La Giornata Nazionale degli Alberi, ovvero il 21 novembre, nasce con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del patrimonio arboreo e boschivo mondiale ed italiano, al fine di tutelare la biodiversità, contrastare i cambiamenti climatici e prevenire il dissesto idrogeologico.
Valorizzare l’ambiente, il patrimonio arboreo e boschivo e le tradizioni legate all’albero nella cultura italiana, ed operare verso una migliore vivibilità degli insediamenti urbani sono obiettivi che effettivamente ricalcano il dettato del protocollo di Kyoto.
Il tutto utilizzando risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Il 21 novembre di ogni anno viene intitolato ad un tema di elevato valore etico, culturale e sociale.
Durante questa Giornata gli studenti delle scuole, in collaborazione con Comuni, Regioni e Corpo Forestale dello Stato, piantano in aree pubbliche piantine di specie autoctone, a volte messe a disposizione dai vivai forestali regionali.
Il rinverdimento delle aree pubbliche è una pratica “sponsorizzata” già nella Legge n. 113/1992 (Legge Rutelli), che prevede l’obbligo di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica.
Con la Legge n. 10/2013 l’obbligo si è estesa anche a ciascun minore adottato.
Per verificare l’effettivo incremento del verde pubblico è stato istituito un Comitato ad hoc, con i seguenti compiti:
1) monitorare l’attuazione della Legge 29/1/1992 n. 113 e di tutte le normative che promuovono lo sviluppo del verde pubblico e privato;
2) individuare i percorsi progettuali e le opere necessarie che le PP.AA. devono intraprendere per garantire l’attuazione della Legge 29/1/1992 n. 113;
3) proporre un piano nazionale, contenente criteri e linee guida, per la realizzazione di aree verdi permanenti intorno alle maggiori aree urbanizzate e di filari alberati lungo le strade e la creazione di giardini e orti;
4) verificare che gli enti locali garantiscano la sicurezza delle alberature stradali e dei singoli alberi;
5) predisporre entro il 30 maggio di ogni anno una relazione circa i risultati ottenuti dal monitoraggio;
6) testare le iniziative della Giornata Nazionale degli Alberi;
7) promuovere gli interventi atti a proteggere e migliorare i giardini storici.
Regioni, Province e Comuni, ognuno per le proprie e disponibilità, si impegnano a rendere le nuove edificazioni e quelle esistenti più green.
In particolare i Comuni possono verificare: il riuso e la riorganizzazione degli insediamenti residenziali e produttivi esistenti, piuttosto che trasformare aree non urbanizzate; gli strumenti e gli interventi per la conservazione e il ripristino del paesaggio rurale o forestale non urbanizzato.
Per la conservazione e la tutela del patrimonio arboreo esistente, “nuovi” alberi verranno inseriti nell’elenco di quelli monumentali, ai quali si dovrà porre particolare attenzione, in quanto danneggiare o abbattere un albero monumentale comporterà una sanzione amministrativa variabile da 5.000 a 100.000 euro.
L’iscrizione dell’albero nell’elenco potrà essere verificato con il Comune e con il Corpo Forestale dello Stato.
Tratto da: http://leggioggi.it