Incontro pubblico con il Prefetto Gabrielli nell’aula del Consiglio del IV Municipio
Alle ore 15,30 di ieri nell’aula consiliare del IV Municipio in via Tiburtina 1163 è iniziato il 1° incontro pubblico sul Piano di Localizzazione degli impianti pubblicitari del medesimo Municipio.
Per il Comune era presente il Sub Commissario Giuseppe Castaldo a cui è stata assegnata la delega in materia di Attività Produttive ed il Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico Attività Produttive e Agricoltura Dott.ssa Silvana Sari, che ha voluto portare con sé il Dott. Francesco Paciello ed il Dott. Gianluca Giattino di “Aequa Roma”.
Per il IV Municipio erano presenti il Presidente Emiliano Sciascia e l’Assessore alle Attività Produttive e Commercio Andrea Casu, oltre a diversi consiglieri, tra cui il Presidente della Commissione Ambiente e Vice Presidente della Commissione Commercio Corrado Nicolò (PD), Lidia Stella (PD) e Marina Aquilanti (PD).
Erano presenti fra il pubblico, oltre al sottoscritto, Ranieri Randaccio (della ditta “SCI”), Paolo Paglia (della ditta “APA”), Daniela Fornari (della ditta “CLEAR CHANNEL”), Rodolfo Moretti (della ditta “MORETTI PUBBLICITÀ”) ed Ettore Corsale (della associazione di categoria “A.I.P.E.”).
Ha preso la parola il Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia per ricordare la deliberazione n. 49/2014 di approvazione del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) e far presente che uno dei suoi strumenti di attuazione è il Piano di Localizzazione del IV Municipio, che a suo giudizio costituisce un punto importante, benché non di grande rilevanza commerciale quanto a impiantistica, anche e soprattutto perché mette ordine rispetto all’abusivismo che tutt’oggi vi dilaga.
Emiliano Sciascia
Ha dichiarato, senza esserne sicuro del tutto, che il procedimento si dovrebbe concludere a marzo: si è quindi scusato in anticipo per il fatto che sarebbe dovuto andar via di lì a poco.
Ha quindi preso la parola il Prefetto Giuseppe Castaldo per ringraziare tutti i presenti per la partecipazione ed evidenziare che questa è una fase di valutazione dei Piani di Localizzazione a cui questa gestione commissariale dà la massima importanza.
Giuseppe Castaldo
Ha fatto sapere che il Dott. Giattino avrebbe di lì a poco spiegato le linee generali dei Piani di Localizzazione, per poi passare subito dopo ad ascoltare con la massima attenzione le osservazioni, augurandosi che fossero anche di carattere generale oltre che specifiche del IV Municipio.
Prima del Dott. Giattino ha voluto prendere la parola la Dott.ssa Silvana Sari, che ha fatto sapere che la Dott.ssa Monica Giampaoli (Dirigente della U.O. “Affissioni e Pubblicità”) è in congedo, ma che lei sarebbe venuta comunque perché “è questa la 1° riunione di una fase molto importante“.
Ha fatto anche sapere di aver chiesto al Dott. Francesco Paciello di accompagnarla dal momento che ha seguito tutte le tappe che alla fine hanno portato alla redazione dei Piani di Localizzazione.
Ha messo in evidenza che l’approvazione dei Piani di Localizzazione costituisce un obiettivo importantissimo sia per il centro di Roma ma anche per la sua periferia, da cui si è voluto significativamente partire, per difendere decoro e valorizzare le bellezze che ci sono in questa città, ma anche per dare un piano regolatore al meglio del settore produttivo che vuole le regole e che intende rispettarle.
Ha messo in risalto che a questo nostro paese sfugge l’attuazione, a cui occorre invece dare attenzione per rispettare ancora meglio le regole e per sconfiggere definitivamente l’abusivismo: si avrà una diminuzione di impianti sul territorio ma con profitti più sicuri.
