Treni più sicuri che non rischieranno più incidenti con altri convogli.
La società Giubileo 2025 Spa ha pubblicato una gara per dotare i 5 treni Alstom attualmente in servizio del sistema di sicurezza “train stop”.
Un dispositivo del quale si parla dal 2010 quando, alla stazione La Celsa di Roma, si era verificato un tamponamento tra due treni che aveva causato il ferimento di 50 pendolari.
Train stop sui treni della Roma Viterbo
L’ex concessa Roma Viterbo è notoriamente una delle peggiori ferrovie d’Italia.
Gestita in tandem da Astral e Cotral, da gennaio 2025 la tratta extraurbana, da Montebello a Viterbo, verrà chiusa per due anni per un completo rinnovo dell’infrastruttura.
Gli interventi per rendere la linea meno problematica non finiscono qui.
Oltre ai passaggi a livello e nuovi apparecchi per informare i viaggiatori, i 5 treni Alstom costruiti nel 2020 che operano sempre sulla tratta extraurbana verranno dotati del sistema “train stop”, già equipaggiato sugli stessi mezzi che servono la tratta urbana, da Montebello e piazzale Flaminio.
Come funziona il sistema “train stop”
Il funzionamento del train stop avviene grazie all’interazione tre un dispositivo di captazione, installato a bordo del treno, ed un altro installato in corrispondenza dei punti della linea da proteggere.
In particolare, l’apparecchiatura interviene sull’impianto del freno pneumatico del rotabile quando il convoglio sta oltrepassando uno dei punti protetti della linea “posto a via impedita”, ovvero quando c’è il “semaforo rosso”.
Nel corso del 2025, chi si aggiudicherà la gara dovrà installare il dispositivo su tutti e 5 i treni previsti presso l’officina Catalano di Civita Castellana.
I tempi di fornitura dell’appalto, del valore di 800 mila euro, è di un anno.
ogni volta che l’appaltatore avrà gli impianti pronti per il montaggio, Cotral manderà in officina i singoli treni che dovranno poi tornare operativi nel giro di 15 giorni.
Attesa infinita
Seppur accogliendo positivamente l’avvio di questi lavori, l’associazione TrasrpotiAmo di Roma ha voluto sottolineare come senza Giubileo, probabilmente, il sistema del “train stop” non si sarebbe installato.
Il dispositivo di frenata, ricorda l’associazione, “è attesa dal 2010, anno del grave tamponamento alla fermata La Celsa che causò circa settanta feriti.
Il treno che travolse il convoglio Firema fermo alla banchina era, infatti, un Alstom, uno dei 5 sprovvisti del ‘train-stop’.
Da allora ci si è limitati a escludere quei rotabili dall’esercizio sulla tratta urbana Flaminio-Montebello, con ovvie ripercussioni sul servizio ferroviario e a danno dei pendolari, senza però intervenire per risolvere il problema alla radice”.
Quei treni, come detto, sono infatti attivi (ancora per poco) solo sulla tratta extraurbana.
“Nonostante siano passati 14 anni dall’incidente e 5 anni dalla direttiva Ansfisa, emanata precisamente il 1° luglio 2019 per le ferrovie ex-concesse, e nonostante le diverse amministrazioni regionali e il passaggio dell’esercizio da Atac a Cotral – scrive TrasportiAmo – ancora oggi ci troviamo con treni non attrezzati con il ‘train-stop’.
Noi diciamo che questo bando arriva alla buonora, ma auspichiamo che questa sia davvero la volta buona e che si proceda rapidamente”.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 19 agosto 2024 sul sito online “Roma Today”)