Nel pieno diritto di cronaca e di critica che mi dà l’art. 21 della Costituzione faccio il resoconto dello svolgimento del 2° incontro pubblico che si è tenuto ieri pomeriggio sul Piano di Localizzazione del XIII Municipio.
Tengo a precisare che, come ho già fatto con l’articolo pubblicato ieri sul 1° incontro pubblico, il resoconto sarà anche questa volta da me integrato con delle mie considerazioni personali, che qualcuno potrebbe scambiare come “critica”, pur pienamente consentita, ma che invece hanno la dichiarata finalità di completare l’informazione in modo corretto e non certo strumentale, per dare a chi legge il quadro completo delle diverse problematiche man mano affrontate.
A questo riguardo voglio sottolineare che l’applicazione corretta del diritto di cronaca e di critica deve presupporre la verità del fatto, l’interesse sociale (pertinenza) e la correttezza formale del linguaggio (continenza): solo, infatti, l’esistenza di un ancoraggio alla realtà materiale delle cose permette alla critica di distinguersi dall’invenzione e dall’immaginazione, evitando di incorrere così nel reato di diffamazione.
Alle ore 16,00 circa di ieri nell’aula consiliare del XIII Municipio è iniziato il 2° incontro pubblico sul piano di Localizzazione stavolta di questo Municipio.
Aula del Consiglio del XIII Municipio
Per il Comune era presente nuovamente il Sub Commissario Giuseppe Castaldo a cui è stata assegnata la delega in materia di Attività Produttive ed il Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico Attività Produttive e Agricoltura Dott.ssa Silvana Sari, che ha portato con sé Dott. Gianluca Giattino della S.p.A. “Aequa Roma” che ha redatto i 15 Piani di Localizzazione.
Per il XIII Municipio erano presenti il Presidente Valentino Mancinelli, il Vice Presidente Stefano Zuppello e l’Assessore alle Attività Produttive Roberto Martino , oltre al consigliere Paola Fuselli (Sinistra Ecologia e Libertà).
Erano presenti fra il pubblico, oltre al sottoscritto, Daniela Aga Rossi (Presidente della associazione di categoria “A.I.P.E.”), Ettore Corsale (della associazione di categoria “A.I.P.E.”), (Daniela Fornari (della ditta “CLEAR CHANNEL”) e Rodolfo Moretti (della ditta “MORETTI PUBBLICITÀ”).
Era presente anche il sig. Enzo Cuozzo a nome e per conto del Comitato di Riqualificazione di Porta Cavalleggeri.
Ha preso la parola il Presidente del XIII Municipio Valentino Mancinelli per mettere in evidenza il “metodo” che si sta adottando e che è quello di contribuire a migliorare il Piano di Localizzazione del XIII Municipio.
Valentino Mancinelli
Ha portato a conoscenza dei presenti che c’è stato un avvicendamento di Assessori in Giunta rispetto all’epoca del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari, quando era Assessore al Commercio Stefano Zuppello che è oggi Assessore ai Lavori Pubblici, ma che all’epoca si è molto speso per far portare al PRIP il valido contributo del XIII Municipio: gli ha quindi ceduto la parola.
Il Vice Presidente Stefano Zuppello ha ricordato come siamo arrivati a questo appuntamento molto importante, facendo presente che ci sono altri 20 giorni circa per continuare a raccogliere altre proposte, oltre quelle che verranno consegnate oggi.
Stefano Zuppello
Ha voluto finire il suo intervento con una domanda alla Dott.ssa Silvana Sari: ha chiesto di sapere cosa debba fare poi il XIII Municipio dopo il prossimo 24 febbraio, alla scadenza cioè dei 30 giorni utili per i cittadini per trasmettere i loro contributi, che il XIII Municipio deve raccogliere e ritrasmettere al Dipartimento Sviluppo Economico Attività Produttive: ha posto una precisa questione sul come e quando verrà richiesto ad ogni Municipio di esprimere “parere”.
