Il 12 giugno 2020 si è svolta in modalità videoconferenza una seduta congiunta delle Commissioni Commercio e Mobilità sul seguente ordine del giorno: “Disamina ed eventuale espressione di parere sulla proposta di deliberazione di Giunta Capitolina avente ad oggetto «Disciplina transitoria di sostegno delle imprese in applicazione dell’art. 181 del D.L. n. 34 del 19.05.2020 (RC/14060/2020)»”
Dalla diretta streaming riportiamo di seguito gli interventi che ci sono stati nell’ordine.
ANDREA COIA (M5S, Presidente della IX Commissione Commercio)- Richiama gli atti che sono stati fin qui prodotti.
Ricorda la vigente deliberazione della Giunta Capitolina n. 87 del 21/22 maggio 2020, che consente l’immediata occupazione di suolo pubblico contestualmente alla domanda di nuova occupazione di suolo pubblico o di ampliamento di quella già concessa, autocertificando il rispetto di 33 criteri minimi, risotti a 9 dl 5 giugno 2020.
Ricorda poi la proposta di deliberazione (cosiddetta “Cafarotti”) che è stata decisa dalla Giunta Capitolina nella stessa notte tra il 21 ed il 22 maggio e che ora è all’ordine del giorno dei lavori delle Commissioni congiunte per l’espressione di un parere al riguardo.
Fa quindi presente che oltre alla proposta “Cafarotti” sono state presentate le seguenti altre 4 proposte di deliberazione da parte dei consiglieri Antongiulio Pelonzi (PD, 9 maggio 2020), Andrea Coia (M5S, 10 maggio 2020), Orlando Corsetti (PS, 25 maggio 2020) ed Andrea De Priamo (Fratelli d’italia).
Fa sapere che è stata approvata una mozione per superare la proposta “Cafarotti”, sottoponendola ad emendamenti.
Parla dello scandalo del Caffè Greco che ha occupato via Condotti con dei tavolini, rispetto ai quali ci sono stati atteggiamenti contrapposti ed anche intransigenti da parte di chi vi ha visto un attacco al patrimonio culturale di Roma: a suo avviso non si può far finta di non vedere e girarsi dall’altra parte.
ENRICO STEFANO (M5S, Presidente della III Commissione Mobilità )- Premette di avere seguito la proposta “Cafarotti” nella sua doppia veste di Presidente della III Commissione Mobilità e di membro della IX Commissione Commercio.
Fa sapere di avere poroso un paio di emendamenti, riguardo in particolare alla occupazione di suolo pubblico, più facile secondo lui su strada che sui marciapiedi: parla dei parcheggi di sosta eventualmente occupabili con i tavolini.
Cita l’esempio di Milano dove sono state approvate pedonalizzazioni temporanee.
Ipotizza di poter concedere a Roma delle solo per il sabato sera e la domenica successiva, non solo al centro storico di Roma, ma anche in periferia, ad esempio a Centocelle dove lui abita.
ANDREA COIA – Ritiene utile modificare la disciplina anche temporaneamente: il problema è fare un cambiamento che vada a vantaggio del decoro della città ed implementare al tempo stesso i controlli, non confondendo la movida con le pedonalizzazioni.
MASSIMO SIMONELLI (M5S, membro della IX Commissione Commercio) – Dà la sua adesione alla proposta di Enrico Stefano ed invita a lavorarci.
A suo giudizio i romani debbono vivere in serenità le loro vie e piazze, evitando loro le barbarie.
ANDREA COIA – Il tema è salvaguardare le attività produttive, anche per evitare la desertificazione del cento storico di Roma: bisogna andare verso delle certezze.
ENRICO STEFANO – A suo giudizio poter ritagliare spazi per occuparli con i tavolini, anche se a scapito di posti auto è un modo comunque sano per venire incontro ai commercianti.
Esempio di pedonalizzazione a Milano
È anche propenso ad una transitorietà che consenta di salvare però alcune cose dopo, non necessariamente a favore esclusivo dei tavoli: cita al riguarda esempi realizzati in altre città europee.
ANDREA COIA – Fa notare che la sua proposta di deliberazione va in entrambi i sensi perché non riguarda solo questa fase temporanea, ma punta a modificare in modo permanente anche il Regolamento in materia di occupazione di suolo pubblico.
Fa inoltre presente che anche in altre città italiane è stata concessa l’occupazione di suolo pubblico sulla strada.
ROBERTO ALLEGRETTI (M5S, membro della III Commissione Mobilità) – Si rifà alle occupazioni temporanee citando Londra dove di domenica viene concessa l’occupazione di vie minori, per ipotizzare che a Roma si potrebbe riprendere un esempio del genere il sabato e la domenica.
ANTONGIULIO PELONZI (capogruppo PD) – Entra nel merito dell’argomento all’ordine del giorno. Ricorda che i membri della Commissione Commercio si erano lasciati nell’ultima riunione del 5 giugno 2020 con l’intenzione di chiedere agli Uffici di chiarire 4 punti, per chiudere al più presto il percorso intrapreso congiuntamente con un emendamento complessivo che sostituisse il testo della delibera “Cafarotti”.
Ricorda in particolare due dei 4 punti, riguardanti la durata della concessione (se di 6 o di 12 o di 18 mesi) e l’estensione delle categorie merceologiche.
