Le parole del leader della Lega arrivano in un momento particolare per l’esecutivo.
Il governo Meloni dovrebbe approvare la settimana prossima la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef), il punto di partenza per la legge di bilancio 2024.
Torna il condono edilizio.
A rilanciare il tema è il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Il leader della Lega pensa a una sanatoria per le piccole irregolarità edilizie.
Intervenendo a un convegno di Confedilizia a Piacenza, Salvini ha detto “ci sono centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie, urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici di moltissimi Comuni.
Non sarebbe più saggio per quelle di piccole entità andare a sanare tutto questo?
Lo Stato incassa e i cittadini tornerebbero nella disponibilità piena del loro bene“.
Secondo Salvini “è un ragionamento su cui converrebbe andare con coraggio fino in fondo“.
Il leader della Lega ha poi parlato della cedolare secca.
“Il ‘bene case’ credo che sia sufficientemente tassato, anzi abbondantemente tassato.
Sulla cedolare secca faremo di tutto per estendere questo principio di semplificazione, più ancora che di incasso da parte dello Stato, perché è una duplice convenienza“.
E ha aggiunto: “La semplificazione spesso costa zero e quindi rinviare l’acconto su quello che ancora non hai guadagnato mi sembra un atto di civiltà giuridica.
L’estensione della cedolare secca è assolutamente utile“.
Non sono mancate le suggestioni al tema degli affitti brevi.
“La proprietà privata è sacra” e riguardo alla questione degli affitti brevi “ognuno deve essere libero di decidere come mettere a reddito il proprio immobile.
Non penso che sia lo Stato che debba eticamente decidere dei tuoi due o tre appartamenti che cosa ne vuoi fare“, ha affermato il ministro durante la 33° edizione del convegno coordinamento legali di Confedilizia.
“Se il privato ha un appartamento e vuole metterlo a reddito a breve, a medio o a lungo termine non penso che sia compito dello Stato decidere se lo devi fare a breve a medio o a lungo termine.
Siamo in un paese libero“, ha concluso, e su questo “siamo in sintonia con l’intero governo“.
Nel novembre del 2022, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha escluso che il governo possa varare nuove forme di condono edilizio, che sarebbero incompatibili con l’impegno assunto dal Consiglio dei Ministri di presentare a breve il Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 23 settembre 2023 sul sito online “Roma Today”)