Botta e risposta tra Comune e Regione su Monte Mario.
Nel giorno in cui è partita l’operazione di bonifica della Panoramica e a quasi un mese esatto dal terribile rogo del 31 luglio, l’assessora capitolina al Verde, Sabrina Alfonsi e l’assessore regionale al Bilancio e all’agricoltura, Giancarlo Righini, si rimpallano accuse e responsabilità.
Alfonsi alla Regione: “Servono più guardiaparchi”
A cominciare è Alfonsi, nel corso delle operazioni di bonifica e sgombero delle aree verdi della collina di Monte Mario e di pulizia della Panoramica.
“La tutela estrema delle riserve – spiega – porta spesso a non avere la sicurezza necessaria.
Questo è il motivo per cui il sindaco ha chiesto un coordinamento maggiore con Roma Natura e la Regione per riuscire a governare maggiormente il territorio.
Alla Regione Lazio dico che uno sforzo per aumentare i guardiaparchi per aiutare Roma Natura a vigilare sui parchi è necessario“.
E ancora: “Serve un controllo maggiore del territorio nelle aree di riserva che sono grandi spazi naturali – aggiunge Alfonsi -. E questa necessità non può che avere una risposta con i guardiaparchi che non hanno numeri congrui e vanno aiutati, anche aumentando la possibilità di muoversi nel parco come stiamo facendo oggi“.
La risposta di Righini: “Parchi in balia di sé stessi”
A stretto giro arriva la replica dell’assessore Righini: “L’invito dell’assessore Alfonsi ad assumere nuovi guardiaparchi arriva fuori tempo massimo – sottolinea -. Nel nuovo Piano integrato di attività e organizzazione (Piao), infatti, ho già previsto e annunciato l’assunzione di trenta nuovi guardiaparchi tramite un concorso pubblico che si svolgerà a breve, appena ultimati i naturali passaggi burocratici”.
Ma l’assessore va oltre e si scaglia contro l’ex governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.
“Piuttosto – dice – l’assessore Alfonsi chieda al suo compagno di partito, ed ex presidente della Regione, Nicola Zingaretti, perché in dieci anni non ha provveduto ad aumentare il numero dei vigilanti dei parchi, visto che l’ultimo concorso per l’assunzione dei guardiaparchi risale al 2003, quando alla presidenza del Lazio c’era Francesco Storace.
La verità è che l’ex Giunta regionale aveva lasciato i parchi regionali in balia di sé stessi e oggi ne stiamo ancora pagando le conseguenze”.
Gli interventi in corso
Riguardo agli interventi in corso, Alfonsi definisce “una ferita ancora aperta” l’incendio di Monte Mario.
E spiega che il lavoro ora in corso si svilupperà su più livelli: “Questa mattina è partita la maxi operazione sulla panoramica che era stata già fatta in parte nell’ottobre del 2023.
Abbiamo rimosso due accampamenti abusivi vicini alla scuola Leopardi, uno lungo la panoramica e due li rimuoveremo a seguire in via Gomenizza mentre quello di via Romeo Romei è già bruciato”.
Al momento, inoltre, sono state rimosse baracche e raccolte già oltre 40 tonnellate di rifiuti “con una previsione di arrivare a 100.
Abbiamo 114 persone a lavoro e circa 70 mezzi per portare decoro e sicurezza, ma soprattutto visibilità” sottolinea l’assessora.
Dai primi di settembre, inoltre, sarà aperto il tavolo per la riforestazione di Monte Mario.
E, per il Giubileo “tutti i percorsi della collina saranno fruibili” assicura Alfonsi.
Che cita anche un caso particolare: “La discesa della Francigena dal parco, era interrotta per via di una grande perdita che aveva creato un acquitrino paludoso.
Questa mattina Acea e Areti stanno scavando per trovare le tubature che perdono e tutto sarà sistemato.
Ma questo faceva già parte degli interventi con fondi giubilari per aprire tutti percorsi.
Questo è uno dei più interessanti perché scende direttamente verso San Pietro.
Più in cima gli altri percorsi compromessi, a partire dalle staccionate bruciate, saranno sistemati per il Giubileo“.
Manzi (Ama): “A Monte Mario un modello virtuoso”
Sulle operazioni di bonifica che si stanno portando avanti nelle aree di Monte Mario legate all’incendio di fine luglio, interviene anche il presidente di Ama, Bruno Manzi, che parla di un “modello virtuoso con il quale operare in futuro con gli altri enti e dipartimenti di Roma Capitale”.
Al momento, infatti, l’azienda ha messo in campo “20 operatori e 7 mezzi tra bobcat, spazzatrici e camion”.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 30 agosto 2024 sul sito online “Roma Today”)