La Russia ha annunciato ufficialmente che sta costruendo «una cupola protettiva sui depositi di combustibile radioattivo esaurito presso la centrale nucleare di Zaporozhya».
La notizia è stata data da Vladimir Rogov, un alto funzionario della regione di Zaporozhya e che il governo di Vladimir Putin considera annessa alla Russia dopo il referendum tenutosi in autunno e considerato illegittimo da quasi tutta la comunità internazionale.
Il 17 dicembre, Rogov ha pubblicato su Telegram un breve video che mostra i lavori in corso e i tecnici che stanno installano protezioni su serbatoi che contengono combustibile nucleare esaurito.
Il funzionario russo ha spiegato che «la cupola è progettata per proteggere le strutture di stoccaggio da schegge e ordigni esplosivi improvvisati trasportati da droni.
Sarà ulteriormente rinforzata in un secondo momento».
Infatti, mentre la cupola innalzata – con sostanziosissimi contributi internazionali e soprattutto europei – sopra il cadavere radioattivo di Chernobyl serve a difendere l’ambiente circostante dalle radiazioni che scaturiscono dalla centrale nucleare, lo scudo di Zaporozhya serve a impedire che quelle radiazioni si verifichino.
Il gigante nucleare russo Rosatom aveva avvertito che «i danni ai contenitori del combustibile esaurito rischiano di provocare il rilascio di materiale radioattivo nell’atmosfera, con conseguenze imprevedibili».
La costruzione della cupola avviene mentre la centrale nucleare più grande d’Europa continua a essere attaccata e russi e ucraini si scambiano accuse di essere gli autori di bombardamenti che potrebbero provocare un disastro nucleare che eclisserebbe quello di Chernobyl del 1986 e avrebbe ripercussioni su molti Paesi europei.
La centrale nucleare di Zaporozhya è occupata dall’esercito russo dal 28 febbraio e attualmente tutti i suoi reattori sono spenti a causa della mancanza di sicurezza.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 19 dicembre 2022 sul sito online “greenreport.it”)