È intervenuto a seguire l’Assessore alle Attività Produttive Roberto Martino, per rimarcare il percorso fondamentale che si è riusciti fin qui a fare grazie all’Assessore Marta Leonori, ma anche e soprattutto alle associazioni che si battono per il territorio.
Stefano Martino
Ha concluso parlando di una riduzione importante degli impianti pubblicitari che avremo a regime con il ripristino della legalità.
La parola è quindi passata al Sub Commissario Giuseppe Castaldo che ha messo in risalto questo momento importante di amministrazione partecipata: ha demandato alla Dott.sa Sari il compito di chiarirne tutti i passaggi.
Giuseppe Castaldo
Ha affermato che per lui è importante ascoltare con la massima attenzione i contributi che vengono dai cittadini.
Ha preso quindi la parola la Dott.ssa Silvana Mari che ha spiegato quello che per lei è un “percorso chiaro e semplice”.
Dopo aver definito “singolare” la partecipazione a questi Piani, ha fatto sapere che dopo il prossimo 24 febbraio i Municipi debbono raccogliere e trasmettere al Dipartimento Sviluppo Economico Attività Produttive tutte le osservazioni, proposte e istanze pervenute: si è augurata che ciò avvenga entro il giorno dopo, 25 febbraio, parlando di tempi importanti perché il Commissario Straordinario ha poteri che hanno un tempo limitato.
Ha ricordato che l’art. 32 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRIP prevede una approvazione definitiva dei Piani di Localizzazione entro i 60 giorni successivi al 24 febbraio 2016.
Al riguardo ha fatto notare che si tratta di un termine ordinatorio ma non perentorio, lasciando intendere a mio giudizio che se si derogasse non succederebbe niente: allo stesso riguardo ha invece affermato con convinzione che “ce ne prenderemo molto meno”, lasciandomi pensare preoccupato a quanto la fretta sia una cattiva consigliera riguardo a scelte importanti che interessano l’intera città.
Ha parlato di controdeduzioni ai contributi presentati dai cittadini, precisando che in caso di “interventi esterni” (quelli delle Soprintendenze interessate, secondo me sicuramente ineludibili, e della Agenzia per la Mobilità) si ricorrerà ad una Conferenza di Servizi, per poi far fare ad “Aequa Roma” gli “aggiustamenti tecnici al Piano”: ha fatto sapere che alla fine di questo percorso verrà predisposta per il Commissario Straordinario la delibera della proposta dei Piani di Localizzazione che solo a questo momento verrà trasmessa ai Municipi per l’acquisizione del “parere” di loro competenza (ne deduco che quindi riguarderà tutti e 15 i Piani di Localizzazione e non solo il Piano del rispettivo Municipio).
Le ho fatto notare che in questo modo si verrebbe a controdedurre per ben due volte in tempi separati e che non mi risulta che questo sia previsto dalla normativa vigente in materia
La Dott.ssa Silvana Mari ha concluso il suo intervento dichiarando che la “novità è questa: non ci sono in questa fase consiglieri municipali” da interessare ora: ha precisato che questa procedura è una via di mezzo.
Il Prefetto Giuseppe Castaldo ha commentato che nell’immediato va comunque terminata per prima questa fase che è una “procedura speciale”: ha dato quindi la parola ai presenti.
È intervenuta per prima Daniela Aga Rossi, che dopo essersi presentata come Presidente dell’A.I.P.E. ha fatto presente che è in questo momento che bisogna fare chiarezza su alcuni elementi critici, che sono emersi a seguito di un sopralluogo fatto dalla sua associazione nel territorio del XIII Municipio che presenta strade a macchia di leopardo.
Come primo elemento ha citato alcune strade del XIII Municipio, come via Aurelia e via Anastasio II, che hanno i marciapiedi troppo piccoli per cui installarvi degli impianti pubblicitari andrebbe in violazione delle norme al riguardo del Codice della Strada: si è quindi chiesta come si debba fare in tali casi.
