Mezzi dell’Ama al lavoro – foto d’archivio
La raccolta e, soprattutto, il conferimento dei rifiuti potrà continuare visto che sono già state trovate delle alternative.
L’incendio che ha colpito, il 3 settembre, l’impianto di smaltimento dei rifiuti di Aprilia gestito dalla R.I.D.A Ambiente srl rischiava di gettare nel caso decine di città della regione Lazio, in particolare Roma, Latina e provincia.
In tutto, sono 29 i comuni, compresi anche alcuni della provincia di Roma come Nettuno o Rocca Priora, che utilizzano questo stabilimento per scaricare la spazzatura raccolta.
L’incendio, che ha interessato due setti della sezione di biofiltrazione delle emissioni atmosferiche (biofiltro), ha reso necessaria la chiusura dell’impianto a partire da ieri, lunedì 4 settembre, per almeno tre giorni, almeno fino a quanto il non verrà ripristinata la funzionalità del biofiltro.
Le alternative per il conferimento dei rifiuti
Lo stop di questo impianto rischia di mandare nel caos la raccolta dei rifiuti, specialmente nella Capitale.
Da Roma, infatti, arrivano nello stabilimento apriliano circa 550 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati, in un impianto che gestisce circa 400 mila tonnellate l’anno di rifiuti.
La R.I.D.A. Ambiente ha comunicato alla Regione Lazio e ai Comuni interessati della chiusura, almeno fino a mercoledì 6 settembre, dello stabilimento.
L’Ama, in una nota, ha fatto sapere che “le strutture tecniche dell’azienda che sovrintendono ai flussi si sono subito attivate e sono al lavoro per ottimizzare, sulla base delle maggiori capienze ottenute negli impianti già contrattualizzati e attivi, i conferimenti derivanti dall’indisponibilità temporanea dell’impianto TMB della Rida Ambiente”.
Insomma, l’emergenza c’è ma la municipalizzata ha delle alternative che permetteranno di non lasciare i rifiuti per strada.
L’incendio al TMB di Aprilia
Come si legge nella comunicazione della R.I.D.A. ambiente ai Comuni interessati, non sono ancora note le cause che hanno fatto scoppiare l’incendio che, per fortuna, è stato spento in poco tempo grazie alla “tempestiva attivazione delle misure” di sicurezza.
L’incendio, inoltre, ha interessato “soltanto il materiale legnoso naturale, ed essendo stato subito messo sotto controllo, non vi è stato alcun rischio di emissioni pericolose”.
L’impianto è stato poi messo in sicurezza ma l’attività di trattamento dei rifiuti, che si svolge in separate sezioni dell’impianto, è stata sospesa in via cautelativa.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 5 settembre 2023 sul sito online “Roma Today”)