(Segnalazione anticipata via PEC)
———- Messaggio inoltrato ———-
Da: vas roma circolo.vas.roma@gmail.com
Date: 29 dicembre 2015 14:59
Oggetto: Megaimpianti pubblicitari installati in via Flaminia
A: paola.sbriccoli@comune.roma.it, Monica Giampaoli <monica.giampaoli@comune.roma.it>, renato.marra@comune.roma.it, seg15cassia.polizialocale@comune.roma.it, daniele torquati <daniele.torquati@comune.roma.it>
Si trasmette in allegato la segnalazione relativa ai due megaimpianti pubblicitari di mt. 8 x 4 installati dalla ditta “S.C.I.” su entrambe le spallette del futuro ponte del rilevato ferroviario in via Flaminia.
In caso di accertata natura abusiva dei due megaimpianti, si chiede alle SS. LL. di voler far provvedere alla loro più sollecita rimozione, ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze.
Si chiede altresì la rimozione anche di tutti i 9 impianti di mt. 3 x 2 (nonché dei due impianti dismessi di mt. 1,40 x 2,00) parimenti installati su entrambe le spallette, nel rispetto degli ulteriori indirizzi dettati con la deliberazione n. 325 del 13 ottobre 2015, con cui la Giunta Capitolina ha adottato i 15 Piani di Localizzazione degli impianti pubblicitari.
Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3 e 9 della legge n. 241/1990.
Distinti saluti.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Responsabile del Circolo Territoriale di Roma della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS)
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(segnalazione in allegato)
Si segnala che dopo lo scorso mese di settembre su entrambe le spallette del futuro ponte del rilevato ferroviario in via Flaminia (all’altea del civico n. 857) sono stati installati dalla ditta “S.C.I.” (Società Concessioni Internazionali) due megaimpianti pubblicitari di mt. 8 x 4.
Megaimpianto installato sulla spalletta occidentale
Megaimpianto installato sulla spalletta occidentale (foto scattata il 14 dicembre 2015)
Targhette affisse sul lato destro del megaimpianto (foto scattata il 14 dicembre 2015)
Inquadramento del megaimpianto rispetto alla spalletta occidentale
(foto scattata il 14 dicembre 2015)
Inquadramento dal lato opposto del megaimpianto rispetto alla spalletta occidentale
(foto scattata il 14 dicembre 2015)
Foto tratta da Street View di Google Maps che lascia vedere come a settembre del 2015 il megaimpianto non fosse stato ancora installato
Megaimpianto installalo sulla spalletta orientale
Megaimpianto installato sulla spalletta orientale (foto scattata il 14 dicembre 2015)
Targhette affisse sul lato destro del megaimpianto (foto scattata il 14 dicembre 2015)
Inquadramento del megaimpianto rispetto alla spalletta orientale
(foto scattata il 14 dicembre 2015)
Foto tratta da Street View di Google Maps che lascia vedere come a settembre del 2015 il megaimpianto non fosse stato ancora installato
Come si deduce dalle targhette che sono state affisse a fianco di entrambi i megaimpianti, la ditta “S.C.I.” avrebbe ottenuto l’autorizzazione da “R.F.I.” (Rete Ferroviaria Italiana), proprietaria delle spallette, con contratto n. 134 del 1 ottobre 2014, ma non ha avuto anche l’autorizzazione del Comune di Roma ad inserire entrambi i megaimpianti nella Nuova Banca Dati, dal momento che sulle relative targhette non è riportato il rispettivo numero di codice identificativo con cui ogni impianto viene registrato, dal momento che viene indicato solo il n. 0099 che è peraltro il codice di “R.F.I.” e non quello della “S.C.I.” (registrata invece in Nuova Banca Dati con il codice n. 0040).
