Parco di Centocelle, il rendering del progetto
È on line la manifestazione di interesse rivolta agli operatori privati interessati a riqualificare il parco archeologico di Centocelle.
Centoventisei ettari di verde nel quadrante est della città, da anni abbandonati tra rifiuti in superficie e sotterranei e insediamenti abusivi, pronti a diventare un “bosco urbano“, ma anche un playground fatto di aree sportive e luoghi di incontro, una zona giochi per i più piccoli, una piazza che sia cinema, palco per eventi, area per attività didattiche all’aperto.
E ancora una piazza con una fontana “pedonale“, un centro servizi, e una “promenade” lungo il tracciato ferroviario dismesso.
Il sindaco Gualtieri ha presentato l’estate scorsa il masterplan che promette di cambiare volto al parco.
L’avviso pubblico in questione riguarda però solo una prima parte degli interventi.
La forestazione del parco, intesa come piantumazione di 500 alberi con l’obiettivo di densificare la presenza arborea e arbustiva e “forestare” l’ambito del parco già oggi fruibile (la zona corrispondente al cosiddetto primo stralcio).
E poi ancora la realizzazione di percorsi e accessi con la riorganizzazione dei tracciati già esistenti, nella prospettiva di ricollegare il parco diversi quartieri (Quadraro Don Bosco, Alessandrino, Tuscolano, Centocelle, Prenestino Labicano), in particolari con nuovi ingressi su via di Centocelle, viale Togliatti e via Santi Romano.
In questa fase il dipartimento Tutela Ambientale acquisisce una manifestazione d’interesse di operatori economici da invitare alla successiva procedura negoziata.
L’avviso ha quindi uno scopo solo esplorativo, finalizzato all’individuazione di una platea più ampia possibile di operatori economici da invitare alla successiva procedura.
Prima le bonifiche
Il piano di riqualificazione va in parallelo, lo ricordiamo, con una serie di operazioni di bonifica dell’area verde che il Comune ha promesso di portare a termine in tempi brevi, necessarie e imprescindibili se si vuole dare realmente un nuovo volto al parco.
Ci sono da rimuovere i rifiuti interrati nel canalone su via Casilina (operazione che ha già dei fondi stanziati ad hoc), dove è previsto il boulevard e la possibilità di visitare nei sotterranei le cave di tufo. Poi ancora la rimozione dei resti dell’incendio scoppiato un anno fa dietro agli autodemolitori che affacciano su viale Palmiro Togliatti.
E sempre sul fronte degli sfasciacarrozze la loro delocalizzazione in un’area lontana dal centro abitato e da un parco che, lo ricordiamo, è vincolato.
A tal proposito l’area è stata individuata e si tratta dell’ex campo rom La Barbuta, sgomberato nel 2021.
Una proposta avanzata dal Comune e accettata dagli operatori che però deve essere ancora ufficializzata.
Anche su questo è in corso il dialogo tra Comune e Regione Lazio, l’altro ente competente in materia che ha chiesto a riguardo un piano più dettagliato.
(Articolo di Ginevra Nozzoli, pubblicato con questo titolo il 26 ottobre 2023 sul sito online “Roma Today”)