Roma – “Abbiamo chiesto alla Direzione del Dipartimento Ambiente di concludere in data odierna gli interventi di potatura sulle alberature cittadine.
Si tratta degli interventi per le potature di emergenza per la messa in sicurezza delle alberature per le quali era già stata individuata la necessità di procedere e che non si erano conclusi entro il termine del 31 marzo, previsto dal Regolamento del Verde del Comune di Roma.”
“Tutti gli interventi sono stati eseguiti con il supporto degli Uffici della Direzione Agricoltura e Benessere degli Animali per la verifica preventiva della eventuale presenza di nidi e l’esecuzione delle misure di salvaguardia previste.
Si chiude così la prima fase degli interventi di potatura, che riprenderanno in autunno”.
Così in una nota Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale. (Agenzia Dire)
(Comunicato Stampa pubblicato l’8 aprile 2022 sul sito online “Roma Daily News”)
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N.B. – Il 4° comma dell’art. 33 del “Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del Paesaggio urbano di Roma Capitale”, che è stato approvato dalla Assemblea capitolina con deliberazione n. 17 del 12 marzo 2021 e che è entrato in vigore il successivo 15 maggio, vieta le potature nel “periodo che va da aprile a luglio, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica”, per capire i quali è utile il precedente 3° comma.
Secondo il 3° comma “nelle aree urbane la potatura ha i seguenti obiettivi:
– rimuovere le porzioni di chioma che rappresentano un ostacolo per la circolazione stradale, ciclabile e pedonale, che siano eccessivamente ravvicinate a edifici ed infrastrutture o che interferiscano con gli impianti elettrici e semaforici già esistenti e con la segnaletica stradale;
– riequilibrare e ridurre il rischio derivante da individui arborei che hanno subito danneggiamenti all’apparato radicale e che presentino danni alla struttura epigea determinata da agenti patogeni.”
Ai sensi della lettera c) del comma 5 dell’art. 33 del Regolamento “gli interventi di potatura motivati da pericolo per la pubblica incolumità possono essere effettuati anche in deroga a quanto stabilito al comma 4 del presente articolo, su disposizione del Dipartimento Tutela Ambientale”.
La nota dell’Assessorato appare contraddittoria, perché non parla di potature in deroga su disposizione del Dipartimento Tutela Ambientale, bensì di richiesta alla Direzione del Dipartimento Ambiente di concludere alla data dell’8 aprile 2022 gli interventi di potatura sulle alberature cittadine, che se veramente urgenti avrebbero dovuto continuare ad essere eseguiti fino alla certezza della sicurezza e dell’incolumità pubblica.
Per giunta lascia intendere che fino all’autunno non di faranno più potature di urgenza, anche quando magari ce ne fosse il bisogno e l’indifferibilità.
Nel caso delle potature di via Emilio Morosini la contraddizione risulta ancor più evidente, perché non si è trattato di interventi che non si erano conclusi entro il termine del 31 marzo, dal momento che è stato affisso un cartello che ha annunciato interventi di potature dal 4 aprile al 15 aprile, che non sono state dichiarati di emergenza e che dovrebbero essere stati interrotti alla data dell’8 aprile 2022.
Quanto meno per il caso in questione, così come in tutti i casi di potature di emergenza, non è stato rispettato appieno l’obbligo prescritto dalla lettera f) del 1° comma dell’art. 4 del Regolamento del Verde, secondo cui “Roma Capitale, per il tramite del competente Dipartimento Tutela Ambientale, …, provvede a: … f) eseguire sul verde di proprietà capitolina interventi colturali ed operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e informare la cittadinanza, attraverso i mezzi informatici e di comunicazione, nonché l’Ufficio Relazioni con il pubblico del Dipartimento Tutela Ambientale e dei Municipi, degli interventi di particolare rilevanza”.
Per il caso di vie Emilio Morosini viene genericamente indicata (in alto a destra dell’avviso) una Determinazione Dirigenziale (D.D.) n. 535 del 24 marzo 2022, di cui non sono stati pubblicizzati i contenuti.
Per il prossimo futuro è auspicabile un maggior controllo sull’operato del Dipartimento Tutela Ambientale e su un rispetto meno elastico del Regolamento del Verde, con il coinvolgimento dei cittadini doverosamente informati a monte di ogni operazione che venisse eseguita sul verde sia verticale che orizzontale
Dott. Arch. Rodolfo Bosi