Il G7 energia, che si è svolto domenica e lunedì a Roma, si è concluso senza una dichiarazione congiunta da parte dei ministri dei 7 Paesi.
Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda spiegando che “non è stato possibile firmare una dichiarazione congiunta su tutti i punti” dal momento che “l’amministrazione Usa si trova in un processo di revisione” della politica energetica in particolare sul tema del climate change e dell’accordo di Parigi.
“Con l’amministrazione Usa c’è stato un dibattito molto costruttivo e non c’è stato nessun tipo di frizione“, ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda nel corso della manifestazione aggiungendo che da parte degli Stati Uniti si è registrato “un approccio molto positivo“.
“Rispettiamo – ha concluso Calenda – il fatto che gli Stati Uniti stanno rianalizzando la propria posizione“. Il G7 si è quindi concluso con una comunicazione della Presidenza italiana: “In qualità di presidente del G7 – ha spiegato Calenda – l’Italia è impegnata a trovare un terreno comune e a mettere in evidenza ciò che ci tiene uniti.
Abbiamo avuto un lungo dibattito su tutti i temi“.
In particolare, si è discusso di “sicurezza energetica, di nuovi driver e di come governare la transizione“.
Il “consenso – ha proseguito – è stato raggiunto su molti importanti temi, come lo sforzo congiunto per sostenere la sicurezza energetica dell’Ucraina, il ruolo futuro del gas naturale, comprese l’importanza del Gnl e l’interconnessione tra le diverse fonti, la cibersicurezza“.
Con l’esclusione degli Usa, poi, è stato confermato da parte dei membri del G7 e dall’Unione Europea “l’impegno a implementare l’accordo di Parigi sul clima, che rimane forte e deciso“. L’Europa accetta l’opinione di tutti ma non accetta passi indietro rispetto agli impegni assunti a Parigi nella lotta al cambio climatico dice il premier Paolo Gentiloni al termine del vertice EuroMed a Madrid.
(ANSA del 10 aprile 2017, ore 18:03)