Risulta infatti che la ditta S.C.I. ha vinto il bando per la installazione di impianti pubblicitari su proprietà ferroviaria, come confermato anche sul sito www.sci.it della stessa ditta, dove risulta al momento già pubblicata la scheda di uno solo dei due megaimpianti, dichiarandone le dimensioni “maxi” di mt. 8 x 4.
Il precedente bando era stato vinto dalla ditta “CBS” a cui RFI aveva concesso di installare 3 impianti monofacciali di mt. 4 x 3 con i numeri di codice identificativo 0099/BN189/P (cimasa 136), 0099/BN194/P (cimasa 40) e 0099/BN192/P (cimasa 41) sulla spalletta occidentale e 3 impianti monofacciali di mt. 4 x 3 sulla spalletta orientale con i numeri di codice identificativo 0099/BN188/P (cimasa 44), 0099/BN190/P (cimasa 43) e 0099/BN195/P (cimasa 38): successivamente l’impianto con cimasa 41 della spalletta occidentale è stato scambiato di posto con l’impianto con cimasa 38 installato sulla spalletta orientale.
Impianto CBS sulla spalletta occidentale con numero di codice identificativo 0099/BN189/P (cimasa 136) (foto scattata il 12 dicembre 2013)
Impianto CBS sulla spalletta occidentale con numero di codice identificativo 0099/BN194/P (cimasa 40) (foto scattata il 12 dicembre 2013)
Foto dell’aprile 2008 tratta da Street View di Google Maps che attesta che l’impianto CBS sulla spalletta occidentale con numero di codice identificativo 0099/BN192/P (cimasa 41) è stato poi scambiato con l’impianto con cimasa n. 38 installato sulla spalletta opposta della strada
La foto dell’aprile del 2008 lascia vedere sulla sinistra un impianto di mt. 4 x 3 della ditta “D.N.D. PROJECT E SERVICE” installato a fianco di un impianto di mt. 1,40 x 2,00 che porta lo stesso numero di codice identificativo 0099 della RFI, di cui si dirà più avanti.
Impianto CBS sulla spalletta orientale con numero di codice identificativo 0099/BN188/P (cimasa 44) (foto scattata il 12 dicembre 2013)
Impianto CBS sulla spalletta orientale con numero di codice identificativo 0099/BN190/P (cimasa 43) (foto scattata il 12 dicembre 2013)
Impianto CBS sulla spalletta orientale, originariamente con numero di codice identificativo 0099/BN195/P (cimasa 38): è stato poi scambiato con l’impianto con cimasa n. 41 installato sulla spalletta opposta della strada (come attesta la foto scattata il 12 dicembre 2013)
La ditta “CBS” è risultata iscritta nella Nuova Banca Dati con il numero di codice 0051 come “CBS OUTDOOR S.r.l.”: il 20 gennaio 2014 ha però cambiato denominazione sociale in “EXTERION MEDIA (ITALY)” mantenendo lo stesso numero di codice 0051.
Ma sulla spalletta occidentale, oltre ai 3 suddetti impianti CBS, più o meno alla stessa epoca risultavano installati anche i suddetti quattro impianti pubblicitari monofacciali.
Impianto di mt. 4 x 3 della “PUBBLI ROMA S.r.l. UNINOMINALE” con numero di codice identificativo 0049/AQ445/P (cimasa 150) (foto scattata il 12 dicembre 2013)
Impianto di mt. 4 x 3 della “PUBBLI ROMA S.r.l. UNINOMINALE” con numero di codice identificativo 0049/AQ444/P (cimasa 148) (foto scattata il 12 dicembre 2013)
La foto dell’aprile del 2008 lascia vedere sulla sinistra un impianto di mt. 4 x 3 della ditta “D.N.D. PROJECT E SERVICE” installato a fianco di un impianto di mt. 1,40 x 2,00 che porta lo stesso numero di codice identificativo 0099 della RFI.
Anche sulla spalletta orientale, oltre ai 3 suddetti impianti CBS, alla stessa epoca risultavano installati i suddetti quattro impianti pubblicitari monofacciali.