Come 2° elemento critico ha ricordato che era stato assicurato un catasto delle strade in formato elettronico con la segnaletica, che si sarebbe dovuto incrociare con la impiantistica, anche a i fini del minor consumo di suolo.
Faccio a questo riguardo un confronto che non vuole di certo essere una “critica” alla suddetta affermazione, dal momento che è finalizzato a dare a chi legge una informazione completa su questa problematica specifica.
Alla pag. 36 della Relazione ai Piani di Localizzazione si legge testualmente: “L’elemento più critico in proposito riguarda certamente l’assenza o l’inadeguatezza dei marciapiedi e degli spazi pertinenziali esterni alla carreggiata, che non consente la piena utilizzazione delle superfici espositive previste o perché fisicamente non collocabili o perché collocabili solo facendo ricorso a formati di impianto piccoli o monofacciali. Tali situazioni riguardano prevalentemente le parti più esterne della città e in particolare quei tessuti urbani classificati dal piano regolatore generale nella città da ristrutturare, dove si rendono necessari sia interventi di riorganizzazione complessiva della trama insediativa sia interventi di adeguamento infrastrutturale. In attuazione degli indirizzi forniti dall’Amministrazione Capitolina si è quindi provveduto ad effettuare verifiche puntuali sulla rete stradale per identificare i tratti nei quali risultano assenti marciapiedi e banchine laterali.”
Metto in evidenza a quest’ultimo riguardo che, forse proprio per l’assenza di marciapiedi e banchine laterali, non è stato pianificato l’intero tratto della via Nomentana che fa da confine tra il III ed il IV Municipio, come ho potuto accertare con la analisi sia del PRIP che del Piano di Localizzazione del IV Municipio.
Malgrado il suddetto chiarimento fornito dalla Relazione, ritengo comunque che la problematica sollevata dalla Presidente Daniela Aga Rossi abbia un certo fondamento e non vada comunque messa in subordine.
Ha preso la parola il sig. Enzo Cuozzo che a nome e per conto del Comitato di Riqualificazione di Porta Cavalleggeri ha premesso di aver voluto partecipare non appena ha saputo di questa lodevole iniziativa, anticipando però che avrebbe fatto delle osservazioni più sui problemi che il comitato riscontra nel XIII Municipio che sul Piano di Localizzazione vero e proprio.
Ha quindi tenuto a precisare che la finalità del comitato è quella di salvaguardare il decoro del territorio del XIII Municipio: ha messo in evidenza la situazione un po’ particolare che si è venuta a determinare nella zona tra vicolo del Gelsomino e via Micara, dove c’è un piccolo appezzamento di terreno privato con 3-4 cartelloni pubblicitari che precludono la vista, nascondendo dietro discariche ed accampamenti abusivi.
A proseguire è intervenuto l’Avv. Ettore Corsale, sempre a nome della associazione A.I.P.E., che ha voluto integrare quanto detto dal Presidente Daniela Aga Rossi, ricollegandosi a quanto già chiesto ieri sulla metodologia di lavoro ed a cui non è stato risposto: ha voluto riproporre la domanda, sollevando dubbi sulle collocazioni future degli impianti.
Ha quindi posto l’interrogativo sul fatto che il nuovo Regolamento di Pubblicità prevede 6 formati di impianti SPQR, mentre invece i Piani di Localizzazione ne prevedono solo 3: faccio a questo riguardo nuovamente una precisazione che non vuole di certo essere una “critica” alla suddetta affermazione, perché solo finalizzata per l’esattezza a dare a chi legge una informazione competa.
I tre formati a cui si è voluto riferire l’Avv. Ettore Corsale riguardano gli impianti SPQR da assegnare prioritariamente alle ditte che hanno partecipato alla procedura del riordino (evidenziati in colore rosso nei Piani di Localizzazione) e sono da mt. 1,00 x 1,00, da mt. 1,40 x 2,00 e da mt. 3,00 x 2,00).
