L’ex hotel Cinecittà in via Eudo Guglioli è stato liberato.
All’alba di oggi, martedì 24 settembre, è scattato infatti lo sgombero della struttura che ormai da anni era stata occupata da gruppi di latinos.
Nell’ultimo censimento, quello dello scorso 11 settembre, furono trovate 165 persone.
Era stato il preludio, l’ultimo, all’azione di oggi scattata poco prima delle sette del mattino con gli agenti della polizia di Stato e i militari dei carabinieri in presidio anche sul tetto e sulle scale della struttura per limitare possibili proteste e bloccare eventuali vie di fuga.
Fin dai primi momenti, secondo quanto appreso da RomaToday, la situazione è comunque apparsa tranquilla.
Qualche protesta è arrivata da alcune donne con figli minori al seguito.
La prima svolta, secondo quanto ricostruito, sarebbe arrivata a maggio scorso.
Tra fine giugno e inizio luglio, quindi, ci sono state una serie di riunioni in prefettura e i primi censimenti.
Quindi, venti giorni fa, la nuova proprietà dell’hotel, la Casa Cinecittà srl, ha inviato una pec al ministro dell’Interno per sollecitare lo sgombero con tanto di denuncia che ha attivato le procedure.
Questa mattina all’interno dell’ex hotel sono state trovate circa 150 persone, quasi tutte di nazionalità sudamericana e sono stati attivati servizi idonei, del comune di Roma, per far fronte alle situazioni di fragilità emerse.
Trovata anche la droga
Nel corso dello sgombero carabinieri e polizia, grazie anche alle unità cinofile, hanno recuperato e sequestrato in alcune stanze in disuso una pianta di marijuana e 10 dosi di cocaina.
Sono stati inoltre rinvenuti alcuni cellulari oggetto di furto e una persona è stata denunciata per ricettazione.
Infine, sono state tratte in arresto due persone in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare per reati predatori.
Le immagini dello sgombero
Fine dell’illegalità
Entusiasta del blitz il presidente del VII municipio Francesco Laddaga: “Oggi è una giornata importantissima perché dopo mesi di lavoro e collaborazione con la prefettura, le forze dell’ordine, la polizia locale del VII municipio e le politiche sociali del comune di Roma, siamo finalmente giunti allo sgombero dell’ex hotel Cinecittà che era in una situazione di degrado e illegalità.
Ringrazio il Prefetto, che da mesi segue questa vicenda e ci ha sempre dato ascolto soprattutto sulle sollecitazioni del comitato di quartiere che da mesi ci sollecita e anche con la proprietà, che ha giocato una parte importante, perché da mesi chiedeva di rientrare in possesso dell’immobile, oggi arriviamo alla conclusione di questa occupazione in gran parte fatta di criminalità e di illegalità“.
I gruppi di latinos
Da anni, secondo quanto ricostruito, nell’ex albergo ormai vivevano abusivamente gruppi di stranieri, perlopiù sudamericani.
A gestire quello che, secondo qualcuno, farebbe ipotizzare a un giro d’affari per “affittare” illegalmente quelle stanza ci sarebbero dei peruviani.
Una ipotesi, questa, al vaglio degli investigatori ma mai totalmente confermata.
Secondo la tesi, una stanza sarebbe costata circa 300 euro al mese.
Di certo i latinos, lì, ci vivevano.
Non è un caso che nei due censimenti fatti negli ultimi mesi siano stati identificate soprattutto persone di nazionalità peruviana, ecuadoriana, dominicana e cilena.
Il locale abusivo
Che lì vivesse una vera e propria comunità lo ha raccontato anche il blitz dello scorso giugno quando, la polizia locale e i Nas dei carabinieri di Roma, trovarono una sorta di punto di ristoro nello stesso complesso immobiliare a cui furono disposti i sigilli perché abusivo e con gravi carenze igienico sanitarie, carenze strutturali e con cibo scaduto.
Collegato allo stesso locale era stato scoperto anche un allaccio abusivo alla rete elettrica.
Risse e accoltellamenti
Negli ultimi mesi, inoltre, tante erano state le segnalazioni da parte dei residenti di Cinecittà che avevano denunciato lo stato di degrado, dentro e fuori la struttura, con urla e musica ad alto volume che non hanno fatto dormire i residenti per tante notti.
In un caso un uomo di 47 anni della Repubblica Dominicana era stato accoltellato in strada, proprio davanti all’ex albergo.
Prima ancora c’erano state diverse segnalazioni per altre risse e persone ubriache, e anche per sospetti sui latinos che nell’ex hotal nascondevano droga e bottini degli oggetti rubati dai nelle metro di Roma.
I motivi dello sgombero
La liberazione dell’edificio “dà attuazione alle direttive del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per prevenire e contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive e incidere sulle situazioni di illegalità e degrado urbano“, spiegano in una nota carabinieri e questura: “Con l’intervento di sgombero vengono scongiurate anche diverse criticità per la sicurezza della zona, collocata in un più ampio contesto a connotazione residenziale, che negli anni si erano manifestate con numerosissimi episodi di liti, disturbo alla quiete pubblica, ubriachezza molesta e reati contro il patrimonio, i cui protagonisti sono stati identificati in alcuni occupanti abusivi dell’immobile“.
(Articolo di Lorenzo Nicolini, pubblicato con questo titolo il24 settembre 2024 sul sito online “Roma Toay”)