Stop alla nomina di Gianni Giacomini, ex presidente del Municipio XV dal 2008 al 2013, alla presidenza dell’Ente Parco di Veio: Nicola Zingaretti non firma il decreto.
Resta ancora vacante la poltrona del n.1 del quarto parco per estensione del Lazio, un triangolo delimitato dalla Flaminia ad est, dalla Cassia ad ovest e dalla provinciale Campagnanese a nord abbracciando con i suoi 14.984 ettari il territorio di 9 comuni ed occupando circa il 50% di quello del Municipio XV.
La proposta di nomina di Gianni Giacomini, settantacinquenne ex minisindaco del XV in quota Forza Italia, lo scorso 31 ottobre era stata votata a maggioranza dalla commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio.
Presieduta da Valerio Novelli (M5S) e presenti i consiglieri Giuseppe Cangemi (Gruppo misto), Laura Cartaginese (FI), Loreto Marcelli (M5S), Daniele Ognibene (LEU), Eugenio Patanè (PD) e Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti), la commissione, a maggioranza, aveva infatti indicato Giacomini come unico candidato a sostituire il presidente uscente Giacomo Sandri il cui mandato è scaduto a luglio 2018.
Dopo l’indicazione della commissione, l’ultimo atto doveva essere il decreto di nomina a firma del governatore del Lazio ma già nei giorni successivi dalle fila della maggioranza si erano levate voci di dissenso. Alla Pisana i rumor non erano pochi, alcuni underground altri pubblici.
Fra questi ultimi il più diretto è stato quello del consigliere regionale PD Emiliano Minnucci, che in una nota, bollando la decisione della commissione come “un’operazione di restaurazione” dichiarava: “La nomina di Gianni Giacomini come nuovo Presidente del Parco di Veio oltre ad essere molto discutibile lascia piuttosto perplessi“.
Un giudizio tranchant che la diceva lunga su come l’idea di vedere un forzista peraltro neanche più tanto giovane alla guida di uno dei parchi regionali più importanti del Lazio, l’unico a ricadere nel territorio di Roma e contemporaneamente in quello della sua area metropolitana, veniva malvista dai “militanti e amministratori PD del territorio a nord della Capitale” a nome dei quali Minnucci parlava.
E mentre scorrono novembre e dicembre e i media sono in attesa di dare notizia della nomina, alla Pisana si gioca un’altra partita.
I dem fanno quadrato e, stando a fonti ben informate, raggiungono il loro obiettivo: Nicola Zingaretti non firmerà il decreto.
Nel frattempo, riferiscono le stesse fonti, parrebbe che lo stesso Gianni Giacomini si sia dichiarato non più disponibile ad assumere l’incarico per motivi personali.
Tutto da rifare dunque, la poltrona presidenziale in via Castelnuovo di Porto in quel di Sacrofano, sede dell’Ente Parco, resta ancora in attesa di un nuovo proprietario.
(Articolo di Claudio Cafasso, pubblicato con questo titolo l’8 gennaio 2019 sul sito “VignaCalraBlog”)