2 impianti di mt. 4 x 3 della ditta “GREGOR” con numeri di codice identificativo 0074/AO536/P e 0074/AO535/P (foto scattata il 12 marzo 2013)
Gli stessi 2 impianti di mt. 4 x 3 della ditta “GREGOR” con numeri di codice identificativo 0074/AO536/P e 0074/AO535/P (foto scattata il 12 marzo 2013)
Successivamente la ditta “Gregor” ha unito i due impianti di mt. 4 x 3 a formare un megaimpianto di mt. 8 x 3 che ho accertato e poi segnalato sempre con Nota VAS prot. . 27 del 23 dicembre 2013 assieme a tutti gli altri 94 impianti pubblicitari installati lungo il Viale di Tor di Quinto ed il tratto terminale di Via Flaminia.
Foto scattata il 12 dicembre 2013
Impianto di mt. 1,40 x 2,00 con numero di codice identificativo 0099/BN191/P (cimasa 84) ed impianto di mt. 4 x 3 della ditta “D.N.D. PROJECT E SERVICE” (foto scattata il 12 dicembre 2013)
Dopo che alla fine del 2014 si è aggiudicata il bando per il rinnovo delle concessioni dei cartelloni pubblicitari di RFI installati in proprietà ferroviaria, la ditta “S.C.I.” ha ereditato gli impianti della “CBS”, mantenendone i rispettivi numeri di codice identificativo, provvedendo soltanto a cambiarne la cimasa con la propria denominazione sociale.
Spalletta occidentale (foto scattata il 12 febbraio 2015)
Spalletta orientale (foto scattata il 1 dicembre 2013)
Dopo l’approvazione della Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 50 del 30 luglio 2014, con cui è stato modificato il Regolamento di Pubblicità consentendo un formato massimo degli impianti di mt. 3 x 2 ed il conseguente obbligo prescritto dal TAR del Lazio di rimuovere entro il 20 maggio del 2015 tutti gli impianti di dimensioni uguali o superiori a mt. 4 x 3, la ditta “GREGOR” ha dapprima oscurato l’impianto di mt. 8 x 3, che ha poi rimosso convertendo i suoi due originari impianti di mt. 4 x 3 in due cartelloni di mt. 3 x 2, che ha però voluto mantenere uniti a formare ora un megaimpianto di mt. 6 x 2.
Foto scattata il 13 giugno 2015
Il megaimpianto di mt. 6 x 2 della ditta “GREGOR” ricavato dall’unione dei due originari impianti con numeri di codice identificativo 0074/AO536/P e 0074/AO535/P
(Foto scattata il 14 dicembre 2015)
Foto scattata il 14 dicembre 2015
Foto scattata il 14 dicembre 2015
Alla ditta “S.C.I.” con Determinazione Dirigenziale 1367 prot. n. 43094 del 16/6/2015 è stato approvato un cronoprogramma con cui si è impegnata a convertire tutti i suoi impianti di mt. 4 x 3 entro il 10 ottobre 2015.
Foto tratta da Street View di Google Maps che lascia vedere come a settembre del 2015 sulla spalletta occidentale fossero stati affissi tre impianti “S.C.I.” di formato di mt. 3 x 2.
Impianto di mt. 3 x 2 affisso al posto dell’impianto della ditta “D.N.D. PROJECT E SERVICE” (nel frattempo rimosso), con targhetta senza numero completo di codice identificativo, come attesta la foto seguente (foto scattata il 14 dicembre 2015)
La targhetta con il numero incompleto di codice identificativo (foto scattata il 14 dicembre 2015)
La cimasa con la scritta sia della S.C.I. che di R.F.I. (foto scattata il 14 dicembre 2015)
Gli altri due impianti della S.C.I. di mt. 3 x 2 affissi sulla spalletta occidentale
(foto scattata il 14 dicembre 2015)
Targhetta con il numero di codice identificativo dell’impianto di sinistra
(foto scattata il 14 dicembre 2015)
Targhetta con il numero di codice identificativo dell’impianto di destra
(foto scattata il 14 dicembre 2015)
Spalletta orientale – Foto scattata il 12 febbraio 2015 che lascia vedere l’avvenuta rimozione degli impianti di mt. 4 x 3 della ditta S.C.I.
