TRENTO. “Chiediamo che vengano adottate tutte le strategie necessarie per una corretta ricostruzione della dinamica dell’incidente e ci rendiamo disponibili per qualsiasi supporto tecnico–scientifico necessario alla definizione del caso”.
Sono queste le parole con cui Orlando Paciello, presidente della Società italiana delle scienze forensi veterinarie (e professore di patologia generale e anatomia patologia veterinaria alla Federico II di Napoli), conclude una lettera inviata al presidente della Pat Maurizio Fugatti, e ai ministri dell’Ambiente Picchetto Fratin e della Salute Schillaci, per chiedere di fare chiarezza sulla dinamica della tragedia avvenuta il 5 aprile scorso nei boschi sopra Caldes, dove l’orsa Jj4 ha aggredito e ucciso il 26enne Andrea Papi.
Per i medici forensi infatti (una società nata nel 2020 per riunire “professionisti competenti della gestione dei reati a danno degli animali e dei casi giudiziari che vedono coinvolti gli animali, direttamente o indirettamente”, si legge sul sito della Sisfv) “non è stata adottata nessuna specifica azione, né tanto meno alcun coinvolgimento professionale, atti a ricostruire la dinamica dei fatti e ad ottenere degli elementi di prova consistenti per l’emanazione di qualsiasi tipo di giudizio”.
Al contrario invece, continua Paciello: “Si susseguono le informazioni circa la decisione, irrazionale ed anticostituzionale, di voler uccidere Jj4 ipotizzandone una pericolosità sociale”.
Come riportato, l’orsa responsabile dell’aggressione del 5 aprile scorso ad Andrea Papi era in compagnia di tre cuccioli quando è stata catturata dal personale della protezione civile (Qui Articolo) e al momento (in attesa del pronunciamento del Tar di Trento in merito alla richiesta di abbattimento arrivata da Fugatti), si trova al Casteller (Qui Articolo).
Ecco la lettera integrale inviata da Paciello a Fugatti, Pichetto Fratin e Schillaci:
“Gentilissimo Presidente Fugatti, onorevoli Ministri,
dai primi giorni del tragico incidente che è costato la vita ad un giovane corridore della provincia di Trento ed ha coinvolto l’orsa JJ4, la Società Italiana delle Scienze Forensi Veterinarie ha prestato la massima attenzione alla gestione del caso ed all’evolvere degli eventi.
Nostro malgrado, dobbiamo constatare che nonostante il notevole progresso della scienza e della formazione nel campo della medicina veterinaria forense, non è stata adottata nessuna specifica azione, né tantomeno alcun coinvolgimento professionale atti a ricostruire la dinamica dei fatti e ad ottenere degli elementi di prova consistenti per l’emanazione di qualsiasi tipo di giudizio.
Al contrario, si susseguono le informazioni circa la decisione, irrazionale ed anticostituzionale, di voler uccidere JJ4 ipotizzandone una pericolosità sociale.
Preme ricordare in questo contesto che la vita degli animali, ivi compresa l’orsa JJ4, è tutelata in primis dalla Nostra Costituzione che all’articolo 9 comma 3 recita “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.
La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” nonché da norme nazionali ed internazionali.
Chiediamo pertanto che vengano adottate tutte le strategie necessarie per una corretta ricostruzione della dinamica dell’incidente e ci rendiamo disponibili per qualsiasi supporto tecnico- scientifico necessario alla definizione del caso.
Cordialmente,
Orlando Paciello”
(Articolo pubblicato con questo titolo il 23 aprile 2023 sul sito online “il Dolomiti”)