La parola è quindi passata al Dott. Gianluca Giattino che ha premesso di essere estremamente stringato: ha ricordato che “Aequa Roma” ha redatto il PRIP prima ed i Piani di Localizzazione poi avendo come riferimento due strumenti come il Piano Regolatore Generale (PRG) da una parte ed il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) dall’altra nella sua integrazione del 2014.
Gianluca Giattino
A volo d’uccello ha ripercorso le tappe di un percorso che è partito nel 1994 con la procedura di riordino per arrivare nel 2009 alla Nuova Banca Dati: ha fatto presente che la base dello strumento della pianificazione dell’impiantistica è stata l’analisi conoscitiva del territorio.
Ha ricordato la consegna della proposta preliminare del Piano di Localizzazione del VII Municipio (perché con un territorio comprensivo di tutte le possibili problematiche), la cui redazione si è poi basata su tre pilastri (PRG, Nuova Banca Dati e Codice della Strada): la stessa metodologia è stata poi traslata ai Piani di Localizzazione di tutti gli altri Municipi.
Il lavoro finito è stato poi sottoposto al parere delle Soprintendenze, di cui si sono dovute recepire tutte le prescrizioni.
Ha tenuto a spendere una parola sulla precipuità del IV Municipio, che è nato con una vocazione agricola ma che è diventato oggi fortemente industrializzato.
Ha concluso facendo sapere che il “taglio” nel IV Municipio rispetto alla situazione attuale è stato forte, ma non più deciso di tanto rispetto a quanto è stato fatto in altri Municipi: si è trattato di un ridimensionamento tutto sommato non decisivo.
A questo punto il Prefetto Giuseppe Castaldo ha lasciato la parola al pubblico presente.
Avrebbe voluto dare la parola al sottoscritto (anche perché aveva notato il documento che avevo portato con me): ho fatto presente di voler dare la parola prima ai rappresentanti delle ditte pubblicitarie, quali addetti ai lavori ben più qualificati di me.
Ha preso quindi la parola per primo il sig. Ranieri Randaccio della “SCI” che ha esordito dicendo che sarebbero voluti venire con lui anche i suoi 60-70 impiegati, per protestare, perché a suo dire i Piani di Localizzazione “ci farebbero fallire”.
Ranieri Randaccio
Ha proseguito affermando che “importanti per noi sono gli effetti che hanno i piani particolareggiati”, interrogandosi anche su “chi diventerà il monopolista di questo Municipio importantissimo come municipio di periferia”.
Ha fatto riferimento ai due formati “europei” degli impianti speciali, che sono stati riservati solo al servizio di Bike Sharing, facendolo diventare dominante, per chiedersi se è “legittimo” dare la massima ed esclusiva importanza a quest’unico circuito.
Ha voluto parlare delle prossime elezioni che vedranno i candidati ancora liberi di farsi la propaganda elettorale a piacere su tutti i tipi di impianti pubblicitari, per mettere in risalto che un domani tutto questo non sarà invece più possibile, con una ritorsione sul commerciale.
Ha ricordato che con tutte e due le precedenti amministrazioni comunali le ditte pubblicitarie si sono offerte di fornire a titolo gratuito il servizio del Bike Sharing: non ha fatto sapere che in cambio chiedevano di restare sul territorio in modo eterno con gli impianti del riordino, loro sì in tal caso in assoluto regime di monopolio in violazione della Direttiva europea sulla libera concorrenza 2004/18/CE recepita con il Decreto Legislativo n. 163 del 12 aprile 2006.
È arrivato ad affermare che l’Amministrazione Capitolina attraverso una serie di delibere e provvedimenti avrebbe previsto la “continuazione delle vecchie concessioni”, senza precisare che si riferiva alla scadenza del 31 dicembre del 2014 senza proroghe stabilita dal comma 9 dell’art. 34 del nuovo Regolamento di Pubblicità che è stato impugnato al TAR ed è oggetto di una prossima sentenza della seconda Sezione: su tali basi ha aggiunto che le posizioni degli impianti del riordino dovrebbero essere inserite nei Piani di Localizzazione.
