A fine 2018, OBike, la società di biciclette a noleggio “a flusso libero”, ha lasciato Roma a causa del triste riflesso dell’inciviltà romana.
I costanti furti e atti di vandalismo ai danni dei mezzi a due ruote, infatti, non le hanno reso facile la vita e alla fine ha deciso di chiudere il servizio nella capitale oltre che nelle altre città italiane.
L’eredità lasciata ai romani è però sotto gli occhi di tutti.
Bici senza sellino o senza ruote giacciono nei luoghi più improbabili della città.
Sui marciapiedi, sulle aiuole, in mezzo alla strada, sulle sponde del Tevere o addirittura abbandonate in prossimità di monumenti storici.
Cosa farne?
Alla domanda ha risposto con intuito Maximiliano Travagli che in queste ore sta dando il via ad una particolare iniziativa: raccogliere tutte le bici OBike abbandonate e trovare qualche azienda di riciclo disposta ad offrire una somma per rottamarle come ferro vecchio. L’importo così ottenuto sarà devoluto in beneficenza.
“In tal senso – racconta a VignaClaraBlog.it – ho attivato il numero whatsapp 3470762550 in modo che chiunque veda una bici abbandonata faccia una foto e invii la posizione affinché possa essere recuperata.”
Per meglio diffondere l’iniziativa Maximiliano ha anche creato la pagina facebook “raccolta bici abbandonate roma” e per farla conoscere a quante più persone possibile ci chiede: “Posso contare su di voi?“.
Detto e fatto, con il nostro plauso.
(Articolo di Gaia Azzali, pubblicato con questo titolo l’98 maggio 2019 su “VignaClaraBlog”)