Siamo stati in diversi, tra coloro che hanno inviato le osservazioni alla variante del P.U.D. che il Comune approverà domani sera in Consiglio Comunale, a porre la questione dell’incremento della cementificazione costiera e alcuni, proprio per questo, anche dell’obbligo della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.).
Ma, in cosa consiste?
In breve, nel fatto che il Comune ha deciso la morte definitiva di una spiaggetta (quella delle sule), mai manuntenuta con i ripascimenti, che verrà eliminata con una banchina di accesso ai pontili, i quali slitteranno da est a ovest.
In cambio, il sindaco ci dice che darà più litorale balneabile.
Peccato che sarà cementificato anche quello.
Già, in cambio dove ora ci sono i pontili si potrà fare il bagno, assieme ai cani, ma non ci sarà una spiaggia, ci sarà una banchina pavimentata ricoperta di finto paiolato: un solarium.
Mi chiedo, poi, le deiezioni dei cani che fine faranno tra un listello e l’altro del finto paiolato?
Il Comune ha già predisposto i progetti coadiuvati da una serie di delibere, ma pochi conoscono i disegni dell’arch. Evaristi, deus ex machina di ogni cosa edilizia in quel dell’Olivo e frequentatore assiduo degli uffici comunali.
Eccoli, i disegni.
Nel primo vediamo la cosiddetta “Area 2”, ovvero la spiaggetta, come dovrebbe diventare: una banchina per accedere ai pontili.
Nel secondo disegno, “Area 1”, l’attuale banchina pontili, diventerà la nuova spiaggia per cani e non.
Più per cani, direi, perché non ci sarà molto arenile, ma tanto cemento ricoperto di paiolato finto legno, che durerà qualche anno se va bene, fra sole, intemperie ed evacuazioni canine.
Davanti alla parte restante di arenile, la metà, tanti massi dove ora c’è un cordolo di cemento. Vedere il disegno per credere.
Uno scambio impari direi.
Non converrebbe fare un ristrutturazione vera e seria della spiaggetta delle sule?
Ad ogni modo, ho voluto informare la Regione Liguria, ma tanto parliamo di amici del Comune, visto che la parte politica è la stessa.
Ho voluto, comunque, scrivere alla Regione, affinché non possano dire che non sapevano quali conseguenze avrebbe portato il loro nulla osta alla variante del P.U.D..
Ho scritto chiaramente che le mie non erano ulteriori osservazioni al P.U.D., ma semplice trasmissione di documenti ufficiali per fare capire chiaramente quali sarebbero state le conseguenze.
Ovvero spiegare in cosa consistesse tecnicamente l’aumento della cementificazione costiera, collegato a questo piano del demanio comunale.
Per Email PEC Alla Regione Liguria Settore tutela del paesaggio, demanio marittimo ed attività estrattive PEC: protocollo@pec.regione.liguria.it Portovenere (SP),11.02.2019 OGGETTO: piani di variante del P.U.D. del Comune di Portovenere, con conseguente incremento della cementificazione costiera – delibere e tavole di progetto Il sottoscritto BRUNETTI Daniele, nato a (omissis), ha presentato presso il Comune di Portovenere e trasmesso con PEC al Vs. prot.n.PG/2019/13110 in data 16/01/2019, assegnata al Settore tutela del paesaggio, demanio marittimo ed attività estrattive, osservazioni relativamente alla proposta di variante al P.U.D. del Comune di Portovenere (SP) approvata con delibera di Consiglio Comunale n.61 del 14.12.18, pubblicata all’albo pretorio dal 17.12.18 al 01.01.19. Le controdeduzioni da parte del Comune di Portovenere (all.1-2), in fase di approvazione al prossimo Consiglio Comunale, sono state estremamente superficiali e minimali, tralasciando praticamente quasi l’intera esposizione. Stessa cosa è avvenuta per altri soggetti, i quali hanno presentato ulteriori osservazioni, in particolare il circolo spezzino di Legambiente che ha rilevato la necessità di applicare la V.A.S., visto l’impatto delle opere previste conseguenza di detta variante. In merito a ciò, ovvero all’evidente incremento della cementificazione costiera, conseguenza di tale variante al P.U.D., sono semplicemente a trasmetterVi, nel