Ha concluso lamentando i costi che ha comportato il rinnovo dell’intero circuito degli impianti, fra cui c’è stata soprattutto la conversione dei formati di mt. 4 x 3 in impianti di mt. 3 x 2: non posso non ricordare al riguardo, per un opportuno confronto, che è stato proprio lo stesso Ranieri Randaccio a chiedere di abolire il formato di mt. 4 x 3 con Nota della SCI del 14 marzo 2014.
A questo punto è andato via il Presidente del Municipio Emiliano Sciascia.
Ha preso quindi la parola Paolo Paglia (della ditta “APA”) che si è dichiarato d’accordo e si è quindi associato con tutto quanto ha detto il sig. Ranieri Randaccio, per pi manifestare l’intenzione di fare alcune domande un po’ più tecniche al Dott. Giattino.
Paolo Paglia
Ha premesso che “dalla lettura delle mappe ci stiamo rendendo conto di cose che non riusciamo a capire” ed ha chiesto al Dott. Giattino di sapere se:
– le posizioni attuali di progetto siano state verificate sul territorio e sia stata redatta al riguardo una mappa particolareggiata;
– sia stato fatto un rilievo degli impianti non presenti nella Nuova Banca Dati;
– nel nuovo assetto deciso con i Piani di Localizzazione sia stata prioritaria la riconferma della Nuova Banca Dati oppure siano stati effettuati sopralluoghi sul posto.
Nel prosieguo dell’incontro il Dott. Giattino non ha avuto possibilità di rispondere.
Prima dell’inizio dell’incontro pubblico mi sono intrattenuto a parlare con i suddetti rappresentanti delle ditte pubblicitarie, dichiarandomi incuriosito da quanto avrebbero detto in termini di confronto anche con il mio intervento, ma mai avrei immaginato che la loro partecipazione si traducesse in uno sparare a zero sui Piani di Localizzazione senza nessun margine di dialogo e quindi senza nessuna seria possibilità di confronto costruttivo.
Sapendo da voci certe che proprio le ditte che erano presenti ieri pomeriggio hanno deciso di impugnare al TAR i Piani di Localizzazione, ho trovato per di più questo “metodo” di partecipazione altamente scorretto, a maggior ragione perché le stesse domande fatte dal sig. Paolo Paglia potrebbero essere sfruttate al TAR come precisa censura a delle mancate risposte.
Non intendendo intervenire nessun altro rappresentante delle ditte pubblicitarie, la parola è stata data al sottoscritto: dopo essermi presentato quale rappresentante di una associazione ambientalista che ha seguito tutte le tappe che hanno portato dapprima al PRIP ed ora ai Piani di Localizzazione, dando un grosso contributo, ho voluto fare al Dott. Giuseppe Castaldo un appunto sull’iter che si intende seguire per arrivare alla approvazione definitiva dei Piani di Localizzazione.
Rodolfo Bosi
Ho fatto presente che l’incontro pubblico di ieri è stato promosso perché disposto espressamente dall’art. 32 delle Norme Tecniche di Attuazione, dal cui testo, così come mal formulato, si desume che ogni Municipio – oltre alla organizzazione del proprio incontro pubblico – non debba fare poi nient’altro, quando così invece non è, perché alle Norme Tecniche del PRIP è sovraordinato il nuovo Regolamento di Pubblicità (come attesta espressamente l’art. 37) che al 2° comma dell’art. 19 stabilisce testualmente che “i piani di localizzazione sono approvati dalla Giunta, sentito il parere dei Municipi.”
