Il Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.), è stato adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 556 del 25 luglio 2007, poi integrata dalla deliberazione n. 1025 del 21 dicembre 2007: è stato poi pubblicato e fatto oggetto di 20.000 osservazioni a cui alla fine del 2012 (a distanza di quasi 4 anni e mezzo) non era stato ancora controdedotto del tutto.
In base all’allora vigente art. 21 della legge regionale n. 24 del 6 luglio 1998 il PTPR avrebbe dovuto essere approvato entro il 14 febbraio 2013 (vedi https://www.rodolfobosi.it/la-mancata-proroga-del-termine-di-approvazione-del-piano-territoriale-paesistico-regionale-ptpr-del-lazio/).
Con altrettante specifiche leggi regionali l’approvazione del P.T.P.R. è stata prorogata per ben 10 anni, quasi sempre con norme spurie inserite nelle leggi finanziarie di fine anno: con il comma 75 dell’articolo 3 della legge regionale n. 17 del 31 dicembre 2016 l’approvazione è stata fissata al 14 febbraio del 2018.
Ma alla fine dello scorso anno questa norma spuria non c’è stata, anche perché il Consiglio Regionale è stato costretto ad approvare l’esercizio provvisorio del bilancio.
La Giunta Regionale ha ritenuto pertanto di approvare con Deliberazione n. 924 del 28 dicembre 2017 una proposta di legge concernente “modifiche alla legge regionale 6 luglio 1998, n. 24 (pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposte a vincolo paesistico)” costituita da un unico articolo dal seguente testo:
1. All’articolo 21, comma 1, della legge regionale 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico), le parole «Entro il 14 febbraio 2018» sono sostituite dalle seguenti: «Entro il 14 febbraio 2019».
Il provvedimento è diventato la Proposta di legge n. 414 del 10 gennaio 2018, che è stata assegnata alla VI Commissione ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica, che si riunisce proprio oggi per esprimere il suo parere.
Va fatto presente che le imminenti elezioni regionali del prossimo 4 marzo, già indette dal governatore Nicola Zingaretti con apposito decreto del 5 gennaio 2018, non impediscono al Consiglio Regionale di continuare a legiferare.
Dalla Relazione alla proposta di legge si apprende che “nel corso delle analisi e valutazioni dei documenti del PTPR da parte del Consiglio Regionale, vista la quantità di elaborati e di osservazioni al PTPR stesso è emersa la necessità di continuare l’analisi approfondita del Piano da parte del Consiglio, che non può ritenersi conclusa nella legislatura attuale e quindi non sarà possibile portarlo in aula per la sua approvazione.
Vista anche la necessità, più volta richiesta da parte degli organi consiliari di una più aggiornata cartografia di base del PTPR, art. 22 c. 1 della LR 24/98, in riferimento alla rappresentazione delle sopravvenute trasformazioni del territorio laziale rispetto alla cartografia di base della proposta di Piano, volontà condivisa dall’Assessorato alle Politiche del Territorio e della Mobilità.
La consultazione pubblica dei documenti del PTPR, in particolare la proposta di controdeduzione alle osservazioni dei soggetti interessati, già concordate con il MIBACT, ha determinato tutta una serie di istanze di revisione e opposizioni alle decisioni assunte da parte degli stessi interessati trasmesse sia alla Direzione regionale competente sia allo stesso Consiglio Regionale alle quali si sono aggiunte ulteriori istanze riguardanti l’errata o incerta perimetrazione dei vincoli paesaggistici di cui all’art. 26 della LR 24/98.”
L’unico articolo della proposta contiene anche un secondo comma dal seguente testo:
2. All’articolo 21 della legge regionale 6 luglio 1998, n. 24, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:
«1 bis. Ai fini dell’approvazione del PTPR la Regione, fermo restando quanto previsto dagli articoli 135 e 143 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) e s.m.i., procede all’aggiornamento della base cartografica, quale modifica necessaria al PTPR adottato, indispensabile per adeguare l’attuale rappresentazione dello stato del territorio regionale».