Su questo stesso sito il 2 febbraio 2016 ho pubblicato un articolo dal titolo “VAS chiede di accertare la legittimità di un impianto pubblicitario in fase di installazione in viale Palmiro Togliatti”, che riportava il messaggio di posta elettronica trasmesso il 1 febbraio 2016, con cui ho fatto presente che all’altezza del civico n. 549 di viale Palmiro Togliatti nella notte tra il 28 ed il 29 gennaio 2016 sono stati incassati con getti di calcestruzzo due tubolari, che lasciano presupporre la prossima installazione di un impianto pubblicitario (https://www.rodolfobosi.it/vas-chiede-di-accertare-la-legittimita-di-un-impianto-pubblicitario-in-fase-di-installazione-in-viale-palmiro-togliatti/).
Il successivo 3 febbraio mi sono state trasmesse le foto della avvenuta installazione dell’impianto, che ho immediatamente provveduto ad inserire nella seguente integrazione della mia segnalazione.
———- Messaggio inoltrato ———-
Da: vas roma circolo.vas.roma@gmail.com
Date: 4 febbraio 2016 12:13
Oggetto: Re: Impianto pubblicitario in fase di istallazione in via Palmiro Togliatti
A: seg05prenestino.polizialocale@comune.roma.it, Monica Giampaoli
<monica.giampaoli@comune.roma.it> Cc: PAOLA SBRICCOLI paola.sbriccoli@comune.roma.it
Ad integrazione della sottostante segnalazione faccio presente di avere ricevuto ieri per posta elettronica le seguenti foto della installazione dell’impianto pubblicitario, avvenuta l’altro ieri notte.
Come si può ben vedere dalla cimasa, l’impianto (che non sembra affatto nuovo) è stato installato dalla ditta S.C.I. (Società Concessioni Internazionali) che risulta registrata nella Nuova Banca Dati con il codice 0040.
L’impianto porta una targhetta con il numero di codice identificativo 0040/AH603/P.
Come si può vedere dalla foto, il numero di codice identificativo 0040/AH603/P risulta riportato su una striscia di carta stampata che è stata attaccata sulla targhetta metallica e su cui appare corretto il numero 3 riportato su una ulteriore striscia di carta attaccata in sovrapposizione.
Dal momento che l’ubicazione scelta per la rilocalizzazione dell’impianto presenta gli stessi vizi di legittimità già evidenziati nella sottostante segnalazione, si torna a chiedere di sapere se lo spostamento sia avvenuto su iniziativa della ditta S.C.I., senza la preventiva ed obbligatoria autorizzazione da parte della U.O. Affissioni e Pubblicità: nel caso invece che lo spostamento sia stato autorizzato, si chiede di conoscere le ragioni tecniche e giuridiche che possano aver “legittimato” una tale rilocalizzazione.
Si torna a chiedere in conclusione alle SS. LL., ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze, di voler far verificare la legittimità del procedimento che ha portato alla installazione di un tale impianto e di far provvedere, in caso di accertata natura abusiva dell’operazione, a prendere i dovuti provvedimenti finalizzati al ripristino dello stato antecedente dei luoghi.
Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli artt. 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.
Distinti saluti.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Responsabile del Circolo Territoriale di Roma della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS)