È sconfortante scorrere le graduatorie regionali dei finanziamenti concessi e non trovare il Comune di Cassino.
La cosa diventa ancora più irritante considerando che le casse comunali sono al verde e quindi l’ossigeno che arriva dalla Pisana è preziosissimo per respirare un pochino e che la dicitura “Cassino” non appare in nessun modo nei documenti consultati.
Questo significa che i progetti da far finanziare non sono mai arrivati alla Regione Lazio che pure si era impegnata in ogni modo per non lasciare nessuno all’asciutto.
Nel Bando per la “concessione di contributi finanziari per le ‘Misure a favore delle attività̀ di compostaggio e autocompostaggio per la riduzione della frazione organica per i Comuni del Lazio e Roma Capitale’ – Approvazione graduatoria degli interventi ammessi a contributo”, ad esempio, è specificato come “Preso atto che le disponibilità̀ delle risorse finanziarie nel bilancio regionale ai sensi della D.G.R. 408/2017 rendono possibile l’ampliamento della graduatoria anche alle istanze successive alla soglia prevista, fino al loro completo esaurimento”.
E non solo, qualche rigo più in alto dalla Pisana evidenziano come “considerato che, al fine di garantire il massimo accesso alla contribuzione, la scrivente Direzione ha ritenuto di poter chiudere l’istruttoria delle istanze ricevute solo a valle di una richiesta di chiarimenti ed integrazioni indirizzata a tutti i partecipanti”.
La lista dei progetti finanziati è interminabile visto che conta ben 135 Comuni, anzi molti di più visto che alcuni hanno partecipato come “Unione dei Comuni”.
Considerando che tutto il Lazio conta 378 municipalità era molto più complicato non prendere i soldi che ritrovarsi con qualche centinaio di migliaio di euro in cassa.
Regge poco anche un’ipotetica tesi di un boicottaggio politico visto che nessuno si è preso la briga di presentare uno straccio di idea.
Allo stesso modo appare improbabile che il finanziamento sia stato segnalato solo ai comuni di centrosinistra, visto che tutti sono entrati nella graduatoria vincente.
Di stretta attualità anche un altro finanziamento fallito come quello per la “concessione di contributi finanziari per la realizzazione dei centri di raccolta e delle isole ecologiche a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, a favore dei Comuni del Lazio, di Roma Capitale, Consorzi a forme associative dei comuni”.
In questo caso la Regione ha avuto il braccino corto finanziando solo 84 Comuni, ma anche in questo caso non c’è la lista di eventuali municipalità escluse per errori sulla domanda.
Probabilmente a Piazza De Gasperi stavano aspettando una telefonata da Roma per chiedergli se per favore potevano dare un finanziamento al Comune di Cassino senza urtare le sensibilità degli amministratori che avevo deciso di snobbare i soldi della Regione.
Nel migliore dei casi sarebbero stati 800mila euro che avrebbero non pochi problemi sulle tematiche ambientali, anche la metà non sarebbe stata male visto che ancora non abbiamo un centro di conferimento collettivo/isola ecologica.
La performance dell’amministrazione D’Alessandro non è passata inosservata all’opposizione che in una nota firmata da i consiglieri Petrarcone, Salera e Terranova con il “supporto” dell’ex assessore all’Ambiente Riccardo Consales chiedono spiegazioni alla maggioranza per questo clamoroso passaggio a vuoto.
«L’onda lunga di questa campagna elettorale nefasta per il centrodestra di Cassino sembra non finire più – evidenziano i firmatari nel documento – E purtroppo l’assenza totale in questi mesi del sindaco, della sua giunta e dei suoi consiglieri, impegnati tra volantinaggi e cene elettorali per il proprio candidato alla Camera dei Deputati, si sta dimostrando ancora più negativa per i cittadini di Cassino.
Purtroppo per noi infatti il Comune di Cassino ha perso due finanziamenti che erano stati messi a bando lo scorso luglio 2017 dalla Regione Lazio per la costruzione di isole ecologiche e per il compostaggio di comunità.
Una vera iattura che complessivamente ci è costata la perdita per il comune di Cassino di 800.000 euro. Fondi che oltre a potenziare la raccolta differenziata vanno a colpire ancora una volta le casse comunali.
Ma andiamo con ordine – specificano Petrarcone&Co. – il 26/07/2017 la giunta Zingaretti dopo anni difficili mette a bando risorse cospicue per potenziare la raccolta differenziata emanando due bandi distinti.
Il primo riguardante la costruzione di isole ecologiche con a servizio anche centri del riuso: un bando molto articolato dove si prevede anche l’aiuto economico di parziale cofinanziamento di acquisto di terreni non di proprietà del comune, e che prevede anche la copertura di qualsiasi infrastruttura presente nelle isole ecologiche, dall’informatizzazione degli ecocentri fino ad arrivare ai cassonetti intelligenti e a scomparsa. In particolare un punteggio alto è dato a quelle amministrazioni che stanno già procedendo con la progettazione delle isole ecologiche.
Su questo punto fa ancora più male constatare che il comune di Cassino avrebbe avuto anche questi requisiti se solo avesse avuto un interesse politico per queste azioni previste dal bando.
Questa è la dimostrazione che in questi mesi la costruzione del centro di conferimento collettivo e della nuova isola ecologica non sono state una priorità per l’amministrazione D’Alessandro.
L’altro bando prevedeva due interventi volti al potenziamento del compostaggio domestico e del compostaggio di comunità. Su questo bando avremmo avuto la disponibilità di un totale di 600.000 euro.
Si potevano richiedere in particolare altre compostiere domestiche ma soprattutto più di una compostiera di comunità che potevano essere messa a disposizione di interi quartieri oppure per i rifiuti organici prodotti nelle mense scolastiche.
Ma l’obiettivo di questo bando era quello di abbassare la tassa sui rifiuti dei cittadini coinvolti nel progetto. Quindi oltre al finanziamento sono andati in fumo migliaia di euro per i cittadini.
Purtroppo osservando le determine n. G01404 del 06/02/2018 e n. G01332 del 05/02/2018 della regione Lazio, riguardanti l’approvazione delle graduatorie dei progetti, sono presenti numerosi comuni della regione Lazio che hanno sfruttato questa occasione ma inesorabilmente manca del tutto il nostro comune.
Per la precisione circa 84 comuni per il primo bando e 135 comuni per il secondo bando.
Al 99,9 % tutti finanziati.
Per il primo tutti i comuni hanno avuto un finanziamento di 200.000 euro e per il secondo in base alla popolazione avevamo diritto ad un finanziamento di 600.000 euro.
Un fatto gravissimo viste le numerose polemiche nate in queste settimane sulla mancata costruzione dell’isola ecologica e del centro di conferimento previste dal contratto.
Un altro obiettivo mancato!!
In campagna elettorale avevano promesso di far arrivare Cassino i finanziamenti europei e invece non riescono nemmeno a prendere quelli regionali.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 4 aprile 2018 sul sito “L’inchiesta”)