Al di fuori di questo circuito ci sono gli impianti SPQR da mt. 2 x 2 che in base ai criteri dettati dalla Giunta Capitolina con la deliberazione n. 380/2014 debbono essere dedicati al circuito “cultura e spettacolo” da mettere a gara come lotto separato: il 5° formato è riservato invece (sempre in base ai criteri) agli “impianti destinati stabilmente ad una funzione di pubblico servizio”, vale a dire ai parapedonali SPQR da mt. 1,00 x 0,70, mentre il 6° formato è quello da mt. 3,00 x 1,40 riservato alle pubbliche affissioni ma solo “per adempiere agli obblighi di legge relativi alla disciplina elettorale”.
Ho preso quindi la parola per esprimere preliminarmente le mie perplessità sul percorso prospettato dalla Dott.ssa Silvana Sari, perché vanifica a mio giudizio la partecipazione dei cittadini e non mi sembra del tutto rispettoso di quanto prevede la normativa a questo riguardo.
Ho fatto presente che l’iniziale “schema normativo del PRIP” così come licenziato dalla Giunta di Alemanno non citava affatto il “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 57 del 2 marzo 2006: non lo citava nemmeno la prima bozza delle Norme Tecniche di Attuazione del PRIP.
Dopo che l’approvazione del PRIP è stata agganciata al bilancio le associazioni VAS, Basta Cartelloni-Francesco Fiori e Cittadinanzattiva hanno proposto di aggiungere alla fine dell’art. 32 delle Norme Tecniche del PRIP un comma, fatto poi proprio dai Consigli dei Municipi I e XV che li hanno subordinati al rilascio del parere favorevole al PRIP di propria competenza.
L’emendamento è stato accolto in sede di Controdeduzioni della Giunta Capitolina in ordine alla proposta di deliberazione n. 59, che sono state approvate nella seduta del 25 giugno 2014: è stato poi definitivamente confermato dall’Assemblea Capitolina con la deliberazione n. 49 del 30 luglio 2014.
Ho quindi premesso di aver contribuito alla redazione del testo del comma 14 del Regolamento che è dedicato alla “Efficacia della partecipazione” e che ho voluto leggere perché dispone testualmente: “Tutti gli atti della informazione e partecipazione sono considerati ‘documenti della partecipazione’ e pertanto verbali delle riunioni, delle assemblee e degli altri processi divengono atti del documento della partecipazione. Il documento della partecipazione accompagna l’intero iter del procedimento e trova esplicita menzione negli atti e deliberazione della Giunta Comunale e/o Consiglio Comunale e/o Municipale.”
Ne deriva che i verbali di ogni incontro pubblico sui Piani di Localizzazione (compreso quindi quello di ieri) diventano atti del documento della partecipazione e che quindi ognuna delle osservazioni, proposte e istanze presentate dai cittadini deve essere considerata “documento della partecipazione”, il quale deve accompagnare l’intero iter del procedimento relativo alla espressione del “parere” di competenza di ogni Municipio.
Ne deriva che nella deliberazione con cui ogni Consiglio Municipale esprimerà “parere” sul Piano di Localizzazione del rispettivo Municipio deve trovare esplicita menzione il documento della partecipazione, motivando in che misura siano stati recepiti in tutto o in parte o per niente i contributi portati dai cittadini: ho tenuto a rimarcare che l’obbligo della “motivazione” è espressamente prescritto ai sensi del 1° comma dell’art. 3 della legge n. 241/1990 che precisa altresì che “la motivazione deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria.”
Ho tenuto a far presente che l’idonea “motivazione” va espressa, prima ancora che nella deliberazione con cui il Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca approverà definitivamente i Piani di Localizzazione nelle veci della Giunta Capitolina, anche e soprattutto nelle controdeduzioni sia ai contributi portati dai cittadini che ai “pareri” espressi dai Municipi, per cui queste due fasi (dei contributi dei cittadini e dei “pareri” dei Municipi, tutte e due di 30 giorni) debbono avvenire contestualmente e non a distanza di tempo la prima dalla seconda, senza più quel nesso che le deve legare.
