Con decisione n. 2 del 16 gennaio 2019 la Giunta Capitolina ha approvato la proposta di “Regolamento del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale” da sottoporre alla approvazione della Assemblea Capitolina, dopo avere acquisito preventivamente i “pareri” dei Municipi.
Per tale motivo nel pomeriggio di martedì 5 febbraio 2019 l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Giuseppina Montanari ha presentato la proposta ai Presidenti ed agli Assessori all’Ambiente dei 15 Municipi di Roma, alla presenza di un gruppo ristretto dei comitati cittadini, delle associazioni, delle fondazioni, degli ordini professionali e dei docenti universitari che hanno partecipato alla stesura del testo del Regolamento.
La presentazione è avvenuta nella splendida cornice della Aranciera si San Sisto.
L’Assessore ha messo in risalto che questo Regolamento costituisce un punto più avanzato rispetto a quelli che ha fatto approvare a Reggio Emilia ed a Genova.
Ha messo in evidenza il carattere interdisciplinare del lavoro prodotto, a cui ognuno dei soggetti che vi si sono applicati ha portato il suo personale contributo.
Ha dato quindi al suo collaboratore Paolo Alfredo Paiella il compito di fare una presentazione del Regolamento attraverso la serie delle seguenti slide.
Slide che raffigura un estratto del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) per far vedere che il Regolamento ha disciplinato anche le aree non vincolate (in colore grigio)
L’Assessore ha quindi voluto che a parlare del lavoro prodotto collegialmente fosse Giorgio Osti del Comitato di Quartiere di Tor Carbone, che ha fatto da coordinatore di tutto il gruppo di lavoro: Osti ha ricordato che al Regolamento fu cominciato a metter mano fin dall’epoca del Sindaco Alemanno, per poi portare quasi a compimento il testo con il Sindaco Marino, le cui dimissioni anticipate hanno impedito l’approvazione del provvedimento.
Sulla base di quanto predisposto sotto la Giunta di Marino è stato ripreso ed arricchito il testo del Regolamento, che secondo qualche consigliere municipale – come ha tenuto a far presente Giorgio Osti – sarebbe un libretto dei sogni: al riguardo Osti ha messo in risalto che attualmente il Dipartimento ha in dotazione solo 150 dipendenti circa quando ne occorrerebbero 1.500 ed ha sottolineato che per una compiuta attuazione del Regolamento l’Amministrazione Capitolina dovrà investire una certa quantità di soldi.
L’Assessore ha voluto che intervenisse per la parte tecnica l’architetto paesaggista Claudio Giovannozzi, che ha fatto notare che il Regolamento non costituisce un punto di arrivo, ma è solo un punto di partenza in quanto aperto a tutti gli eventuali futuri aggiornamenti.
A parlare della parte tecnica del Regolamento, costituita soprattutto dagli specifici allegati, sono stati tre tecnici agronomi che vi hanno lavorato separatamente dal gruppo più numeroso che ha redatto il testo e che hanno ringraziato l’Assessore per aver permesso che nel testo degli allegati fossero riportate tutte le ultime novità.
Sono quindi intervenuti Presidenti ed Assessori di diversi Municipi, che hanno per lo più lamentato la carenza sia di personale che di fondi.
Riguardo alla carenza di personale l’Assessore Montanari ha fatto sapere della prossima assunzione di un certo numero di dipendenti.
Gli assessori all’Ambiente del XV Municipio Pasquale Annunziata e del XII Municipio Valeria Allegro hanno fatto notare che nel Catasto del Verde mancano diverse aree verdi che risultano in capo soltanto al Dipartimento Patrimonio.
Al riguardo è intervenuto il responsabile del Circolo Territoriale di Roma dott. Arch. Rodolfo Bosi per far presente uno studio redatto negli anni ’70 da Italia Nostra che ha messo il dito sulla piaga su un fenomeno che si sta ripetendo ancor oggi e che riguarda le aree a verde pubblico derivanti dalle lottizzazioni convenzionate: viene solitamente stipulato un atto d’obbligo con il Comune che impegna i costruttori alla cessione gratuita alla Amministrazione Capitolina di tali aree che spesso non sono state date poi in gestione al Servizio Giardini, per cui senza il perfezionamento dell’atto dopo 10 anni tali aree ritornano ad essere di proprietà del privato.
Rodolfo Bosi ha quindi invitato l’Assessore a controllare tutte le cessioni gratuite in itinere che rischiano di tornare al privato per mancato perfezionamento entro i 10 anni, ai fini di avere un Catasto del Verde aggiornato e reale.
Rodolfo Bosi ha approfittato dell’occasione per far presente che le lamentele riguardanti la mancanza di personale e di fondi in ognuno dei 15 Municipi costituisce una disfunzione atavica non imputabile esclusivamente a questa amministrazione e che non potrà trovare soluzione immediata, ma ha messo in risalto che il Regolamento a questo riguardo non costituisce il libretto dei sogni citato da Giorgio Osti dal momento che prevede una forma attiva che sopperisce alle croniche deficienze gestionali del Comune e che non è stata messa nel giusto risalto: si tratta dei “Patti di collaborazione” a cui è stato dedicato un apposito articolo redatto in collaborazione con la associazione “Labsus” e che costituiscono una assoluta novità nel quadro della partecipazione dei cittadini, di cui i Municipi si possono avvalere promuovendo un tale istituto sui rispettivi territori.
Rodolfo Bosi ha tenuto infine a porre l’accento su un ultimo aspetto non secondario del Regolamento: rispetto alla carenza di spazi urbani di aggregazione i parchi pubblici costituiscono un punto di incontro e di ritrovo dei cittadini per cui il loro utilizzo nelle forme e nei modi consentiti dal Regolamento può e deve arrivare a rappresentare alla fine un esempio di educazione civica e di rispetto del bene pubblico per tutti gli altri settori della città.