Ha suscitato reazioni diverse la presentazione del piano rifiuti di Roma da parte del sindaco Roberto Gualtieri.
Quello del XV municipio è certamente uno dei territori maggiormente interessati dal piano del primo cittadino, per gestire in maniera efficiente la spazzatura e, finalmente, consegnare ai romani una città pulita, degna della Capitale d’Italia.
Uno dei passaggi più importanti della conferenza di Gualtieri è stato quello relativo al biodigestore da realizzare a Cesano e a Casal Selce.
Si tratta di due impianti per la digestione anaerobica della frazione organica da 200mila tonnellate complessive e per un investimento di 59 milioni di euro ciascuno con risorse provenienti dal Pnrr, che produrranno biometano per trasporti e il compost per l’agricoltura.
Dalla Lega il “no” al biodigestore a Cesano
Questo annuncio non è certamente piaciuto a Giuseppe Mocci, consigliere della Lega nel XV municipio, politico molto attento a quanto accade nel borgo di Cesano.
“Cambiano i suonatori ma la musica è la stessa – ha scritto Mocci in una nota, parlando della futura realizzazione del biodigestore – come già avvenuto durante la precedente amministrazione, tutto ciò sta avvenendo senza tenere in considerazione gli indirizzi politici espressi all’unanimità dal consiglio del XV municipio in questi ultimi mesi.
Se da una parte il sindaco preferisce andare avanti senza ascoltare la voce della cittadinanza – continua la nota – dall’altra, la giunta municipale continua a minimizzare il problema, preferendo assecondare decisioni sbagliate che pagheremo a caro prezzo negli anni a venire.
Oggi come ieri la nostra posizione è sempre la stessa: no alla realizzazione di un biodigestore per la lavorazione della frazione organica a Cesano – Osteria Nuova.
Una scelta sbagliata, in un’area non idonea, che rispediamo al mittente“.
Ha assistito alla presentazione del piano rifiuti anche il presidente del XV municipio, Daniele Torquati.
Quest’ultimo, in una nota, non ha toccato il tema del biodigestore, soffermandosi invece sul potenziamento della raccolta differenziata.
“Nel corso della nostra precedente consiliatura, tra il 2013 e il 2016 e dopo oltre 20 anni, nel nostro territorio la raccolta dei rifiuti porta a porta ha raggiunto 48.000 abitanti su 158.000 residenti – ha ricordato Torquati – un primo risultato davvero importante che però è stato un primo passo nella direzione della gestione territoriale dei rifiuti, peraltro bruscamente interrotta nel corso dei successivi cinque anni dalla vecchia amministrazione”.
Potenziare la raccolta porta a porta
Gualtieri è tornato a parlare di raccolta porta a porta, una soluzione che per Torquati rappresenta quasi “un obbligo, unica soluzione che può garantire a diminuire la quantità di rifiuti indifferenziati, costosi da trattare, e a migliorare le condizioni di pulizia dei nostri quartieri.
Quello di portare la differenziata al 65% nei prossimi otto anni e al 70% entro il 2035, come annunciato da Gualtieri, deve essere un obiettivo condiviso su cui tutti dobbiamo iniziare a lavorare immediatamente per marcare la netta differenza dalla precedente amministrazione.
Solo così potremo assistere a un importante riduzione della produzione dei rifiuti che ci consentirà di tenere pulita la città”.
Nel territorio del quindicesimo, la differenziata porta a porta è attiva nei quartieri di Cesano, Osteria Nuova, Prima Porta, Olgiata, Via Tieri e Valle Muricana, con otto passi settimanali.
“Siamo quindi a disposizione del sindaco per continuare ad estendere la raccolta differenziata porta a porta nel nostro territorio – conclude la nota di Torquati – servendo ulteriori quartieri, come Saxa Rubra, via della Giustiniana e Labaro, estendendo così il confine e diminuendo il pendolarismo dei rifiuti”.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 6 agosto 2022 sul sito online “Roma Today”)