Lo striscione esposto nei pressi del Colosseo quadrato all’Eur
Sabato 15 e domenica 16 luglio all’Eur torna la Formula E, tappa fissa italiana del Campionato Mondiale delle auto elettriche.
Proprio questa mattina il comitato contro il termovalorizzatore a Santa Palomba ha esposto due striscioni, uno al Colosseo e uno all’Eur, per protestare contro la decisione di costruire l’impianto a Roma sud e contro le politiche dell’amministrazione Gualtieri nelle periferie: “Dalla Ztl agli autodemolitori, i problemi della città vengono scaricati lontano dal centro“.
Gli striscioni esposti a Roma contro il termovalorizzatore
Due striscioni verdi con scritte rosse campeggiano in due luoghi simbolo della città, distanti tra loro geograficamente e storicamente, ma accomunati dalla definizione comune: il Colosseo e il Colosseo quadrato.
Una protesta firmata dal comitato contro il termovalorizzatore a Santa Palomba, impianto che “mangerà” circa 600.000 tonnellate di rifiuti ogni anno e nelle intenzioni dell’amministrazione Gualtieri risolverà i problemi di Roma a partire dal 2017.
“All’Eur il Gran Premio della Formula elettrica, in periferia monnezza e inceneritore. E’ questa la nuova sinistra?” si legge sullo striscione.
striscione Colosseo
“Gualtieri incoerente, scarica in periferia i problemi della città“
Quella che viene evidenziata dai promotori dell’iniziativa è “l’incoerenza nelle politiche di questa giunta – spiega il portavoce Alessandro Lepidini, fino a novembre 2022 assessore ad ambiente e rifiuti del IX municipio – che da una parte parla di rilancio delle periferie e transizione ecologica in campagna elettorale e ospita eventi sportivi incentrati sulle rinnovabili, dall’altra scarica proprio nelle periferie i veleni e i problemi della città“.
Dalla delocalizzazione degli autodemolitori alla costruzione di impianti di incenerimento, sono diversi i temi che non vanno giù al comitato: “C’è una sorta di accanimento – prosegue Lepidini – pensiamo per esempio alla chiusura della viabilità in città, a discapito di chi viene dalle fasce marginali di Roma.
Questa giunta di centrosinistra forse piacerà dentro la Ztl, ma fa politiche contro le periferie. Quartieri dove insistono discariche a cielo aperto, rifiuti in strada.
E’ ancora tutto irrisolto“.
Per il comitato la presenza dell’inceneritore comporterà anche un aumento del traffico nel quadrante Ardeatino “a causa dei numerosi camion che transiteranno portando i rifiuti, rendendo ancor più difficili gli spostamenti e innalzando le emissioni di scarichi nocivi“.
Il sit-in negato dalla Questura
Infine, è notizia del 14 luglio il divieto giunto al comitato da parte della Questura di Roma relativo all’autorizzazione di un sit-in di fronte al Nazareno, sede del Partito democratico: “Volevamo manifestare il 19 luglio, insieme ad altre realtà – conclude Lepidini – per chiedere alla segreteria nazionale del partito di cui Gualtieri è espressione che cosa ne pensasse definitivamente del termovalorizzatore.
Purtroppo, con motivazioni artificiose, ce lo hanno impedito.
Dicono che dal 2021 non si possono fare manifestazioni in aree adiacenti ai palazzi istituzionali, una roba da regime prefettizio.
Questo è grave, ci muoveremo in ogni sede per far rispettare un diritto sancito dalla Costituzione“.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 15 luglio 2023 sul sito online “Roma Today”)