Non è esattamente come descritto nell’articolo. Si tratterebbe di realizzare una sperimentazione su circa 500 metri di litorale utilizzando gli attenuatori d’onda in grado di fermare l’erosione e permettere il ripascimento del litorale. In pratica di ripristonare la linea di costa già esistente nell’anno 2000 e riportata nelle carte del Piano Assetto Idrogeologico. Il tutto per una spesa di circa 500mila euro che dovrebbe essere a totale carico dei proprietari degli immmobili. Si realizza quindi un nuovo litorale ed una nuova spiaggia disponibile alla cittadinanza e fruibile al turismo. Spiaggia sulla quale si possono realizzare delle apposite siepi frangivento, con vegetazione autoctona, in grado di mitigare l’erosione eolica. Un esempio operativo da anni è la “spiaggia di città” di Mazara del Vallo. Nessuna opera invasiva, nessuna “muraglia cinese” ma la realizzazione di isole tidali e di tomboli come già avviene in natura.
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Non è esattamente come descritto nell’articolo. Si tratterebbe di realizzare una sperimentazione su circa 500 metri di litorale utilizzando gli attenuatori d’onda in grado di fermare l’erosione e permettere il ripascimento del litorale. In pratica di ripristonare la linea di costa già esistente nell’anno 2000 e riportata nelle carte del Piano Assetto Idrogeologico. Il tutto per una spesa di circa 500mila euro che dovrebbe essere a totale carico dei proprietari degli immmobili. Si realizza quindi un nuovo litorale ed una nuova spiaggia disponibile alla cittadinanza e fruibile al turismo. Spiaggia sulla quale si possono realizzare delle apposite siepi frangivento, con vegetazione autoctona, in grado di mitigare l’erosione eolica. Un esempio operativo da anni è la “spiaggia di città” di Mazara del Vallo. Nessuna opera invasiva, nessuna “muraglia cinese” ma la realizzazione di isole tidali e di tomboli come già avviene in natura.