Ho quindi sollecitato il Prefetto Giuseppe Castaldo a trasmettere quanto prima ai Municipi formale richiesta di espressione del “parere” (consultivo ma obbligatorio) sul rispettivo Piano di Localizzazione, anche per consentire ai Consigli di tener conto delle osservazioni, proposte e istanze presentate dai cittadini.
Passando al merito del mio intervento, ho ricordato che con la delibera n. 380 del 30 dicembre 2014 la Giunta Capitolina ha dettato ad “Aequa Roma” dei criteri per la redazione dei Piani di Localizzazione, fra i quali c’era quello di riservare al servizio di Bike Sharing impianti speciali da mt. 1,20 x 1,80 e da mt. 3,20 x 2,40 per complessivi 8.000 mq., che non sono però quelli esclusivi che ha lasciato intendere il sig. Ranieri Randaccio: ne ho quindi integrato l’informazione incompleta da lui fornita, facendo sapere che il criterio dettato dalla Giunta Capitolina comprendeva anche 5.000 mq. da riservare a servizi di pubblica utilità (in particolare servizi igienici) ed in più consentiva anche un’ulteriore eventuale superficie aggiuntiva per elementi di arredo urbano.
A quest’ultimo riguardo ho fatto presente che fra gli elementi di arredo urbano ci potrebbero essere i totem interattivi distribuiti in modo protetto da un lato e baricentrico dall’altro lato in ogni Municipio per dare al cittadino tutte le informazioni che desidera avere (dalla comunicazione istituzionale, ai cinema e teatri del Municipio, ai negozi sempre del Municipio ecc. ecc.).
Ho anche ricordato che per il servizio di Bike Sharing era stato dettato come criterio che questo “servizio di pubblica utilità … dovrà essere dimensionato ed ubicato sul territorio in termini di sostenibilità economica del servizio”, perché differentemente una analisi costi-benefici che portasse alla conclusione di una non convenienza economica per chi dovrà accollarsi le grosse spese che comporta assicurare questo servizio farebbe rischiare di far andare deserte le gare e di vanificare tutti i risultati fin qui raggiunti.
A questo riguardo ho integrato l’informazione fornita del Dott. Giattino facendo presente che la proposta preliminare del Piano di Localizzazione del VII Municipio è stata presentata dapprima ai Presidenti dei Municipi, poi alle ditte pubblicitarie e da ultimo alle associazioni dei cittadini, con la finalità dichiarata di avere proposte per dei “criteri aggiuntivi”: ho messo in evidenza di avere trasmesso all’allora Assessore Marta Leonori un documento che proponeva come “metodo” quello di evitare il più possibile di distribuire sul territorio tutte le tipologie di impianti, mettendole in concorrenza tra loro e facendo perdere ad ognuna ogni rendita di posizione e il conseguente maggior valore economico.
Ho messo in evidenza che fra i “criteri aggiuntivi” che poi l’Assessore Marta Leonori ha effettivamente dettato non c’era quello di creare delle “aree di esclusiva” non solo per gli impianti speciali, perché i Piani di Localizzazione così come adottati continuano a mantenere gli stessi difetti di pianificazione riscontrati sulla proposta preliminare del Piano di Localizzazione del VII Municipio.
Anche perché sollecitato dalla Dott.ssa Sari ad entrare più direttamente nel merito del mio intervento, che riteneva evidentemente meramente “discorsivo”, ho allora messo l’accento sul rapporto che c’è tra i circuiti per tipologie di impianti ed i futuri bandi di gara per lotti territoriali ai fini dell’assegnazione della gestione decennale degli impianti , facendo presente che fra i 5 circuiti individuati dagli stessi criteri (impianti per pubbliche affissioni, impianti speciali per Bike Sharing e servizi igienici, impianti SPQR da assegnare prioritariamente alle ditte che hanno partecipato alla procedura del riordino, impianti SPQR per cultura e spettacolo ed impianti privati su suolo pubblico) le “aree di esclusiva” senza concorrenza si possono ridurre a tre (impianti speciali, impianti SPQR e impianti privati su suolo pubblico), dal momento che con esse possono “convivere” sia gli impianti per pubbliche affissioni che gli impianti per cultura e spettacolo perché non fanno concorrenza all’oggetto più specifico della pubblicità commerciale classica.
