Foto Instagram rifugiomassimorinaldi
La colonnina di mercurio ha raggiunto un livello che, fino all’inizio di settembre, sembravano impensabili.
Con l’abbassamento delle temperature, il 13 settembre, sono arrivate a Roma persistenti piogge che, a diverse altitudini, hanno avuto effetti sorprendenti.
La nevicata al Terminillo
Al Terminillo, il maltempo, si è tradotto in una nevicata.
Al “Massimo Rinaldi”, il rifugio CAI intitolato al missionario scalatore che fu vescovo di Rieti, i primi fiocchi sono stati ripresi e postati sui canali social.
Con il termometro a quell’altezza, 2108 metri sul livello del mare, ha fatto segnare gli zero gradi, i tavoli e le panche sulla terrazza si sono immediatamente coperti di un tappeto bianco.
Un anno da dimenticare
La nevicata del 13 settembre arriva dopo un anno complicato per i gestori degli impianti sciistici e per gli appassionati di sport invernali.
Solo le strutture dotate di “cannoni” hanno potuto compensare, e solo parzialmente, i “fiocchi” che nel 2024 sono caduti nel Lazio.
La fuga verso gli impianti del vicino Abruzzo è stata, per gran parte della stagione, inevitabile.
Uno scenario che, gli snowboarder e sciatori romani e con loro i gestori degli impianti ricettivi d’alta quota del Lazio, auspicano di non dover rivivere anche il prossimo inverno.
Rifugio Rinaldi Terminillo
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 14 settembre 2024 sul sito online “Roma Today”)