Rendering del progetto per il parco di Centocelle
Un gigantesco progetto territoriale promette di trasformare il volto del parco archeologico.
Centoventisei ettari di verde nel quadrante est della città, da anni abbandonati tra rifiuti in superficie e sotterranei e insediamenti abusivi, pronti a diventare un “bosco urbano”, ma anche un playground fatto di aree sportive e luoghi di incontro, una zona giochi per i più piccoli, una piazza che sia cinema, palco per eventi, area per attività didattiche all’aperto.
E ancora una piazza con una fontana “pedonale”, un centro servizi, e una “promenade” lungo il tracciato ferroviario dismesso.
Siamo al parco di Centocelle e il masterplan che ne prevede la totale riqualificazione, anticipato da RomaToday, è stato dettagliato ieri alla cittadinanza nei locali della Casa della Cultura.
Presente l’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi, il presidente della Commissione capitolina Ambiente, Giammarco Palmieri, i presidenti del V e VII municipio Mauro Caliste e Francesco Laddaga, l’architetto Maria Elena Lioy, responsabile del procedimento per il dipartimento Ambiente di Roma Capitale e l’architetto Paolo Pineschi dello studio Aka Architetti, progettista e direttore dei lavori.
“Il masterplan che abbiamo presentato è stato concepito come un progetto unitario che si fa carico delle complessità legate alla evoluzione storica del sito e alle problematiche emerse nelle esperienze precedenti – ha spiegato l’assessora Alfonsi – in una logica di pianificazione – diretta al breve, al medio e al lungo periodo – mirata al recupero e alla valorizzazione di un sito di grande importanza per questo settore urbano e per l’intera città di Roma“.
Un “progetto importantissimo” per il presidente Palmieri, “perché lega in un’unica idea i molteplici progetti che riguardano il parco.
Dopo tanti anni siamo pronti a far partire lavori in grado di dare finalmente forma a ciò per cui tanti e tante hanno lavorato per anni”. Vediamone i dettagli.
Il “bosco urbano” e l’area ludica
Il programma di restyling del parco si basa sull’attivazione di diverse iniziative progettuali.
La prima riguarda la forestazione e porterà in autunno alla piantumazione di circa 500 alberi con l’obiettivo di densificare la presenza arborea e arbustiva e “forestare” l’ambito del parco già oggi fruibile (la zona corrispondente al cosiddetto primo stralcio).
Nell’ambito di questa fase progettuale (che è poi quella, unica, già finanziata per un totale di cinque milioni e mezzo di euro) viene prevista anche la realizzazione di un’area ludica per i bambini dedicata al tema dell’aria e del volo, ispirata al primo decollo di un areoplano in Italia.
Un evento storico che è avvenuto proprio qui a Centocelle quando uno dei fratelli Wright, Wilbur, si è staccato dal suolo con il suo biplano – era il 19 aprile 1990 – compiendo diverse evoluzioni sopra i pratoni del quartiere.
I nuovi accessi e il playground sulla pista
In contemporanea è stato completato il progetto esecutivo che va ad ampliare l’attuale estensione del parco e a realizzare nuove importanti attrezzature.
Questo progetto interessa un ambito di circa 52 ettari, che corrisponde in pratica alla somma del primo e secondo stralcio dei lavori.
Il programma progettuale, che troverà la sua attuazione nel corso del 2024, incrementa la presenza arborea e definisce un nuovo sistema di percorsi che collegano il parco ai nuovi accessi su via di Centocelle, viale Togliatti e via Santi Romano.
Sempre in questa fase viene prevista la realizzazione di un grande playground, riutilizzando la pista di atterraggio esistente per collocare campi da basket, tennis, ping-pong, pallavolo e corsie per atletica.
Un grande spazio colorato, inclusivo e aperto a tutti, un luogo dedicato allo sport e all’incontro tra persone
Parco di Centocelle rendering – playground
La pista di atterraggio rappresenta in questo modo un’importante occasione per conservare e ripensare questo segno territoriale che caratterizza nell’immaginario collettivo il parco, ricollegandolo al suo passato e alle sue trasformazioni.
La grande estensione della pista, oltre 350 metri, permette di ospitare diverse attività contemporaneamente, andando a rappresentare un punto di interesse per chi utilizza il parco per fare pratica sportiva, in continuità con i percorsi pedonali e ciclabili e le attrezzature del percorso salute previste in diversi luoghi del parco.
La piazza del parco e la fontana “pedonale”
Con la stessa filosofia viene prevista la realizzazione di una piazza del parco, presso l’attuale ingresso principale su via Casalina e connessa a una nuova area di parcheggio.
Pensata come uno spazio multifunzionale concepito sia come punto di contatto con la città, sia come sistema di connessione con i percorsi nel verde, si struttura per accogliere spettacoli, eventi, attività didattiche all’aperto, studio/lettura, mercatini temporanei, cinema e quant’altro.
Il progetto prevede all’interno della piazza una fontana, dove è possibile rinfrescarsi e bagnarsi attraverso la presenza di schizzi di acqua e acqua vaporizzata.
Parco di Centocelle rendering – fontana %22pedonale%22
La “promenade” lungo il tracciato ferroviario
Per quanto riguarda il tracciato ferroviario dismesso, il progetto prevede, a valle di una fase di rimozione dei rifiuti e di consolidamento delle scarpate in terra, il recupero di questo grande segno come una passeggiata botanica, una promenade a servizio del parco legata alla fruizione naturalistica e alla percorribilità ciclabile, con la possibilità di accedere ai livelli sotterranei delle gallerie attraverso la realizzazione di un nuovo sistema di ingressi e l’organizzazione di visite guidate.
La tagliata ferroviaria abbandonata rappresenta un luogo dove la natura ha preso il sopravvento, un sistema di notevole valore in termini di biodiversità, un “monumento naturale” che può essere recuperato e riqualificato.
E di recupero si parla anche per l’ex stazione di servizio tra via Casilina e viale Palmiro Togliatti, che potrebbe diventare un importante sistema di accesso dalla fermata della linea C della metropolitana e ospitare servizi per il parco.
Bonifiche e delocalizzazione
Il tutto con in parallelo una serie di operazioni di bonifica dell’area verde necessarie e imprescindibili se si vuole dare realmente un nuovo volto al parco.
Ci sono da rimuovere i rifiuti interrati nel canalone su via Casilina (operazione che ha già dei fondi stanziati ad hoc), dove è previsto il boulevard e la possibilità di visitare nei sotterranei le cave di tufo.
Poi ancora la rimozione dei resti dell’incendio scoppiato un anno fa dietro agli autodemolitori che affacciano su viale Palmiro Togliatti.
Rimozione che è stata affidata ai titolari delle attività interessate e che ancora non è stata completata da parte di tutti.
L’interlocuzione a riguardo tra operatori e Campidoglio è in corso.
E sempre sul fronte degli sfasciacarrozze la loro delocalizzazione in un’area lontana dal centro abitato e da un parco che, lo ricordiamo, è vincolato.
A tal proposito l’area è stata individuata e si tratta dell’ex campo rom La Barbuta, sgomberato nel 2021.
Una proposta avanzata dal Comune e accettata dagli operatori che però deve essere ancora ufficializzata.
Anche su questo è in corso il dialogo tra Comune e Regione Lazio, l’altro ente competente in materia che ha chiesto a riguardo un piano più dettagliato.
(Articolo di Ginevra Nozzoli, pubblicato con questo titolo il 18 luglio 2023 sul sito online “Roma Today”)