È stato riportato in superficie il fosso di via Epaminonda.
Il corso d’acqua, ora asciutto per l’assenza di piogge, era stato “tombato” senza che, l’intervento, avesse ottenuto la necessaria autorizzazione.
Il fosso riportato in superficie
“Dopo la rimozione di un abuso edilizio su strada pubblica, a Via di San Candido, in questi giorni il Municipio X ha dato seguito ad un altro importante procedimento di disciplina edilizia, avente ad oggetto l’intubamento di una porzione di canale a Via Epaminonda” ha annunciato il presidente Mario Falconi, titolare della delega municipale all’Urbanistica e all’Edilizia.
Un’area ad alto rischio idraulico
“In un quadro non agevole per la quantità di abusi e per la scarsezza di risorse umane ed economiche, stiamo concentrando il lavoro dell’ Ufficio sugli abusi commessi su aree pubbliche, per il loro impatto sulla comunità anche sotto il profilo della sicurezza.
Nel caso di Via Epaminonda, abbiamo risolto infatti anche un problema di sicurezza idraulica, poiché il manufatto rimosso riguardava un canale di bonifica” ha chiarito il minisindaco.
Ci sono voluti più di dieci anni per rimuovere l’intubamento.
L’amministrazione aveva avviato l’iter nel 2013, contestando al privato, tra l’altro, la traslazione di un muro di cinta con conseguente inglobamento e tombatura di circa 25 metri lineari di fosso.
Operazione che è stata fatta in area a rischio idraulico R4, il codice di rischio più alto.
Il messaggio del municipio X
“Con la definizione di procedimenti di demolizione che fino ad oggi erano rimasti in sospeso, vogliamo dare un forte segnale di legalità, e dire con fermezza che nel Municipio X fare i furbi non conviene” ha concluso Falconi che aveva lanciato un analogo messaggio anche in occasione della rimozione dell’abuso in via di San Candido.
In quel caso l’amministrazione, rimuovendo l’abuso che rendeva la strada a senso alternato, aveva completato un iter avviato 20 anni prima.
“L’ ufficio tecnico municipale sta svolgendo in questi ultimi mesi un importante e non agevole lavoro di ricognizione giuridico-amministrativa su procedure di demolizione pendenti a volte da decenni – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Guglielmo Calcerano – è la dimostrazione di quanto siano importanti la legalità ed il corretto governo del territorio per questa amministrazione”.
Il fosso che era stato interrato
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 28 giugno m2024 sul sito online “Roma Today”)