Come dovrebbe esser noto, con la legge regionale del Lazio n. 12 del 10 agosto 2016 è stata modificata la costituzione dei Consigli Direttivi degli Enti di gestione delle aree naturali protette di interesse regionale, che da 7 membri sono stati ridotti a 5: ai sensi della lettera c) del 1° comma dell’art. 14 due di questi membri debbono essere designati secondo il testo della legge di modifica “dal Consiglio regionale, sentite le organizzazioni agricole ed ambientaliste”.
Nel pieno rispetto delle modifiche apportate alla legge regionale n. 29/1997 l’insediamento dei Consigli Direttivi di tutti i 13 Enti di gestione delle aree naturali protette del Lazio sarebbe dovuto avvenire entro il 5 febbraio del 2017 e sarebbe apparso comunque già a termine, vale a dire della durata di appena un anno, considerato che come previsto dal comma 7, dell’articolo 14 della legge regionale n. 29 /1997, ogni Consiglio Direttivo resta in carica per la durata del mandato del Presidente della Giunta regionale che lo ha costituito.
Su questo stesso sito il 17 luglio 2017 è stato pubblicato un articolo dal titolo “La farsa delle nomine dei due membri dei Consigli Direttivi dei 12 Enti Parco del Lazio di competenza del Consiglio Regionale”, che metteva in evidenza la “farsa” dell’insediamento dei membri dei futuri Consigli Direttivi che sarebbero durati in carica a quel momento solo per mezzo anno. (vedi https://www.rodolfobosi.it/la-farsa-delle-nomine-dei-due-membri-dei-consigli-direttivi-dei-12-enti-parco-del-lazio-di-competenza-del-consiglio-regionale/)
Il procedimento seguito dalla Regione Lazio a tal riguardo è stato concluso in modo del tutto anomalo da parte del Presidente Daniele Leodori, che di fronte alla inaccettabile inerzia del Consiglio Regionale per quanto riguarda il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio si è sentito autorizzato ad esercitare i poteri sostitutivi previsti dalla normativa vigente in materia e con Decreto_81_X del 12 ottobre 2017 ha deciso di designare i due membri del futuro Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio nelle persone di Marco Angelici e Gianluca Medici, in modo ancor più discrezionale perché non precisa i suoi criteri di scelta fra candidati, sembra ora ridotti a 20 dopo la “scheda di carattere generale elaborata dalla menzionata struttura organizzativa, contenente anche delle valutazioni/osservazioni in ordine alla normativa di riferimento”.
Con Nota VAS prot. n. 20 del 3 novembre 2017 VAS ha lamentato fra l’altro che riguardo alle due suddette designazioni non c’è ad ogni modo la dimostrazione di come e perché le due suddette persone siano state scelte tra il totale di 20 candidati e se tale scelta sia stata doverosamente fatta «tra persone che si siano distinte per gli studi e per le attività nel campo della protezione dell’ambiente con comprovata esperienza di gestione ed adeguato curriculum». (vedi https://www.rodolfobosi.it/vas-diffida-il-presidente-della-regione-lazio-dallinsediare-un-consiglio-direttivo-dellente-parco-di-veio-composto-da-tre-soli-membri-invece-dei-cinque-prescritti-dalla-legge/).
Con altrettanti 12 decreti il Presidente Daniele Leodori ha designato nelle veci del Consiglio Regionale i due membri dei Consigli Direttivi degli altri 12 Enti di gestione, senza motivare i criteri della sua scelta.
Con Nota VAS prot. n. 25 del 28 novembre 2017 VAS ha chiesto espressamente al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori, di voler trasmettere quanto meno il “curriculum vitae” di Marco Angelici e Gianluca Medici: alla suddetta richiesta il Presidente Daniele Leodori non ha ritenuto di dare alcun seguito fino ad oggi.
Si è così arrivati al 5 gennaio 2018 quando il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha emanato il decreto con cui ha indetto le elezioni per il prossimo 4 marzo.
Il successivo 10 gennaio, ad appena 5 giorni di distanza, a campagna elettorale ormai iniziata, ha emanato 12 distinti decreti con cui ha nominato, peraltro in modo del tutto parziale, i membri dei Consigli Direttivi di 9 Enti di gestione delle aree naturali protette regionali del Lazio.