Sono quindi passato a parlare del Piano di Localizzazione del XIII Municipio dapprima in termini generali, rifacendomi al mio intervento di ieri, ma per mettere stavolta in risalto la contraddizione da me rilevata da un lato tra il criterio di assegnare al servizio di Bike Sharing 8.000 mq. dimensionati ed ubicati sul territorio “in termini di sostenibilità economica” ed il criterio dall’altro lato di dover fare per le ubicazioni “prioritario riferimento alle attuali localizzazioni e formati riportati nella Nuova Banca Dati, in particolare per gli impianti SPQR”: quest’ultima prescrizione ha comportato la conferma sul territorio delle posizioni di tutti gli impianti esistenti che sono state riconosciute rispettose della normativa vigente, lasciando così in concorrenza fra loro le diverse tipologie che dovranno far parte dei circuiti propedeutici ai bandi di gara per lotti territoriali.
Ho fatto presente che da questo “metodo” hanno esulato gli impianti speciali, dal momento che i due formati europei da mt. 1,20 x 1,80 e da mt. 3,00 x 2,40 sono stati introdotti ex novo (oltre che nel PRIP) fra le modifiche ed integrazioni al Regolamento di Pubblicità approvate dall’Assemblea Capitolina con deliberazione n. 50/2014, grazie agli emendamenti che ho proposto e che sono stati fatti propri dal M5S e dal gruppo della lista per Marchini Sindaco, per cui non figurano impianti di questo tipo registrati nella Nuova Banca dati, a cui “Aequa Roma” ha dovuto trovare una ubicazione.
Ho ricordato che l’allora Assessore Marta Leonori ha presentato la proposta preliminare del VII Municipio sia alle ditte pubblicitarie che alle associazioni di cittadini, per avere proposte di “criteri aggiuntivi”, ma che non ha poi accolto quelle da me trasmesse che riguardavano il rischio di vedere andare deserti i futuri bandi di gara per causa della non convenienza economica a parteciparvi.
A tal ultimo riguardo ho ricordato che i circuiti che non debbono farsi concorrenza fra di loro sono quelli riservati al servizio del Bike Sharing, agli impianti SPQR ed agli impianti privati su suolo pubblico, dal momento che gli altri due circuiti riservati alle pubbliche affissioni ed ad cultura e spettacolo riguardano una pubblicità non concorrenziale.
Ma ho fatto presente che per ridare convenienza economica a questi tre circuiti non si può chiedere di stravolgere la pianificazione fatta da “Aequa Roma”, perché vanno lasciati come punti fermi tanto gli indici di affollamento prescritti dal PRIP quanto le singole ubicazioni (in quanto messe a 25 metri l’una dall’altra).
Ho quindi fatto capire che le uniche operazioni proponibili sono gli scambi tra tipologie di impianti a parità di posizioni e di superficie ed ho esposto la proposta di carattere generale di VAS e Bastacartelloni che è quella di prendere tutte le strade consolari che costituiscono a raggiera assi di penetrazione urbana, destinando agli impianti speciali il lato di ognuno di essi che va in direzione del centro storico e ad impianti SPQR l’altro lato che va in direzione opposta verso il confine comunale, lasciando su entrambi i lati sia gli impianti per pubbliche affissioni che gli impianti per cultura e spettacolo.
Oltre alla suddetta proposta di carattere generale, ho fatto presente che per una questione di par condicio occorre proporre in termini di “metodo” altri tre circuiti di pertinenza quasi esclusiva (di cui quindi uno per gli impianti privati su suolo pubblico) anche all’interno di ogni Municipio, demandando ad “Aequa Roma” il compito di individuarli in modo scientifico con i dati oggettivi sui flussi di traffico: per il territorio XIII Municipio ho indicato a livello meramente orientativo via Baldo degli Ubaldi, via Anastasio II e via Gregorio VII.