Foto tratta da Street View di Google Maps che lascia vedere come a settembre del 2015 sulla spalletta orientale fossero stati affissi due impianti “S.C.I.” di formato di mt. 3 x 2, che hanno però una targhetta senza numero completo di codice identificativo, come attestano le foto seguenti.
Foto scattata il 14 dicembre 2015
Foto scattata il 14 dicembre 2015
Dopo l’approvazione della Deliberazione n. 50 del 30 luglio 2014, con cui è stato modificato il Regolamento di Pubblicità consentendo un formato massimo degli impianti di mt. 3 x 2 ed il conseguente obbligo prescritto dal TAR del Lazio di rimuovere entro il 20 maggio del 2015 tutti gli impianti di dimensioni uguali o superiori a mt. 4 x 3, anche la ditta “PUBBLI ROMA S.r.l. UNINOMINALE” ha provveduto a convertire i suoi tre impianti di mt. 4 x 3 in altrettanti impianti di mt. 3 x 2.
Impianto di mt. 3 x 2 della “PUBBLI ROMA S.r.l. UNINOMINALE” installato sulla spalletta occidentale con numero di codice identificativo 0049/AQ445/P (vedi foto seguente) –
Foto scattata il 14 dicembre 2015
Foto scattata il 14 dicembre 2015
Impianto di mt. 3 x 2 della “PUBBLI ROMA S.r.l. UNINOMINALE” installato sulla spalletta occidentale con numero di codice identificativo 0049/AQ444/P (vedi foto seguente) –
Foto scattata il 14 dicembre 2015
Foto scattata il 14 dicembre 2015
Foto tratta da Street View di Google Maps che lascia vedere in primo piano l’impianto con cornice verde di mt. 1,40 x 2,00 ormai dismesso
Impianto di mt. 3 x 2 della “PUBBLI ROMA S.r.l. UNINOMINALE” installato sulla spalletta orientale al posto dell’ Impianto della ditta “D.N.D. PROJECT E SERVICE”, con il numero di codice identificativo 0049/BR456/P (vedi foto seguente) –
Foto scattata il 14 dicembre 2015
Foto scattata il 14 dicembre 2015
La foto scattata il 14 dicembre 2015 lascia vedere sulla destra l’impianto di mt. 1,40 x 2,00 ormai dismesso
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I due megaimpianti della ditta “S.C.I.” non possono essere “giustificati” e tanto meno “legittimati” come impianti su parete cieca, dal momento che le spallette del futuro ponte sul rilevato ferroviario non sono affatto assimilabili a due pareti cieche: ma anche ammesso e non concesso che le si vogliano considerare tali, sulle stesse pareti non possono essere affissi più impianti pubblicitari come invece risulta per il caso in questione.
Il problema ad ogni modo non si pone perché i due megaimpianti della ditta “S.C.I.”, così come gli altri 9 impianti di mt. 3 x 2 (nonché i due impianti dismessi da mt. 1,40 x 2,00), ricadono comunque all’interno del vincolo paesistico denominato “Valle del Tevere”, imposto con Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 10591 del 5 dicembre 1989 ai sensi della legge n. 1497/1939: il vincolo è tutelato dal vigente Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.) che destina le spallette della via Flaminia all’ambito di paesaggio delle “Reti, infrastrutture e servizi”, come attesta l’estratto della Tav. A1.a del PRIP.
