Il futuro dello stadio Flaminio dipende dalle scelte che l’amministrazione, nei prossimi mesi, è intenzionata a compiere.
Ma potrebbe non essere da sola nell’assolvere a questo compito.
L’Anac si è infatti dichiarata disponibile a supportare il Comune.
La proposta dell’Anac
L’Autorità nazionale anticorruzione, come riportato da Martina Zanchi sul Tempo, nella seduta del 24 luglio ha stabilito “di monitorare attentamente l’operato del comune sul Flaminio” offrendo al Campidoglio un’opzione.
Roma Capitale può decidere di avvalersi dello strumento della “vigilanza collaborativa”, “una sorta di ‘tutoraggio’ che la mette al riparo dal rischio di incorrere in vizi di conformità e legittimità”.
Si tratta di un’opportunità che da qualche anno l’Anac mette a servizio delle pubbliche amministrazioni.
Quando si ricorre alla vigilanza collaborativa
In cosa consiste l’offerta di collaborazione recapitata a Palazzo Senatorio?
In generale la vigilanza collaborativa consente alle pubbliche amministrazione che accettano di ricorrervi di sottoporre in via preventiva gli atti di gara all’Autorità che “in tempi brevissimi, dai 5 agli 8 giorni – si legge sul sito dell’Anac – fornisce osservazioni e consigli, favorendo la deflazione del contenzioso”.
Perché ricorrervi?
È la stessa autorità a spiegare la finalità dello strumento.
“La vigilanza collaborativa – scrive Anac sul proprio portale – è prevalentemente preventiva e finalizzata a garantire il corretto svolgimento delle operazioni di gara e ad impedire tentativi di infiltrazione criminale”.
Questo dialogo tempestivo con la stazioni appaltanti, fornisce prima dell’adozione degli atti di gara, delle osservazioni sulla corretta interpretazione della normativa, e suggerisce anche delle best practices.
Questo strumento quindi viene usato “con la finalità di prevenire ex ante le criticità ricorrenti nel sistema degli appalti e delle concessioni.
Per tale ragione, tale sistema di controllo, per essere esercitato efficacemente, si focalizza su particolari specifici casi ad alto rischio di corruzione”.
Il futuro del Flaminio tra la Roma Nuoto e la SS Lazio
Al Campidoglio il compito di decidere e accettare la proposta di collaborazione dell’Anac.
Nel frattempo una conferenza dei servizi, appena riapertasi, dovrà valutare la proposta della Roma Nuoto mentre, sempre a Palazzo Senatorio, si attende la consegna del progetto targato SS Lazio.
Gualtieri ha già mostrato il proprio apprezzamento per quanto finora, della proposta di Claudio Lotito, è potuto trapelare.
Il patron biancoceleste, a fine giugno, era uscito allo scoperto scrivendo di “essere interessato ad un piano di ristrutturazione che, nel pieno rispetto delle normative vigenti, consenta allo stadio Flaminio di essere uno stadio in condizione di poter ospitare degli incontri di calcio di tornei nazionali e internazionali”.
L’aspettativa maturata per la consegna del progetto laziale è palpabile.
Ma non è l’unico progetto da valutare ed il Campidoglio dovrà valutare con attenzione le proposte sul tavolo.
L’Anac ha teso una mano.
A Palazzo Senatorio l’onere di valutare la proposta.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo l’11 settembre 2024 sul sito online “Roma Today”)