Richiamandomi all’invito del Prefetto Giuseppe Castaldo di fare osservazioni di carattere generale che andassero oltre lo specifico IV Municipio, ho premesso che non si può chiedere di spostare le singole posizioni degli impianti, perché si costringerebbe “Aequa Roma” a rifare del tutto i Piani di Localizzazione avendo posizionato gli impianti nel rispetto della legge quanto meno a 25 metri l’uno dall’altro.
Per le stesse ragioni non si possono modificare le superfici degli impianti perché occorre rispettare gli indici di affollamento prescritti dl PRIP per ogni strada.
Ho quindi fatto conoscere la proposta generale che riguarda tutta Roma e che parte dalla constatazione che dal centro storico di Roma, racchiuso dentro le mura aureliane, si irradiano in tutte le direzioni le strade consolari, per cui la proposta consiste nel riservare ad impianti speciali il lato di tutti questi assi di penetrazione urbana che vanno in direzione del centro storico, lasciandoli in convivenza solo con impianti per pubbliche affissioni (alla condizione di essere riservati esclusivamente a comunicazioni di tipo istituzionale) ed impianti per cultura e spettacolo, mentre il lato opposto in direzione verso il confine comunale va riservato agli impianti SPQR (anch’essi in convivenza solo con impianti per pubbliche affissioni ed impianti per cultura e spettacolo).
Ho precisato che tutti gli impianti privati su suolo privato che sono stati ubicati su un lato o sull’altro vanno scambiati (prendendoli da altre strade) rispettivamente con un numero di impianti speciali o di impianti SPQR che abbiano più o meno la stessa superficie.
Per una questione di “par condicio” ho fatto sapere che la proposta di carattere generale si integra con le proposte specifiche per ogni Municipio che consistono nell’indicare ad “Aequa Roma” il “metodo” per individuare in ogni Municipio quanto meno tre arterie da riservare ad impianti privati su suolo pubblico, oltre che ad impianti speciali ed impianti SPQR, avvalendosi dei maggiori flussi di traffico indicati dal PGTU o forniti dalla Agenzia per la Mobilità.
Ho da ultimo messo in risalto il compito che è demandato ad ogni Municipio, che è quello di individuare sul territorio il numero degli impianti da destinare a servizi municipali, precisando quali.
A tal ultimo riguardo ho fatto presente che è entrata in vigore la nuova legge che multa da 30 a 300 euro chi getta per terra mozziconi di sigaretta o chevingum: ho ricordato un interessante progetto di una designer di Milano che consiste nell’affiggere su un normale impianto pubblicitario quello che da intero sembra un normale manifesto, ma che in pratica è costituito da tanti post it staccabili, per avvolgervi per l’appunto le gomme o le sigarette spente, per poi gettarle negli appositi cestini.
Ho quindi consegnato nella mani dell’Assessore Andrea Casu una copia cartacea delle OSSERVAZIONI, PROPOSTE E ISTANZE RELATIVE AL PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEL IV MUNICIPIO, presentate congiuntamente da VAS a Bastacartelloni e da me trasmesse la sera prima per posta elettronica certificata sia al Comune che al IV Municipio.
Il sig. Paolo Paglia ha alla fine replicato per insistere sulle sue tre domande, ma l’incontro è stato chiuso dall’intervento della Dott.ssa Silvana Sari che ha tenuto a precisare: “la metodologia è scritta nella relazione: scrivete e ne prenderemo atto. Se no stiamo facendo una puntata di Ballarò”.
Oggi pomeriggio si terrà il secondo in contro pubblico sul Piano di Localizzazione del XIII Municipio.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi