, rischiando di compromettere l’equilibrio idrico del bacino.
Per Acea il nostro lago è un pozzo senza fondo e questo non è più tollerabile”.
IL RUOLO DI ACEA – Minnucci fa riferimento al ruolo di Acea che dal 1990 ha ottenuto concessione dal Ministero dei Lavori Pubblici per utilizzare il lago come riserva idrica del Comune di Roma.
Nel documento è riportata l’autorizzazione di prelevare una quantità minima di acqua fissata in 1.100 l/s fino a un massimo “in casi eccezionali” di 5.000 l/s ma “assicurandosi in tali casi, il mantenimento delle escursioni del livello del lago nell’ambito di quelle naturali”.
L’accusa, da più parti, è quella di non rispettare queste quote, con inevitabili ripercussioni per il livello del bacino lacustre.
ACEA CHE DICE? – Contattata da RomaToday Acea ha per ora preferito non rispondere.
Nel 2015 nel corso di una serie d’incontri fu promossa una convenzione nella quale l’unica firma mancante fu proprio quella di Acea che neanche si presentò alle riunioni.
L’ex assessore all’ambiente del Comune di Anguillara Enrico Stronati conferma e spiega come quella convenzione rimanga per ora lettera morta: “Ciò che è stato avviato sull’argomento resta ancora un buon intento, ma si dovrebbe giungere a compimento del percorso, alla stipula della convenzione dove ognuno ha un compito e un organo ne ha la supervisione”.
UNO SPIRAGLIO – Uno spiraglio sembra aprirsi in questi giorni.
Lunedì infatti il presidente del Consorzio del Lago Renato Cozzella, ha convocato un tavolo tecnico, che riunirà i sindaci e al quale sarà presente anche Acea.
Saranno presenti i sindaci del territorio.
Claudia Maciucchi, prima cittadina di Trevignano: “È un problema prioritario che investe in primis le Amministrazioni comunali ma anche tutti coloro a cui sta a cuore la salute del nostro incantevole territorio.
Si tratta di una questione che non può più essere ignorata.
Nel mese di novembre scorso, insieme al nostro vice sindaco Luca Galloni avevamo lanciato a mezzo stampa l’allarme sul rischio che stava correndo il nostro ecosistema lacustre.
È necessario avviare un’azione immediata e congiunta affinché si intraprendano urgentemente tutte le iniziative idonee a riportare il livello del lago allo zero idrometrico previsto.
I Comuni, le Associazioni e gli esperti della materia che vivono sui nostri territori devono comporre un fronte unico per sensibilizzare le Istituzioni preposte sul pericolo imminente che il lago prosegua in questa lunga e inesorabile agonia”.
Il sindaco di Bracciano, Armando Tondinelli, lista civica, in merito alla questione, ha detto: “Dobbiamo dire basta allo sfruttamento indiscriminato del nostro lago.
Ringraziamo Minnucci per aver lanciato questo grido di allarme.
In realtà questa sciagura ambientale si ripete da molti anni, anche quando al vertice del comune di Roma e di alcuni comuni del lago c’erano rappresentanti del suo partito”.
SUL TAVOLO DELLA RAGGI – Sabrina Anselmo, sindaco Cinque Stelle di Anguillara Sabazia rivela come il tema sia finito anche sul tavolo della sindaca della città metropolitana Virginia Raggi: “Ci sono stati cicli ripetitivi di abbassamento del livello delle acque, il problema non è relativo solo agli ultimi mesi.
Stiamo procedendo con incontri con il sindaco Raggi e con Federica Daga per risolvere il problema.
Ci stiamo muovendo anche con una richiesta di accesso agli atti”.
(Articolo di Alessia Rabbai, pubblicato con questo titolo oggi 29 gennaio 2017 sul sito online “Roma Today”)