Ho infine ripetuto quanto detto già ieri riguardo ai 12 impianti previsti per servizi municipali, a cui rimando.
A questo punto la Dott.ssa Silvana Lari ha voluto puntualizzare le modalità di ogni incontro ed ha replicato alle mie perplessità affermando che per lei vale “il combinato disposto tra le disposizioni dell’art. 32 e quelle sul procedimento amministrativo“: ha anche fatto presente che il futuro Consiglio Comunale che si insedierà dopo le prossime elezioni potrà eventualmente prendere in riconsiderazione ciò che oggi non venisse accolto, lasciando intendere a mio giudizio che verrà bocciato quasi tutto anche per rispettare i 60 giorni entro cui approvare definitivamente i Piani di Localizzazione.
Mi è stato concesso di replicarle che stava ipotizzando fin d’ora una futura “Variante” dei Piani di Localizzazione e che non capivo perché non fosse stata considerata “proposta” la delibera 325/2015 di adozione dei Piani di Localizzazione che consentirebbe di guadagnare i tempi nel rispetto anche di quanto prescrive il 2° comando dell’art. 19 (obbligo di sentire il “parere” dei Municipi contestualmente ai 30 giorni di partecipazione popolare, che fa parte anch’esso del “combinato disposto“): ho anche chiesto di sapere quale valenza dare ai “pareri” espressi dai Municipi solo dopo avere già predisposto in versione definitiva i Piani di Localizzazione, esprimendo tutti i miei dubbi su un eventuale accoglimento anche di “pareri” che costringesse a rimodificarli ulteriormente.
La Dott.ssa Silvana Lari è rimasta nelle sue convinzioni ed ha addirittura dichiarato di assumersi tutta la responsabilità del “percorso” da lei individuato: a questo punto ho tenuto a chiarirle che la mia insistenza era unicamente dovuta al rischio che non intendo correre assolutamente e che sarebbe quello che, se alla fine avessi ragione io, ci potrebbe essere un ricorso al TAR che farebbe annullare tutto il procedimento, vanificando i risultati raggiunti.
Ho pregato sia lei che il Prefetto Giuseppe Castaldo di avere al riguardo almeno un parere dell’Avvocatura Comunale.
Ho quindi consegnato a mano la copia cartacea delle OSSERVAZIONI, PROPOSTE E ISTANZE RELATIVE AL PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEL XIII MUNICIPIO.A.
Ha preso la parola Rodolfo Moretti che si è dichiarato dell’A.I.P.E e che ha fatto presente che dai sopralluoghi effettuati è stata rilevata una percentuale elevata di impedimenti che non consentiranno di installare i futuri impianti sui luoghi individuati dai Piani di Localizzazione.
Non c’è quindi certezza, specie se si tiene conto del solo 50% degli impianti effettivamente installabili.
La Presidente Daniela Aga Rossi ha messo in risalto a sua volta che nelle delibera propedeutica al bilancio si prevedeva un incasso (credo abbia detto di 30 milioni) che non ci sarà: ha quindi fatto sapere quello dovrebbe essere in base alla sua esperienza pluridecennale in questo campo il criterio sulla economicità dei lotti.
Avendo avuto la netta sensazione che non gli fosse stata materialmente data, al termine dell’incontro pubblico ho consegnato al Sub Commissario Giuseppe Castaldo una copia della Nota VAS prot. n. 1 del 4 gennaio 2016 che avevo indirizzato espressamente anche a lui: dall’espressione del suo viso ho capito che non la conosceva affatto.
L’incontro pubblico si è chiuso con il rimando al prossimo terzo incontro che sarà mercoledì 10 febbraio sul Piano di Localizzazione del XIV Municipio.
Come resoconto di questo 2° incontro pubblico c’è che sia ieri che l’altro ieri a consegnare un documento è stato soltanto il sottoscritto a nome di VAS e Bastacartelloni.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi