L’incendio del 28 luglio a Ponte Mammolo – foto d’archivio
Sono pronti a scendere in piazza dopo i tantissimi incendi scoppiati nelle ultime settimane.
I residenti del IV municipio di Roma sono stati tra i più colpiti dall’infernale stagione dei roghi che hanno messo in ginocchio la città.
Così, decine di associazioni hanno preparato un esposto alla procura di Roma per chiedere una stretta sulle discariche abusive, luoghi dai quali, spesso e volentieri, partono gli incendi più pericolosi.
Incendi a raffica nel IV municipio
Casal Bruciato, San Basilio, Ponte Mammolo e Settecamini, solo per citarne alcuni.
Il IV municipio ha vissuto un’estate all’insegna degli incendi e della preoccupazione per la salute dei cittadini.
Il rogo più pericoloso è stato quello scoppiato, lo scorso 28 luglio, su vicolo di Ponte Mammolo e che ha raggiunto anche una discarica abusiva.
Un fenomeno che ha causato l’aumento dei livelli di diossina nell’aria, con valori 306 volte superiore al limite, e che ha costretto il sindaco Roberto Gualtieri a firmare un’ordinanza.
Una situazione critica che aveva spinto anche il minisindaco, Massimiliano Umberti, a chiedere un aiuto al Campidoglio.
L’esposto dei cittadini
Il Comitato di quartiere Colli Aniene bene comune ha deciso così di preparare un esposto, inviato l’8 agosto alla procura di Roma, sottoscritto da altre decine e decine di associazioni e comitati.
Si chiede, in sintesi, di prestare maggiore attenzione alle discariche abusive presenti sul territorio anche alla luce delle tantissime denunce e segnalazioni effettuate dagli stessi comitati nel corso degli anni.
Nel documento, oltre alle discariche, si citano anche “micro-accampamenti che sono spesso oggetto di combustioni pericolose che generano fumi potenzialmente nocivi alla salute pubblica che si diffondono in atmosfera in ambiti urbani e periurbani dei nostri quartieri di Colli Aniene, dell’asse fluviale-vegetazionale e ripariale del Fiume Aniene, delle zone di Ponte Mammolo, Collatina, Rebibbia, Settecamini, Tor Sapienza, ed altri quartieri limitrofi”.
I residenti del territorio hanno vissuto finora un’estate caratterizzata dal dover tenere le finestre chiuse per via del fumo e notti insonni a causa dell’aria irrespirabile.
Una situazione non più sostenibile e che deve essere risolta “con efficaci interventi di prevenzione, monitoraggio, repressione e protezione da tali ciclici accadimenti che si ritiene possano essere ascritti in un attentato alla salute pubblica”.
Pronti a scendere in piazza
Da anni, tanto per fare un esempio, i cittadini del quarto avevano segnalato la discarica di Ponte Mammolo andata a fuoco lo scorso 28 luglio.
Un’area che era stata già oggetto di roghi l’anno prima, nella notte tra il 3 e 4 agosto 2023.
Nonostante le segnalazioni, rifiuti ed accampati erano rimasti lì, per buona pace di chi vive in quelle zone.
Per questo, nonostante il Campidoglio abbia avviato una task force per censire le baraccopoli su tutto il territorio di Roma, a settembre ci sarà una manifestazione di piazza alla quale, secondo le previsioni, parteciperanno praticamente tutte le realtà associative del IV municipio che non vogliono più vivere da segretati in casa per colpa dei fumi tossici.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 20 agosto 2024 sul sito online “Roma Today”)