Le ultine tornate elettorali in vari paesi europei ci dicono che sono in forte crescita delle forze politiche e culturali accomunate dalla paura dello straniero e che si rifanno ad ideologie delle destra radicale.
Le Monde ci ricorda che «l’estrema destra in Europa ha molti volti: sovranista, populista, euroscettica o eurofobica, a volte apertamente razzista e xenofoba».
Sovranismo e populismo sono l’altra faccia della democrazia liberale.
C’è un nesso tra crisi delle forme della rappresentanza politica con l’avvento preponderante dei social network?
Allora Internet non vuole che si voti.
I nuovi media stanno liberando l’era dell’incompetenza e dei rischi per la democrazia ?
Quel che ci preoccupa sono le prospettive culturali e il futuro dell’impianto costituzionale, democratico e pluralista del nostro paese e di riflesso dell’Europa.
Per noi la passione politica è il sale della democrazia e, assieme ad Antonio Gramsci, possiamo legittimamente ripetere «odio gli indifferenti. (…) Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano», ma ciò non toglie che senza una visione d’insieme non si può neppure consapevolmente prendere parte.
“Noi invece, abbiamo paura anche degli incompetenti“.