Pone l’attenzione anche sui gravi episodi di movida che ci sono stati e su cui a suo giudizio va fatto un lavoro molto importante, evitando la coincidenza troppo semplicistica “tavolini all’aperto- movida- violenze”.
LUCA BERGAMO (Vice Sindaco ed Assessore alle Politiche della Cultura) – Consegna al dibattito il suo punto di vista.
Esistono a suo dire 2 temi completamente diversi di azione e riflessione.
Uno riguarda l’epidemia da contagio Covid-19 e le misure di sostegno a tutela del lavoro, senza un utilizzo proprio: l’altro è la salvaguardia del patrimonio culturale di Roma.
Pone una riflessione su quel è la funzione che deve svolgere il centro storico di Roma per i cittadini, verso il solito turismo di massa oppure no: precisa di stare in questa seconda parte.
Occorre fare un ragionamento molto attento sul fabbisogno del mercato: la domanda di servizi di oggi è molto legata a quelli turistici di massa, molto pericolosi perché escludono un completo godimento di parti delle città.
Auspica una parziale riconversione del centro storico in senso economico-produttivo: la città si deve esprimere per le sue peculiarità.
CARLO CAFAROTTI (Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro) – Parla di due cose veloci.
Fa sapere che l’11 giugno 2020 è scaduto il termine di tempo entro cui i Municipi dovevano esprimere il loro “parere” sulla proposta di deliberazione della Giunta Capitolina, che ora dovrà controdedurre ad essi prima di trasmettere tutta la documentazione alla Assemblea Capitolina per la sua approvazione definitiva.
Dopo avere accertato che non era presente nessuno del Dipartimento Attività Produttive per rispondere ai due quesito posti dal consigliere Pelonzi, prova lui a dare intanto delle risposte.
Riguardo alla durata della concessione ricorda che secondo il vigente Regolamento l’occupazione temporanea di suolo pubblico deve essere inferiore ai 12 mesi.
La “compatibilità” per andare oltre i 12 mesi sta in due diverse possibilità:
1 – modificare in modo permanete il Regolamento per includervi una durata temporanea maggiore;
2 – introdurre una terza tipologia di occupazione di suolo pubblico, per farci entrare la cosiddetta “occupazione Covid”.
Riguardo invece alla estensione delle categorie merceologiche, fa presente che l’art. 181 del decreto-legge “rilancio” consente delle semplificazioni solo per le somministrazioni di bevande ma non si capisce esattamente quali.
[N.B. – L’art. 181 parla soltanto di imprese di pubblico esercizio elencate all’art. 5 della legge n. 287/1991,e quindi di ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi similari, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari, nonché sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari ed esercizi similari, ndr.]
Rimanda la risposta al Dipartimento Attività Produttive, ipotizzando anche un altro tipo di procedimento autorizzativo sempre con autocertificazione asseverata.
FABIO MINA (VicePresidente di Fiepet Confesercenti Roma) – Parla di una partita complessa e difficile, ma fa presente che si sta remando verso la stessa direzione.
Si rivolge all’Assessore Luca Bergamo per chiedergli una maggiore apertura per addivenire a scelte condivise, come ad esempio quelle sugli arredi.
Rivolge un plauso al Presidente della III Commissione Enrico Stefano per la sua proposta di OSP emergenziali.
Sottolinea che i controlli debbono essere fatti con raziocinio, prendendo per mano i commercianti senza eccesive repressioni.
ANDREA DE PRIAMO (Fratelli d’Italia, membro della Commissione Urbanistica) – Riferendosi all’ultima parete del discorso di Fabio Mina ritiene utile la creazione di un ufficio di scopo.
Riguardo alla proposta di delibera “Cafarotti”, già affrontata anche in Commissione Urbanistica, è opportuno portarla quanto prima in aula, concordando le scelte su durata della concessione e percentuali di occupazione di suolo pubblico.
Fa presente l’espulsione della residenzialità dal centro storico di Roma.
Conclude osservando che sta prevalendo l’aspetto concreto, cercando di salvare al tempo stesso il decoro della città.
ANDREA COIA – Fa presente che dopo la scadenza dell’11 giugno data ai Municipi per l’espressione del “parere”, già espresso favorevolmente e comunicato dai Municipi V, XII e XV, presume che entro la prossima settimana l’Assemblea capitolina arriverà a votare per una deliberazione di miglioria: ipotizza il prossimo giovedì.
ENRICO STEFANO – Fa presente un altro punto: si dichiara d’accordo con l’Assessore Luca Bergamo.
Cita la sentenza del Consiglio di Stato sull’isola ambientale del Rione Monti, per evidenziare che bisogna puntare su OSP di qualità per evitare anche la desertificazione del centro storico.
Secondo lui oggi il romano non va in centro perché non si sente sicuro a causa del traffico e di altri fattori concomitanti: ci vogliono regole certe e per tutti e che siano rispettate.
“Se torno a casa a mezzanotte – aggiunge – e vicino al mio portone c’è una pizzeria con dei tavolini all’aperto, nessuno pensa di scipparmi: quindi non tavolini dovunque, ma di qualità”.
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Si è quindi passati al voto di entrambe le Commissioni sulla proposta di deliberazione della Giunta Capitolina, che è stato favorevole con l’astensione della consigliera della Commissione Mobilità Gulia Tempesta (PD), del consigliere della Commissione Commercio Maurizio Politi (PD) e del consigliere Antongiulio Pelonzi (PD).
Dott. Arch. Rodolfo Bosi