Tutti d’accordo nel salvaguardare il pratone di via Teulada.
Dal municipio I alla regione, passando per il Campidoglio, maggioranza ed opposizione nel corso degli ultimi mesi hanno votato ripetuti atti per chiedere di preservare il polmone verde.
Ma da cosa?
L’accordo firmato nel 2019
L’area verde, nel maggio del 2019, è stata inserita in un protocollo firmato dalla regione, comune e ministero della giustizia finalizzato ad impiegare il sito per realizzare l’ampliamento della città giudiziaria di piazzale Clodio.
Lì è infatti previsto un edificio in cui trasferire gli uffici pertinenti al tribunale penale ed una cinquantina di aule.
Questo in linea generale.
Maggior dettagli sono stati diffusi dal consigliere del municipio I Renato Sartini (Civica Gualtieri) che, attraverso una richiesta di accesso agli atti, ha ottenuto i documenti attualmente disponibili.
La riqualificazione e l’ampliamento
La prima cosa da sottolineare è che l’intervento è duplice.
Prevede infatti “una riqualificazione delle strutture già esistenti pari a mq 63.403 per un impegno di spesa già disponibile di 60 mln di euro” ha spiegato Sartini.
Un’operazione che va realizzata insieme ad un ampliamento “quindi una nuova edificazione, quella sul parco Teulada, pari a mq 24.400 per un impegno di spesa già disponibile pari ad altri 60 mln di euro” ha ricordato il consigliere.
I nuovi spazi previsti nell’area verde
L’ampliamento della città giudiziaria, è destinato ad ospitare uffici, funzioni di carattere generale, spazi per il lavoro e per la circolazione.
Nel dettaglio 10.400 metri quadrati, si legge “nel documento preliminare all’avvio della progettazione” sono destinati a collocare 520 persone.
Gli altri 10mila sono ripartiti tra servizi generali (5mila mq) aule (8mila mq) ed un migliaio di metri quadrati da usare per la mensa, i punti ristoro, e l’asilo nido.
Nel documento che precede la progettazione preliminare, viene anche evidenziata la necessità di rivolgere attenzione agli “aspetti percettivi”, andando ad esempio a valorizzare “la quinta di Monte Mario” anche con un’architettura di pregio e compensando la riduzione dell’area parco con interventi di riqualificazione della vegetazione e degli spazi urbani.
Per quanto riguarda gli edifici di nuova realizzazione, sono state avanzate diverse ipotesi che prevedono, alternativamente, “una torre”, oppure “quattro palazzine di 12 piani” o, ancora due edifici di pianta rettangolare di sette piani. +Tra le ipotesi anche quella di costruire un edificio unico, una “stecca”, di complessivi nove piani.
Una revisione concordata con i cittadini
“Nulla è perduto.
E bisogna rivendicare ciò che non è accaduto nella prima fase: occorre coinvolgere i cittadini” ha spiegato Sartini.
“I romani devono poter dire la propria anche perché questa proposta di progetto lascia spazi a ‘varianti’ molto interessanti e accettabili: basti pensare che con questa proposta di progetto si perderebbe terreno nella zona D8, ma si guadagnerebbe nella riconsegna di tutta l’area prospiciente il parcheggio in uso al tribunale, posto alle pendici di Monte Mario.
Ci vogliono soluzioni alternative e creative, per questo la progettazione dovrebbe essere aperta a un percorso di confronto dal basso – ha ribadito il consigliere municipale della lista Gualtieri – Per esempio si potrebbe costruire nell’area di stazionamento degli autobus, già ricoperta da marciapiedi e asfalto: lo spazio c’è e magari un bel progetto green riqualificherebbe l’area con una stazione coperta e qualche piano necessario alle esigenze del tribunale”.
In un quadro che, al netto delle tante proposte di revisione approvate dai vari livelli istituzionali, c’è spazio anche per una richiesta suggestiva.
“Sarebbe stupendo se il parco di via Teulada venisse dedicato a Piero Angela — ha suggerito Sartini — così da farlo diventare avamposto della lotta al consumo di suolo nelle città.
Avamposto della lotta agli effetti dei cambiamenti climatici su Roma”.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 25 agosto 2022 sul sito online “Roma Today”)
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