Parco Appia Antica. Foto d’archivio.
La regione vuole far valere il diritto di prelazione sui terreni messi in vendita dalla fondazione Gerini.
E’ questa l’intenzione ribadita dall’assessore Giancarlo Righini nella seduta della commissione bilancio che si è tenuta il 27 luglio.
La raccolta fondi dei cittadini
L’intenzione era stata anticipata anche a Romatoday.
Ma l’incertezza sulla possibilità di acquisire tutte le aree presenti nel parco dell’Appia Antica che sono state messe in vendita, aveva anche scatenato l’iniziativa dei cittadini.
Il comitato per la Caffarella, da decenni in prima linea nella valorizzazione del prezioso parco, aveva anche annunciato la volontà di lanciare “una raccolta fondi popolare”.
E’ stata attivata perché “una goccia è niente ma tante gocce insieme formano il mare” si legge sulla pagina dedicata al crowfunding – quindi vi chiediamo di farvi gocce e formare questo mare di donazioni affinché il Parco dell’Appia Antica non venga parcellizzato e smembrato”.
Dall’allarme di Ciampacavallo al vincolo sulle aree in vendita
L’obiettivo di vendere le proprietà che ricadono all’interno del parco dell’Appia Antica, era stata comunicata dalla fondazione Gerini nell’ottobre del 2022.
Tra le aree messe sul mercato anche quella dove opera Ciampacavallo, la onlus che nelle proprie attività coinvolge oltre 700 persone con disabilità.
La onlus, temendo di essere sfrattata, ha acceso i riflettori sulla propria condizione e, nel farlo, ha indirettamente portato l’attenzione sull’intera operazione.
Visto che l’ente regionale del parco dell’Appia Antica, non dispone delle risorse economiche sufficienti a rilevare i terreni e le proprietà in vendita, è stato chiesto l’intervento della regione. Intervento reso possibile dopo l’interessamento del governo che, su quelle superfici, ha recentemente posto un vincolo.
La regione pronta a far valere la prelazione su 30 ettari di parco
“Il vincolo – ha spiegato a Romatoday Simone Quilici, il direttore del parco archeologico, un ente di emanazione ministeriale – è giunto a seguito del riconoscimento dell’interesse culturale e riguarda tutti i 40 ettari e non soltanto 10.
Inoltre – ha aggiunto Quilici – è già operativo”.
E quindi la regione può accontonare le risorse per fare la propria offerta.
L’assessore Righini, nel presentare l’assestamento di bilancio nell’apposita commissione, ha spiegato che Ciampacavallo è “una realtà importante che vogliamo tutelare” e che quindi la regione è pronta ad esercitare il diritto di prelazione sull’area dell’Olivetaccio che dall’assessorato è stato riferito, a Romatoday, riguarda a oggi 30 ettari di parco.
La restante quota potrebbe essere acquisita dal ministero della cultura, se vuole esercitare la prelazione.
A supporto si stanno muovendo anche i cittadini, con “la raccolta fondi popolare” in corso.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 28 luglio 2023 sul sito online “Roma Today”)