Si elencano di seguito i decreti (pubblicato sul Supplemento n. 2 del Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 7 del 23 gennaio 2018) con i membri nominati, annotando i membri designati dal Presidente del Consiglio Regionale che non sono stati nominati da Nicola Zingaretti e gli Enti Parco senza nessuna nomina.
Parco di Veio – Decreto n. T00008 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato Gianluca Medici, ma non anche Marco Angelici, benché parimenti designato dal Presidente del Consiglio Regionale.
Parco dei Castellli Romani – Decreto n. T00009 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato Roberto Di Lauro, ma non anche Giorgio Fiasco, benché parimenti designato dal Presidente del Consiglio Regionale.
Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia – Decreto n. T00010 del 10 gennaio 2018 con cui è stata nominata Maria Spena ma non anche Giampiero Cammerini, benché parimenti designato dal Presidente del Consiglio Regionale.
Monti Cimini-Riserva Naturale Lago di Vico – Decreto n. T00011 del 10 gennaio 2018 con cui è stata nominata Roberta Postiglioni.
Decreto n. T00017 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato anche l’altro membro nella persona di Stefano Caporossi.
Parco Naturale Bracciano-Martignano – Decreto n. T00012 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato Federico Iadicicco.
Decreto n. T00014 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato anche l’altro membro nella persona di Barbara Dominici.
Ente Roma Natura – Decreto n. T00013 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato Antonio Galano.
Decreto n. T00019 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato anche l’altro membro nella persona di Andrea De Carolis.
Parco Naturale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi – Decreto n. T00015 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato Nicola Sergio Gargano ma non anche Giorgio Bortone, benché parimenti designato dal Presidente del Consiglio Regionale.
Parco Naturale dei Monti Lucretili – Decreto n. T00016 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato Sirio Margottini, ma non anche Rosaria Morroi, benché parimenti designata dal Presidente del Consiglio Regionale.
Parco Riviera d’Ulisse – Decreto n. T00018 del 10 gennaio 2018 con cui è stato nominato Livio Prrorietti, ma non anche Gianna Le Donne, benché parimenti designata dal Presidente del Consiglio Regionale.
Parco dei Monti Simbruini – Non sono stati nominati né Sandro Nardelli né Gian Matteo Panunzi, designati dal Presidente del Consiglio Regionale.
Parco dell’Appia Antica – Non sono stati nominati né Marco Di Cosimo né Giuseppe Gerace, designati dal Presidente del Consiglio Regionale.
Parco dei Monti Aurunci – Non sono stati nominati né Arduino Incagnoli né Domenico Noviello Tommasino, designati dal Presidente del Consiglio Regionale.
Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa – Non sono stati nominati né Luciano Forconi né Edoardo Fringuellotti, designati dal Presidente del Consiglio Regionale.
Come si può ben vedere, Nicola Zingaretti ha nominato soltanto 12 (meno della metà) dei 26 membri designati dal Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori, lasciando implicitamente intendere che le scelte di quest’ultimo sono state improntate ad una discrezionalità e non ad un rispetto della normativa vigente in materia, dal momento che il “curriculum vitae” dei 14 esclusi dovrebbe essere stato “bocciato”: lo si deduce dal passo delle premesse di tutti e 12 i decreti in cui si fa sapere che Responsabile del procedimento è stato il Dott. Vito Consoli della Direzione Ambiente che il 23 novembre 2017 ha effettuato la propria istruttoria su tutte le 26 designazioni, concludendola positivamente solo per 12 di esse.
Il dispositivo di tutti e 12 i decreti precisa che ogni nominato “resterà in carica, come previsto dal comma 7, dell’articolo 14 della L.R. 29 /1997, per la durata del mandato del Presidente della Giunta regionale”, che scade il prossimo 4 marzo.
Nomine di questo tipo, che durano appena un mese e che sono state decise a campagna elettorale iniziata pur sapendo che non potranno diventare mai esecutive, perché i rispetti Consigli Direttivi non potranno essere insediati, legittimano il seguente interrogativo: “Cui prodest?”.
Per un opportuno confronto si mette in evidenza che in prossimità delle ultime due elezioni regionali del Lazio è stata fatta una diffusa propaganda del Piano di Assetto del Parco di Veio, nella speranza di una manciata di voti in più che peraltro non ci sono stati.
A questo servono i parchi e le riserve naturali del Lazio?
Dott. Arch. Rodolfo Bosi