Nella mattinata di sabato 7 dicembre 2013 si è svolta l’iniziativa promossa dal Comitato Robin Hood di ripulire il tratto della sponda destra del Tevere dalla Torretta Valadier di Ponte Milvio al ponte Duca d’Aosta dalle montagne di bottiglie e di rifiuti che si ammucchiavano tra le erbacce cresciute disordinatamente: i marmi dei muraglioni lungo questo tratto risultavano imbrattati di scritte mentre il canneto che costeggia la pista ciclabile con il tempo era diventato una vera e propria discarica.
La descrizione che segue dello svolgimento della giornata è ripresa dall’articolo di Francesco Gargaglia (responsabile del Comitato Robin Hood) che è stato pubblicato lo stesso 7 dicembre 2013 sul sito www.vignaclarablog, da cui sono state riportate anche alcune foto.
Le immagini del prima e del dopo sono state riprese invece dal video che Giorgio Odazio ha trasmesso con l’invito a diffonderle.
Di fronte ad un simile scempio la decisione del Comitato Robin Hood è stata quella di procedere alla pulizia del greto coinvolgendo associazioni, comitati e cittadini, che hanno immediatamente aderito a cominciare da “RetaKe Roma”: Paola Carra, che da anni coinvolge residenti e scuole nella pulizia delle strade, ha preso subito contatto con AMA Decoro e con i PICS (Pronto Intervento Centro Storico) che hanno dato la loro disponibilità.
Il Comitato per Via Gradoli ha messo a disposizione 30 paia di guanti pesanti mentre Sandro Bari ha mobilitato l’Associazione Carabinieri di Protezione Civile e alcuni volontari di Tala Geo e Ares Antemnae.
Si sono aggiunti anche Noi x Roma, AMUSE (Amici del Secondo Municipio), il Comitato Abitare Ponte Milvio, il Comitato Cittadino per il XV Municipio, Verdi Ambiente e Società, Roma Tiberina ed il Comitato per il Tevere.
Fondamentale la presenza della Cooperativa Sociale “Il Granellino di Senapa” che agli ordini dell’attivissimo Alessandro Giordano si è presentata in forze schierando sul terreno tagliaerba, motoseghe e anche una idropulitrice a sabbia con la quale è stato possibile rimuovere parte delle scritte fatte sul marmo.
Uomini e donne della Cooperativa hanno lavorato con lena dalle 9 alle 13 senza un attimo di sosta: si è trattato di un aiuto fornito con incredibile disponibilità e che ha permesso di riportare all’antico splendore (o quasi) il bel travertino.
Il concorso fornito da AMA decoro è stato incredibile: ben quattro squadre con decespugliatori hanno attaccato fin dalle otto del mattino la parte più sporca del greto estirpando una montagna di erbacce e accatastando centinaia di bottiglie.
Non sono ovviamente mancati i “cittadini volontari” (tanti e di ogni età) a cui gli uomini in “tuta arancione” dell’AMA hanno anche messo a disposizione rastrelli, guanti e buste nere per la raccolta dei rifiuti.
Si è trattato di un lavoro davvero notevole in considerazione del gravissimo stato di degrado in cui si trovava questo tratto della sponda del Tevere: oltre alle centinaia di bottiglie raccolte è stata smantellata una vecchia baracca mentre si è proceduto anche alla pulizia delle aiuole che costeggiano il Lungotevere.
A metà mattina tra cittadini e operatori dell’AMA erano al lavoro non meno di cento persone che hanno rimosso i rifiuti da Ponte Milvio sino a Ponte Duca d’Aosta intervenendo anche sulla pista ciclabile.
Sono stati riempiti almeno 50 bustoni mentre i furgoni dell’AMA sono ripartiti ricolmi di rovi e spazzatura: tantissimi i mucchi di sporcizia accumulati sul greto pronti per essere portati via nella giornata di domenica
Dall’alto i volontari e operatori in azione davano l’idea di un termitaio in fibrillazione; identificati da casacche azzurre, adulti e ragazzi si sono infilati tra la vegetazione e le canne per cercare di asportare la maggior parte dei rifiuti.
Encomiabile il lavoro fatto, fra gli altri, dai ragazzi e dalle ragazze dell’American Overseas School of Rome, del St. George’s International School e del Marymount International School; si sono presentati in così tanti che ad un certo punto lungo il Tevere si sentiva parlare solamente in inglese. Venire a sapere che questi studenti ogni anno devono fare obbligatoriamente un certo numero di ore in lavori a favore della comunità ha suscitato molta meraviglia.
Ma quello del 7 dicembre è stato solo un primo passo a cui sicuramente faranno seguito altre iniziative: “I cittadini puliscono il Tevere” ha voluto essere anche un richiamo nei confronti dei nostri amministratori pubblici che hanno permesso, per disinteresse o incompetenza, il favorire di una simile situazione.
Ma quello del 7 dicembre è stato solo un primo passo a cui sicuramente faranno seguito altre iniziative: “I cittadini puliscono il Tevere” ha voluto essere anche un richiamo nei confronti dei nostri amministratori pubblici che hanno permesso, per disinteresse o incompetenza, il favorire di una simile situazione.
In molti hanno chiesto la ripetizione dell’evento: da qui la proposta lanciata ieri di nuovo dal Comitato Robin Hood di tornare sul Tevere alla fine di Gennaio 2014 (per esempio Sabato 25) questa volta nei pressi del Ponte Duca d’Aosta, che è un’altra area fortemente degradata.
Per il secondo evento il Comitato Robin Hood ha pensato di invitare per tempo sia le Scuole medie e superiori della zona sia i Circoli Canottieri ai quali potrebbe essere chiesto il concorso di alcuni natanti così da poter pulire anche le rive e non soltanto la banchina.
Finalmente e complimenti!
La prossima volta sarò dei vostri.
Sarebbe fondamentale riuscire ad organizzare iniziative del genere con una cadenza mensile….
Bisognerebbe,inoltre, trovare un sistema per pulire i rami degli alberi deturpati da rifiuti di plastica e simili anche cercando di potarli nelle parti basse in modo da impedire ai rifiuti di incastrarcisi.