Legenda
L’ambito di paesaggio delle “Reti, infrastrutture e servizi” è disciplinato dall’art. 32 delle Norme del P.T.P.R. che per quanto riguarda i cartelloni pubblicitari alla Tavola C prescrive il <<divieto nelle aree di margine alle infrastrutture viarie e ferroviarie salvo segnaletica di pubblica utilità>>.
Per collocare ad ogni modo cartelli pubblicitari nell’ambito e in prossimità dei beni paesaggistici (soggetti cioè a vincolo paesistico imposto con Decreto Ministeriale ex lege 1497/1939 oppure ope legis 431/1985 oppure ancora con deliberazione della Giunta Regionale del Lazio) prima ancora del materiale rilascio della autorizzazione da parte del Servizio Affissioni e Pubblicità del Comune di Roma, occorre avere il rilascio preventivo ed obbligatorio della “autorizzazione paesaggistica” che spetta al Servizio Autorizzazioni Paesaggistiche del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica – Direzione Attuazione degli Strumenti Urbanistici – U.O. Procedimenti Edilizi Speciali (che ha come dirigente l’Ing. Angela Mussumeci), il quale a sua volta deve avere il previo parere favorevole vincolante della Soprintendenza competente per territorio ai sensi del 1° comma dell’art. 153 del D.Lgs. n. 42/2004, che spetta in tal caso alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma (che ha come Direttore la Dott.ssa Renata Codello).
Ai sensi del 4° comma dell’art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004 “l’autorizzazione paesaggistica costituisce atto autonomo e presupposto rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli legittimanti l’intervento urbanistico-edilizio”: ne deriva che l’installazione in zona vincolata di un cartellone pubblicitario senza la preventiva ed obbligatoria “autorizzazione paesaggistica” è sempre viziata di legittimità.
Si chiede di sapere se sia stata quanto meno presentata domanda di rilascio della “autorizzazione paesistica”, che non può ad ogni modo essere concessa in considerazione dell’espresso divieto di affissione pubblicitaria nelle aree di margine alle infrastrutture ferroviarie.
In caso di accertata natura abusiva dei due megaimpianti, si chiede alle SS. LL. di voler far provvedere alla loro più sollecita rimozione, ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze.
Le ubicazioni non solo dei due suddetti megaimpianti, ma anche di tutti gli altri 9 impianti di mt. 3 x 2 (nonché dei due impianti dismessi di mt. 1,40 x 2,00), non sono previste nel Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP), come attesta l’estratto seguente della Tav. 1.04 della zonizzazione, dove sul tratto terminale della via Flaminia, benché ricadente in sottozona B2 (relativa alle due spallette ferroviarie) e B3, non è stato pianificato nessun tipo stradale.
Estratto Tav. 1.04 del PRIP
Conseguentemente il Piano di Localizzazione del XV Municipio, adottato con la Deliberazione della Giunta Capitolina n. 325 del 13 ottobre 2015, non prevede l’ubicazione di nessun impianto pubblicitario né su Viale di Tor di Quinto né sul tratto terminale della via Flaminia.
Ne deriva che anche tutti i 9 impianti di mt. 3 x 2 (nonché i due impianti dismessi di mt. 1,40 x 2,00) debbono essere rimossi, nel rispetto degli ulteriori indirizzi dettati con la suddetta delibera di adozione, fra cui c’è quello secondo il quale “gli impianti già inseriti nella Nuova Banca Dati permangono nell’ubicazione in cui si trovano alla data del presente provvedimento e si procede alla loro ricollocazione soltanto per contrasto al Codice della Strada, per lavori pubblici e per contrasto alla disciplina di tutela paesaggistica-architettonica-archeologica-ambientale come risultante dalla deliberazione Assemblea Capitolina n. 49/2014, su diffida dell’Ente tutore, escludendo spostamenti su iniziativa delle Società”.
Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3 e 9 della legge n. 241/1990.
Distinti saluti.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Responsabile del Circolo Territoriale di Roma della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS)