Una parte del cantiere di via Scarpa
La Sapienza sta per ultimare la realizzazione di un’area dedicata agli studenti delle facoltà di Ingegneria ed Economia in via Antonio Scarpa.
Il cantiere, ripreso prima dell’estate, ha suscitato l’allarme da parte di chi già un anno fa si era mosso per interromperlo: l’area, infatti, gode di un vincolo archeologico dal 1993, trovandosi sopra le catacombe di Sant’Ippolito.
“La proposta progettuale è stata rielaborata e l’esecuzione è stata autorizzata dalla Soprintendenza Statale“, fa sapere l’ateneo.
Il cantiere nell’area vincolata
La storia del cantiere di via Scarpa inizia a settembre 2023.
Una mattina, il consigliere capitolino di Italia Viva Valerio Casini denuncia l’abbattimento di numerose alberature all’interno dell’area verde, a due passi dalla facoltà di Economia e da viale Ippocrate: “Ci sono le catacombe di Sant’Ippolito, ha un valore paesaggistico e archeologico che va tutelato“, dichiarava il renziano, insieme alla collega Francesca Leoncini.
L’obiettivo di Sapienza, inizialmente, era quello di realizzare un parcheggio con 86 posti.
Anche la presidente del II municipio Francesca Del Bello e l’assessore al verde Rino Fabiano si erano interessati, addirittura inviando i vigili per un controllo e fermando il cantiere.
Nei mesi successivi, però, l’interlocuzione è ripresa.
Gazebo per gli studenti
Si è arrivati quindi a maggio scorso.
Come fa sapere l’ateneo a RomaToday, la Soprintendenza Statale ha dato l’ok (con prescrizioni) ai lavori.
Il progetto cambia.
Non più un parcheggio (anche se, a onor di cronaca, Sapienza non aveva mai confermato la tipologia di progetto) ma un’area di ghiaia con gazebo utilizzabili dagli studenti.
Delle aule studio a cielo aperto, sostanzialmente.
I lavori sono in fase di ultimazione e hanno riguardato il risanamento conservativo del paramento murario di contenimento, la sistemazione di una pavimentazione compatibile con il contesto ambientale e la previsione di realizzazione di alcuni gazebo metallici, verniciati.
Le perplessità di Italia Viva
Italia Viva, però, continua a tenere alta l’attenzione sull’intervento: “Dopo aver abbattuto decine di alberature un anno fa – scrive su Instagram Valerio Casini – e aver fatto crollare un muro, per realizzare un parcheggio privato in un’area verde di proprietà demaniale con vincolo archeologico, oggi Sapienza ci riprova con un nuovo progetto.
Ripristinano il muro (lo stesso sbancato nel 2023) e realizzano uno strato di ghiaia mettendo otto gazebo amovibili.
Il risultato sarà che un’area verde si trasforma in una distesa senza alberi“.
“Speriamo che il risultato possa veramente migliorare le attività degli studenti – conclude Casini – e che non serva in realtà, come temo, per provare di nuovo a realizzare quei famosi parcheggi.
Il dubbio rimane e il fatto di trasformare quest’area in una distesa di ghiaia senza alberi fa pensare al peggio.
Ovviamente continueremo a monitore e controllare l’evolversi dei lavori e dell’utilizzo di questo spazio“.
Il mistero degli alberi
Rispetto alla piantumazione di nuove essenze, l’assessore al verde del II municipio a oggi non ha alcuna comunicazione ufficiale: “Ci sono degli obblighi di legge – spiega – per i quali va piantato un numero di alberi corrispondente al diametro di quelli tagliati.
Poi se vengono messi nella stessa area o altrove, si può decidere insieme.
Un’idea potrebbe essere contribuire alla forestazione urbana di quel quadrante“.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 3 settembre 2024 sul sito online “Roma Today”)