caso non ne siate già a conoscenza, documenti che attestano tali intenzioni da parte del Comune di Portovenere, ovvero: le d.g.c. n.3/18 e d.g.c. 27/18, relative alla riqualificazione del seno dell’Olivo e protocollo d’intesa della aree demaniali marittime, 4 tavole di progetto di tale “riqualificazione” e nota interna a firma del sindaco e della responsabile dell’area del 14.11.17, relativa alle ultime modifiche di progetto (tavole allegate). Non produco con la presente, perciò nuove osservazioni al P.U.D. ma mi limito a trasmettervi documenti tecnici indubbiamente rilevanti al fine delle Vs. considerazioni sulla variante richiesta. In particolare, mi permetto di farVi notare che l’”AREA 2” definita nelle tavole, corrisponde alla spiaggia Sp4 nel P.U.D. vigente, seppur molto ridotta per mancanza di ripascimenti stagionali. Tale AREA 2 a progetto, prevede cementificazione costiera aggiuntiva (all.8), o comunque l’eliminazione definitiva di un arenile, per la creazione di una banchina di accesso ai pontili galleggianti. Il Comune, in sostituzione della Sp4 attuale, prevede in variante la SpaC, con accesso anche ai cani (all.7). Questo non è altro che un tratto di costa, in buona parte cementificato e pavimentato, che verrà semplicemente ricoperto da un finto paiolato. Tanto Vi dovevo per assicurarmi che foste edotti di tali piani e progetti. Si allega:1. Proposta di D.C.C. del 07.02.19 n.5 (per il C.C. del 13.02.19);2. Allegato alla proposta di cui al punto precedente, con controdeduzioni;3. D.G.C. n.3/18, interventi di riqualificazione seno dell’Olivo;4. D.G.C. n.27/18, approvazione protocollo intesa aree demaniali marittime seno dell’Olivo;5. Tavola di progetto A2, giugno 2017, area di intervento “2”, seno dell’Olivo;6. Tavola di progetto B1, giugno 2017, area di intervento “2”, seno dell’Olivo;7. Tavola di progetto B2, giugno 2017, area di intervento “1”, seno dell’Olivo;8. Tavola di progetto B2, giugno 2017, area di intervento “2”, seno dell’Olivo;9. nota interna del 14.11.17, Comune di Portovenere, Integrazioni richieste Area 2 progetto, Terrazze (ovvero riqualificazione seno dell’Olivo, come oneri di urbanizzazione primaria).Cordiali salutiDaniele Brunetti
Ed ecco cosa mi risponde, subito, oggi, il dirigente regionale del Settore tutela del paesaggio, demanio marittimo ed attività estrattive, dott.ssa Corinna Artom:
Gentile sig. Brunetti, in riferimento alla nota inerente i Piani di variante del P.U.D. del Comune di Portovenere (SP), con conseguente incremento della cementificazione costiera, con allegate delibere e tavole di progetto trasmesse a mezzo PEC in 4 parti in data 11/02/2019 e pervenute allo scrivente Settore in data 12/02/2019, si comunica che ai sensi dell’art. 11 bis, comma 1 bis della Legge regionale 28 aprile 1999, n. 13 e ss.mm.ii. le suddette osservazioni vanno presentate prioritariamente al Comune interessato. Cordiali saluti.Il DirigenteArch. Corinna Artom Regione LiguriaDipartimento Territorio, Ambiente, Infrastrutture e TrasportiVice Direzione Generale TerritorioSettore Tutela del Paesaggio, Demanio Marittimo ed Attività EstrattiveVia Fieschi, 15 (Piano S2)16121 Genovatel.: 010.548.4251/8881fax: 010.548.5522e-mail: demanio@regione.liguria.itPEC: protocollo@pec.regione.liguria.it
E menomale che avevo scritto di trasmissione di documenti, non di osservazioni. Non so come la vediate, ma io ci vedo un tentativo di non prendersi le proprie responsabilità (non vedo, non sento, non parlo), per cui ho replicato in tal senso, ma non alla mail demanio@regione.liguria.it, che dà errori, ma al protocollo@pec.regione.liguria.it, alla mail del dirigente del dipartimento dirgen.pianpaesamb@regione.liguria.it e alla stessa dirigente del settore corinna.artom@regione.liguria.it . Insomma, rifiutare documentazione UFFICIALE, a prescindere, non fa una bella impressione.
(Articolo di Daniele Brunetti, pubblicato con questo titolo il 12 febbraio 2019 sul sito online “Partigiano Civico”)