Bilancio Ama bocciato e dimissioni immediate dell’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari.
Una giornata al cardiopalma quella nelle stanze di palazzo Senatorio dove la giunta Raggi vive l’ennesimo terremoto.
Dopo una riunione fiume e non priva di contrasti interni, è stata approvata la delibera di indirizzo con il “no” al progetto di bilancio della partecipata dei rifiuti, quello varato dal cda dell’azienda prima a marzo 2018, e poi corretto a dicembre con l’istituzione di un fondo rischi per 18 milioni di crediti cimiteriali relativi al periodo compreso tra il 2008 e il 2016.
Proprio la mossa del fondo dove sono stati spostati questi 18 milioni, iscritti inizialmente da Ama come credito verso il Comune e oggetto di un contenzioso che ha tenuto il bilancio congelato per due mesi, non avrebbe convinto l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti.
Che insieme alla sindaca Virginia Raggi avrebbe spinto per la bocciatura.
Una scelta non unanime però.
A votare contro l’assessore (quasi ex) all’Ambiente Pinuccia Montanari, fedelissima di Beppe Grillo e da sempre vicina al presidente Ama Lorenzo Bagnacani.
Un no alla delibera che le è costato il posto in giunta.
Ma il finale non deve sorprendere.
Il braccio di ferro tra le due cordate Lemmetti-Raggi e Montanari-Bagnacani va avanti da tempo.
Sul bilancio, prima di tutto, e a cascata sulla gestione del sistema rifiuti.
Nutrito il gruppo di consiglieri di maggioranza che da mesi, date anche le pessime condizioni dei secchioni per le strade, pressa per la sostituzione di Montanari.
Alla fine l’addio è arrivato.
Per quanto riguarda invece il provvedimento di bocciatura dei conti Ama, verrà esposto nell’assemblea dei soci Ama, quella disertata innumerevoli volte dal Campidoglio.
Mentre si apre un punto interrogativo carico di timori sul futuro dell’azienda.
La questione che più preoccupa riguarda le banche: l’approvazione del bilancio è stata più volte posta come condizione imprescindibile per la prosecuzione delle linee di credito, fondamentali per garantire la tenuta dei servizi erogati.
(Articolo di Ginevra Nozzoli, pubblicato con questo titolo l’8 febbraio 2019 sul sito online “Roma Today”)