Foto dalla pagina Facebook dell’Asl Roma 1
Nel parco del Santa Maria della Pietà saranno abbattuti 84 alberi, in gran parte pini marittimi.
E sarà solo la prima fase di un più ampio piano che prevede l’abbattimento di 232 alberature, e che è scattato dopo le ultime verifiche sulle piante presenti nel complesso, svolte a inizio agosto.
“Saranno tutte sostituite” assicura la Asl Roma 1.
Perché gli alberi verranno abbattuti
Come spiega la Asl, gli abbattimenti si sono resi necessari e urgenti in quanto gli alberi sono in gran parte ammalorati o giunti alla fine del proprio ciclo di vita.
Il complesso fu infatti realizzato nel 1914 sul modello della “città giardino” e ancora oggi rappresenta un elemento fondamentale della memoria collettiva del quartiere e della città di Roma.
Il ricco patrimonio botanico era stato piantato contestualmente alla costruzione.
Dunque 110 anni fa.
Gran parte di quelle piante sono oggi ammalorate o giunte alla fine del ciclo vitale e dunque devono essere abbattute per prevenire possibili incidenti ai frequentatori abituali dello spazio e ai lavoratori.
“Saranno comunque tutte sostituite” rassicura la Asl.
Il piano per gli abbattimenti
L’abbattimento dei primi 84 alberi, su un totale di 232, partirà mercoledì 28 agosto.
Le operazioni proseguiranno fino al 27 settembre.
La Direzione gestione territoriale ambientale del verde di Roma Capitale ha autorizzato la Asl a procedere con un provvedimento di abbattimento emergenziale delle piante deperite e a rischio crollo.
Alla fase di rimozione seguirà l’attività di piantumazione compensativa di nuovi alberi ed essenze, così come previsto dal progetto del parco finanziato dal Pnrr.
La fase uno del piano di abbattimento e ripiantumazione riguarderà la zona che va dal padiglione 2 al padiglione 22 e impegnerà tutto il mese di settembre.
Gli eventuali nidi presenti sugli alberi, in particolare quelli di Parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus), saranno rimossi e ricollocati in presenza di uova o di piccoli.
Verso una rigenerazione ecosostenibile
Gli abbattimenti e le successive sostituzioni rientrano in un progetto che punta a realizzare un processo di rigenerazione eco sostenibile e di riqualificazione del patrimonio ambientale dei 24 ettari dell’ex ospedale psichiatrico, “un bene prezioso per il territorio da rendere pienamente disponibile per gli abitanti della Città” spiega la Asl, e che ospita un totale di 3mila piante di grande varietà.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 27 agosto 2024 sul sito online “Roma Today”)