La clinica riabilitativa Santa Lucia IRCSS all’Ardeatino
In attesa dell’incontro di martedì 6 agosto al ministero delle Imprese e del Made in Italy, i sindacati lanciano una petizione per il salvataggio della Fondazione Santa Lucia.
Una petizione per salvare il Santa Lucia
La crisi della clinica di riabilitazione, istituzione privata in convenzione con il sistema sanitario regionale, sta per abbattersi su circa mille lavoratrici e lavoratori, andando a colpire una delle eccellenze del Lazio e del Centro Italia.
Cgil, Cisl, Uil, Cimop e Adonp di Roma e del Lazio, insieme ai dipendenti del Santa Lucia, hanno lanciato una petizione.
Rischio fallimento e licenziamento per mille professionisti
Il rischio di fallimento, dovuto a un buco che si aggirerebbe su una cifra pari almeno a 150 milioni di euro, mette a repentaglio la continuità occupazionale di un numero di professionisti che va dagli 800 ai mille, oltre alla continuità delle cure di cui necessitano migliaia di pazienti.
“Una drammatica situazione – spiega il comitato per il salvataggio della Fondazione Santa Lucia – di cui a pagarne le conseguenze non possono essere né le lavoratrici e i lavoratori, né le cittadine e i cittadini, da qui la richiesta, che verrà esposta anche al prossimo incontro del 6 agosto al ministero delle Imprese e del Made in Italy, di rendere la Fondazione un soggetto pubblico“.
Oltre 15mila persone chiedono che diventi pubblico
La petizione, pubblicata su Change.org il 2 agosto, al momento ha raggiunto e superato le 15.700 firme, con oltre 3mila persone che hanno aderito solamente nella mattinata di lunedì 5 agosto.
“I professionisti della Fondazione Santa Lucia I.R.C.C.S., insieme a Cgil, Cisl, Uil, Cimop e Adonp di Roma e del Lazio, chiedono al Governo Centrale e alla Regione Lazio di adoperarsi affinché un’eccellenza della cura alla persona e nella ricerca scientifica, come quella del Santa Lucia, diventi un soggetto pubblico del Servizio Sanitario e chiedono a tutte le istituzioni di sostenere questo percorso“.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 5 agosto 2024 sul sito online “Roma Today”)