Sono iniziate le operazioni di abbattimento dei primi 84 alberi, su un totale di 232 da rimuovere, al parco del Santa Maria della Pietà.
L’annuncio dell’intervento, arrivato nei giorni scorsi, non ha mancato di sollevare proteste da parte dei cittadini.
In risposta ai numerosi messaggi e commenti sotto ai post Facebook ricevuti, la Asl Roma 1 ha pubblicato le immagini delle condizioni degli alberi abbattuti.
La Asl: “Ammalorati o arrivati a fine vita”
Nelle foto si vedono tronchi il cui interno è quasi del tutto cavo.
“Gli alberi abbattuti sono tutti ammalorati o arrivati a fine vita e devono essere rimossi per la sicurezza dei frequentatori dello spazio e dei lavoratori” sottolinea la Asl.
Furono, infatti, messi a dimora 110 anni fa, nel 1914.
Le operazioni proseguiranno fino al 27 settembre e interesseranno la zona che va dal padiglione 2 al padiglione 22.
Successivamente si andrà avanti con gli altri, per un totale di 232 alberi che devono essere abbattuti e che, sottolinea la Asl “saranno sostituiti”.
Gli alberi abbattuti al Santa Maria della Pietà
Le proteste
La notizia degli abbattimenti, come era prevedibile, ha suscitato la reazione di diversi cittadini, contrari all’intervento o preoccupati per il futuro del parco, una volta che i vecchi alberi saranno tutti rimossi: “Siamo stati sommersi di messaggi sui nostri alberi del Santa Maria della Pietà – spiega la Asl -. Ne siamo veramente lieti, perché significa che il parco e il verde del parco è qualcosa a cui la cittadinanza tiene molto e non può che farci piacere l’affetto e il senso civico dimostrato.
Stiamo dando inizio a questa operazione di riqualificazione in modo da restituire questo meraviglioso spazio urbano ai cittadini, nel pieno della sua bellezza”.
Gli abbattimenti e le successive sostituzioni rientrano, infatti, in un progetto che punta a realizzare un processo di rigenerazione eco sostenibile e di riqualificazione del patrimonio ambientale dei 24 ettari dell’ex ospedale psichiatrico.
A preoccupare i cittadini, però, oltre all’abbattimento degli alberi è il futuro dei nidi e quindi dei piccoli che potrebbero trovarsi tra i rami.
“Siamo in contatto con associazioni che, in caso di reperimento di nidi o piccoli ci spiegheranno come meglio agire” fa sapere la Asl.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 29 agosto 2024 sul sito online “Roma Today”)